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Gusto: l'Actinidia di Cuneo (Kiwi)

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Questo tipo di frutto (Kiwi), originario della Nuova zelanda, è prodotto in Piemonte nel territorio di pianura e pedemontano della provincia di Cuneo, e identifica frutti della specie Actinidia Chinensis. E' un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
La 34a scheda enogastronomica di NOTIZIE PIEMONTE, è dedicata all' ACTINIDIA DI CUNEO. Questo frutto (Kiwi), prodotto del territorio di pianura e pedemontano della provincia di Cuneo, identifica frutti della specie Actinidia Chinensis  E' un Prodotto Agroalimentare Tradizionale (PAT).
 
Le pratiche colturali in uso nel territorio cuneese, esaltano le caratteristiche estetiche ed organolettiche peculiari del frutto. Nell’area del cuneese, grazie allo spirito d’osservazione di due fratelli esperti coltivatori di Actinidia, è nata e si è poi consolidata una particolare tecnica di potatura (Peyracchia da nome dei suoi ideatori), che permette una migliore disposizione dei rami all’intercettazione solare, un miglior germogliamento primaverile e soprattutto una migliore fecondazione dei frutti prodotti e, di conseguenza, caratteristiche qualitative superiori.
Il frutto, ha una forma allungata con una buccia di colore marrone caratterizzata da una folta peluria. L'interno del frutto di un bel colore verde brillante presenta più logge seminali all'interno dei quali alloggiano i piccoli semi di colore nero (1000-1500 per frutto). La cultura non necessita di trattamenti fitosanitari poiché si dimostra poco sensibile agli attacchi dei patogeni e pertanto facilmente gestibile secondo i principi dell'agricoltura biologica.
Dal punto di vista nutrizionale, il kiwi è un frutto calorico, (44 kcal per 100 grammo), che svolge un'azione dissetante, rinfrescante, diuretica e depurativa. È una buona fonte di fibre (16%), potassio (14%), vitamina E (10 %). Contiene anche molta vitamina C, che favorisce le difese naturali dell'organismo potenziando le difese immunitarie contro virus e batteri o agenti chimici. Il tenore in vitamina C è superiore a quello delle arance stesse e, per raggiungere la dose giornaliera raccomandata di questa vitamina, è sufficiente mangiare un solo frutto. Inoltre se assunto con regolarità il kiwi contribuisce al miglioramento del transito intestinale del cibo.

In botanica, appartiene alla specie denominata "Actinidia Deliciosa", originaria della Cina dove cresce spontaneamente come liana nei boschi. Dal punto di vista varietale la coltivazione di riferimento è la "Hayward", selezionata in Nuova Zelanda intorno agli anni venti da un vivaista di Auckland (Hayward Wright). Intorno agli anni quaranta, vennero realizzati i primi impianti e dopo una prima fase di coltivazione, ci fu una crescita esponenziale della coltura, che permise alla Nuova Zelanda di proporsi sul mercato mondiale. La coltura assunse all'interno del Paese una tale rilevanza e destò un simile entusiasmo che venne ribattezzata con il nome di "kiwi", in onore dell'omonimo uccello simbolo della Nuova Zelanda e oggi il termine kiwi è riconosciuto universalmente per indicare i frutti di questa pianta.

Fonti storiche, fanno risalire al 1974, l'introduzione di questo frutto nella provincia "Granda", in cui furono messe a dimora 1.900 piante principalmente in tre aziende (Quaranta Giovanni Battista, Spertino Agostino e Quaglia Antonio) di Verzuolo. Negli anni successivi si diffuse rapidamente nella zona. Negli anni ottanta, si è assistito a livello italiano ad un costante aumento della superficie coltivata che è raddoppiata ogni due anni, passando dai 2.000 ettari del 1982 ai 15.926 del 1988, raggiungendo nel 2004 i 23.400 ettari. L'Italia dopo aver superato la Nuova Zelanda, è a livello mondiale il primo produttore e la provincia di Cuneo la seconda provincia per produzione in Italia con una superficie di 3.800 ha e una produzione di circa 835.000 q.li.
 
Foto Comune di Cuneo
 

LE SCHEDE ENOGASTRONOMICHE DI NOTIZIE PIEMONTE

  1. IL CEVRIN DI COAZZE Gusto: Il Cevrin di Coazze
  2. LA MUSTARDELA DELLA VAL PELLICE Gusto: la Mustardela
  3. IL GRISSINO RUBATA' DI CHIERI Gusto: il Grissino Rubatà
  4. MIELE DELLE VALLATE ALPINE TORINESI Gusto: il Miele delle vallate alpine
  5. IL SARAS DEL FEN Gusto: il Saras del Fèn
  6. IL SALAME DI TURGIA Gusto: il Salame di Turgia
  7. CANESTRELLI DELLA PROVINCIA DI TORINO Gusto: Canestrelli della Provincia di Torino
  8. ASPARAGO DI SANTENA Gusto: l'Asparago di Santena
  9. TINCA DORATA DEL PIANALTO DI POIRINO Gusto: Tinca Dorata del Pianalto di Poirino
  10. CARDO GOBBO DI NIZZA MONFERRATO Gusto: Cardo Gobbo di Nizza Monferrato
  11. TOMA D'TRAUDELA Gusto: La Toma 'd Trausela
  12. GENEPY DELLE VALLI OCCITANE Gusto: Il Genepy delle Valli Occitane
  13. PIATTELLA CANAVESANA DI CORTEREGGIO Gusto: Piattella canavesana di Cortereggio
  14. TOMA DI LANZO Gusto: la Toma di Lanzo
  15. PEPERONE DI CARMAGNOLA Gusto: il Peperone di Carmagnola
  16. IL MACAGN DELLA VALSESIA Gusto: il Macagn della Valsesia
  17. IL CAREMA DOC Gusto: Il vino Carema D.O.C.
  18. IL CASTELMAGNO DI ALPEGGIO Gusto: il Castelmagno di Alpeggio Dop
  19. SALAMPATATA DEL CANAVESE Gusto: il Salampatata del Canavese
  20. IL SEDANO ROSSO DI ORBASSANO Gusto: il Sedano Rosso di Orbassano
  21. LA ROBIOLA D'ALBA Gusto: la Robiola d’Alba
  22. LA SALCICCIA DI BRA Gusto: la Salciccia di Bra
  23. LA CIPOLLA DI ANDEZENO Gusto: le cipolle di Andezeno
  24. IL PLAISENTIF (Formaggio  delle viole) Gusto: il Plaisentif formaggio delle viole
  25. IL CAPPONE DI MOROZZO Gusto: il Cappone di Morozzo
  26. L'AGNALLO SAMBUCANO Gusto: l’Agnello Sambucano
  27. IL TOPINAMBUR O CIAPINABO' Gusto: il Topinambur o Ciapinabò
  28. LA ROBIOLA DI ROCCAVERANO Gusto: la Robiola di Roccaverano
  29. LA RASCHERA DOP Gusto: il formaggio Raschera DOP
  30. IL DOLCETTO DI DOGLIANI SUPERIORE Gusto: il Dolcetto di Dogliani Superiore
  31. LA PATATA DI MONTAGNA DI ENTRACQUE Gusto: la patata di montagna di Entracque
  32. Il SALAME DI GIORA DI CARMAGNOLA Gusto: Salame di Giora di Carmagnola
  33. IL FORMAGGIO BRA DOP Gusto: il formaggio Bra Dop.

 

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