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Gusto: Il Genepy delle Valli Occitane

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Liquore prodotto in alcune zone montane del Piemonte. In Val Chisone, secondo documenti storici, dovrebbe essere stato ottenuto, per la prima volta, il distillato. Fa parte di prodotti adottati dal Paniere della Provincia di Torino.
 
La dodicesima scheda enogastronomica di Notizie Piemonte, è dedicata al GENEPY DELLE VALLI OCCITANE, liquore tipico delle valli della Provincia di Torino, prodotto con alcune varietà di Artemisia, specie botanica protetta che, cresce ad alta quota, fra le rocce granitiche e le morene dei ghiacciai. Fa parte di prodotti adottati dal Paniere della Provincia di Torino, ora Città Metropolitana.
 
ll Genepy è una pianta che cresce spontaneamente in montagna sull'arco alpino al di sopra dei 2000 - 2500 metri di altitudine, nelle fessure delle rocce, in ghiaie e morene e anche nei pascoli sassosi.
LA PIANTA - In botanica, appartiene al genere dell'Artemisia, il quale può contare su oltre 200 specie di piante. Essa, ha proprietà aromatiche, digestive, balsamiche, cicatrizzanti, stimolanti e neurotoniche. L'Artemisia Genipi, detta anche spiacata, è conosciuta come Genepì nero o Genepì maschio, ha un colore grigio sericeo, caratterizzata da dimensioni minori rispetto all'Artemisia mutellina. L'Artemisia Mutellina, conosciuta come Genepy bianco o Genepy femmina, è una pianta perenne, di colore bianco sericeo, alta 12 cm, con proprietà aromatiche in tutte le sue parti aeree. I fiori hanno l'aspetto di piccoli capolini di colore giallo distribuiti lungo il fusto. E' la specie che meglio si adatta alla coltivazione.
LA COLTIVAZIONE - In Piemonte, la coltivazione del Genepy ha avuto inizio, negli anni ’60, nelle valli delle Province di Cuneo e di Torino. Nei liquorifici, i metodi di lavorazione, sono sempre quelli che già erano in uso quando si lavorava soltanto con il Genepy spontaneo ed è stata fornita documentazione al riguardo. La quota ottimale di coltivazione è tra i 1500 ed i 2000 metri, su terreni con esposizione a sud, considerato che l'Artemisia difficilmente si adatta alle temperature elevate di quote più basse. La semina, in genere avviene a inizio primavera. Nei mesi di giugno o luglio in base alle condizioni climatiche ed alla quota altimetrica, le piante vengono trapiantate in pieno campo. Vengono coperte con teli, per evitare altre piante infestanti.
LA PRODUZIONE DEL LIQUORE - Le piante di genepy, una volta essiccate, vengono poste in contenitori di acciaio, riempiti con una soluzione idroalcolica e lasciate in infusione per circa 30 giorni. Terminata questa fase, l'infuso viene torchiato e addizionato di una miscela di acqua e zucchero per completare la preparazione. Il Genepy, viene lasciato riposare per ottenere la sedimentazione delle parti insolubili che, vengono separate per ottenere la perfetta brillantezza del prodotto. Il liquore presenta diverse sfumature di colore che varia dal verdolino al giallo ambrato con una gradazione alcolica dai 30° ai 40°.
ALTRI USI - L'artemisia viene usata anche per l'aromatizzazione dolciaria e come integratore alimentare.
LA STORIA - I primi documenti sulla produzione del Genepy risalgono al 1755 in Valle di Susa. La prima distilleria venne fondata nel 1823 a Finestrelle, da Stefano Pin che, si specializzò nella fabbricazione di liquori alpestri, ottenuti mediante infusione e distillazione di fiori, erbe aromatiche e radici alpine raccolti sui monti dell’Alta Val Chisone, e predispose un formulario originale, utilizzato oggi come metodo di lavorazione.
 
Info: Associazione per la tutela e la valorizzazione del Genepy delle Valli Occitane Piemontesi - Tel. +39 0171 611091 - 904075
 
Foto Città Metropolitana Torino e Associazione per la tutela del Genepì
 
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