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Gusto: il Sedano Rosso di Orbassano

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Ortaggio biennale della famiglia delle ombrellifere (nome scientifico "Apium Graveolens"), detto anche sellero. Il Presìdio Slow Food, riunisce tre coltivatori che, costituiscono il “Consorzio Sedano Rosso Orbassano”.
La ventesima scheda enogastronomica di Notizie Piemonte, è dedicata al SEDANO ROSSO DI ORBASSANO, ortaggio tipico della zona. Da anni il Presìdio Slow Food, riunisce tre coltivatori che, costituiscono il “Consorzio Sedano Rosso Orbassano”.
 
Il sedano, è un ortaggio biennale della famiglia delle ombrellifere (nome scientifico "Apium Graveolens"), detto anche sellero. Appartiene come ortaggio  alla stessa famiglia del prezzemolo e del finocchio. Ha un fusto fiorale alto da 30 a 80 cm, cavo, ramoso e solcato esternamente. La radice è in genere fibroso-carnosa, fittonante, con numerose radici secondarie  grossolane, denominate barbunere. Le foglie hanno piccioli lunghi detti coste, gambi o canne, dal forte odore aromatico caratteristico e dal sapore gradevole e lievemente amaro. Nel loro secondo anno di crescita, le piante sviluppano fusti fioriferi alti in genere dai 60 ai 90 centimetri. L’infiorescenza, è costituita di piccoli fiori, biancoverdastri, quasi sessili (organo che s'inserisce direttamente su un altro, senza essere sorretto da una parte ristretta). I frutti sono piccolissimi acheni bruni con semi sub-rotondi.
Il sedano rosso si semina abitualmente nei mesi di marzo o aprile in pieno campo e si trapianta a giugno-luglio per essere poi pronto dalla fine di settembre ai primi di novembre, quando si celebrava una festa dedicata all'ortaggio.
E' diffuso in genere nelle regioni a clima temperato dell’Europa, Asia, Africa e America. In Europa, si coltiva sin dal XVII secolo. Tra le varietà coltivate si distinguono:
  1. Il sedano, coltivato per le coste, buono dopo l’imbiancamento. Di questo tipo di sedano esistono due grandi famiglie il sedano bianco dorato a canna piena ed il sedano violetto di Tours, a canna piena.
  2. Il sedano rapa, del quale è commestibile la radice carnoso-tuberosa, sviluppata come una rapa (sedano grosso gigante di Praga).
  3. Il sedano da erbacce, aromatico, usato per condimento (sedano verde da taglio).
Il “sedano rosso”, conosciuto come "sedano rosso di Torino" è una sottospecie del sedano violetto di Tours. Venne introdotto in Piemonte alla fine del 1600, dalla duchessa di Savoia Anna Maria d’Orleans (1669-1728), figlia di Filippo d’Orleans che, venne data in moglie dallo zio Luigi XIV (Re Sole), a Vittorio Amedeo II di Savoia, primo Re di Sardegna. Di qui l'importazione da Orleans, in riva alla Loira, delle piantine e dei semi di sedano violetto di Tours che, nella zone vicine a Torino, trovarono terra, microclima ed habitat ideali al loro insediamento. Nella zona di Orbassano, grazie al tipo di terreno ed all’abbondanza d’acqua per l' irrigazione, data dal Consorzio Bealera (1507), questo tipo di ortaggio, ha modificato negli anni un po’ il suo colore verso il rosso, ha sviluppato un gusto gradevole, ammandorlato, presente solo nei sedani rossi di questa zona. Col passare dei secoli, nel 1900 con la trasformazione di Torino in città industriale ed il conseguente aumento della popolazione e l’occupazione dei terreni agricoli da parte delle industrie, si generò lo spostamento delle colture orticole nei paesi della prima cintura.
Questa coltivazione storica negli anni 60, ha rischiato l’estinzione per la concorrenza di altre varietà che, richiedevano meno lavoro e che erano più redditizie, quali ad esempio il sedano dorato di Asti. La conseguenza, è stato un calo della domanda e la destinazione di molti terreni fertili alla costruzione di zone destinate all'industria ed artigianato. Attualmente, solo pochi ortolani, continuano a produrlo, vendendolo direttamente in azienda o nei mercati del torinese. Slow Food per savaguardare questa produzione, è intervenuto creando il Presìdio che, oggi riunisce tre coltivatori che, costituiscono il “Consorzio Sedano Rosso Orbassano”. Negli anni, hanno partecipato ad un lungo lavoro di selezione e recupero della semente originaria, in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell’Università di Torino. Il Presìdio, intende far conoscere e promuovere questa antica varietà nei mercati e nei ristoranti del torinese ed allo stesso tempo, conservare le aree agricole alle porte di Torino. Per queste ragioni, la terza domenica di ottobre, si celebra la storica festa del sedano rosso
In enogastronomia, i sedani, vengono consumati, crudi o cotti, in insalate, pinzimonio, minestre e
altre pietanze. Nei soffritti e nelle salse diventa indispensabile, sposato con carote e cipolle. I semi, vengono utilizzati come condimento, oppure nella nella preparazione di infusi sedativi.
 
Foto Presìdio Slow Food Sedano Rosso di Orbassano
 
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