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Gusto: il Topinambur o Ciapinabò

Food & Wine
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l Topinambur, comunemente conosciuto in Piemonte con il nome di Ciapinabò (anche con le forme topinabò, tapinabò), è un tubero, prodotto nei comuni di Carignano e Moncalieri (Torino), tra settembre e novembre. Fa parte dei prodotti del Paniere della Città Metropolitana di Torino. I produttori, fanno parte dell'Associazione Ciapinabò di Carignano.
La ventisettesima scheda enogastronomica di NOTIZIE PIEMONTE è dedicata al TOPINAMBUR o CIAPINABO', è un tubero, prodotto nei comuni di Carignano e Moncalieri (Torino), tra settembre e novembre. Fa parte dei prodotti del Paniere della Città Metropolitana di Torino. I produttori, fanno parte dell'Associazione Ciapinabò di Carignano.

Il tubero è ricavato da una pianta erbacea originaria del Nord America ed introdotto in Europa nel cinquecento. Il topinambur, (nome scientifico "Helianthus Tuberosus", è una pianta appartenente alla grande famiglia delle Asteracee, con l'infiorescenza a capolino. La polpa in genere, è carnosa e bianca, di sapore delicato, molto simile al carciofo. Gli steli fiorali, alti anche più di due metri, terminano con larghi capolini gialli, simili a grandi margherite. L'apparato radicale, è costituito da radici striscianti con tuberi di colore rosso-violaceo o di colore bianco, dalla forma irregolare e dalla polpa bianca che, rappresentano la parte commestibile.

Il tubero, viene utilizzato in diversi campi, dalla dietetica alla farmaceutica, dalla produzione di bioetanolo alla fertilizzazione dei terreni e soprattutto, in molte preparazioni culinarie. In Piemonte, viene tradizionalmente consumato crudo con la bagna caôda, ma la fantasia dei carignanesi, negli ultimi anni sbizzarrita in innumerevoli preparazioni ed abbinamenti, alla cui elaborazione, hanno collaborato Slow Food ed l’Istituto Alberghiero “Norberto Bobbio” di Carignano. In cucinaì, si passa dai sughi per condire la pasta agli agnolotti al Ciapinabò, alla purea  e alle insalate. Infine possono essre trifolati nei dolci. I topinambur, si possono anche mangiare crudi a fettine sottili o cotti, dopo averli pelati. Ridotti a cubetti di un cm di lato, necessitano di 10 minuti di cottura se bolliti, 15- 20 minuti se stufati.

Nel secondo week end di ottobre di ogni anno, a Carignano, si svolge la Sagra del Ciapinabò per onorare al meglio questo prodotto tipico della zona.
 
Foto Città Metropolitana Torino e Bruno Peruzzini (2015)
 
 
 

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