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I Presìdi internazionali Slow Food

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Molte le novità che saranno presentate a Terra Madre Salone del Gusto dal 22 al 26 settembre. Sono 29 i nuovi Presìdi stranieri ospitati nell’evento.
Nell’avvicinarsi all’evento gli organizzatori di Terra Madre Salone del Gusto 2016, in programma dal 22 al 26 settembre a Torino, Slow Food presenta i 29 nuovi Presìdi internazionali ospitati in occasione della kermesse che, arrivano da quattro continenti diversi: Europa, Africa, Asia e Americhe.
 

La rete Slow Food, è ormai presente in 30 Paesi nel mondo. Lo scopo, è quello di promuovere il cibo locale e la biodiversità, attraverso i Presìdi e ai 3000 orti comunitari e scolastici.
L’Africa si presenta a Torino con quattro nuovi Presìdi: il Caffè Robusta di São Tomé e Príncipe, introdotto nel paese dagli schiavi provenienti dall’Angola. Un caffè dal sapore equilibrato, fragrante e morbido. L’Igname Rampicante, un tubero ugandese conosciuto con il nome di balugu che, si può mangiare fresco, bollito o fritto. Il Sale di Baleni del Sudafrica, raccolto solo dalle donne in una fonte a pochi metri dal fiume Klein Letaba ed il Miele di Ape Melipona di Arusha (Tanzania), un millefiori liquido dal sapore agrodolce prodotto dalle api nere senza pungiglione nei pressi del villaggio Ngurdoto, a nord del paese.
Le Americhe, saranno presenti a Torino con 12 presìdi. Si parte dal Canada con il Salmone Sockeye del fiume Okanagan. Viene pescato dalle popolazioni indigene Syilx, secondo i sistemi tradizionali e lavorato in modo da utilizzarne ogni parte, come le teste e le lische, impiegate per preparare zuppe di pesce. Il Messico, propone il Peperoncino Serrano di Tlaola, coltivato su terreni terrazzati, i Fagioli Nativi di Tepetlixpa, sette varietà coltivate in consociazione con cereali, ortaggi ed erbe spontanee che, vantano eccellenti valori nutrizionali, l’Agave dell’Altopiano Messicano, apprezzato per il contenuto zuccherino e dissetante delle sue foglie, il Maiale Glabro dello Yucatán, conosciuto sin dall’epoca Maya per la sua carne poco grassa dal sapore intenso, i Semi di Zucca dello Yucatán, tostati e macinati, usati per preparare condimenti tradizionali come il sikil pak, una salsa che contiene anche pomodoro e peperoncino habanero ed il Miele di Ape Xunankab dello Yucatán, prodotto da una delle 16 specie senza pungiglione che, vivono nella penisola dello Yucatán, fondamentale per la sopravvivenza della foresta. La Colombia, presenta il Cacao Porcelana della Sierra Nevada de Santa Marta, una specie selvatica celebre per l’aroma intenso dei suoi semi bianchi e la cui produzione avviene a livello familiare. Il Perù presenta due presìdi, la Panela di Tailin, un dolcificante naturale prodotto con la canna da zucchero coltivata oltre i 1500 metri ed il Tarwi, meglio conosciuto come lupino, usato in molte ricette tradizionali come il picante, un piatto a base di patate, peperoni gialli, cipolle, aglio, mais tostato, peperoncino rocoto ed i lupini. Infine, il Brasile propone il Miele di Ape Mandaçaia della Caatinga, prodotto da api senza pungiglione e caratterizzato da un aroma floreale molto persistente ed il Frutto della Passione della Caatinga, consumato fresco o trasformato in succo.
L’Asia, si presenta con i tre nuovi Presìdi indonesiani. Il Miele Cingagoler di Ape Cerana, di colore marrone scuro e dall’aroma di fiori di cocco, l’Olio di Noci Tengkawang, detto anche burro verde e ricavato dalla lavorazione dei frutti di una pianta indigena tipica del Borneo e le Antiche Varietà di Banane di Yogyakarta che, crescono in una zona vulcanica della provincia di Giava e sono alla base della cucina tradizionale, servite fresche, in purea, fritte o essiccate.
Infine l’Europa presenta 10 nuovi presìdi. La Croazia presenta il Varenik di Pelješac, uno sciroppo zuccherino ricavato dalla fermentazione del mosto d’uva. La Macedonia presenta l’Ape Mellifera, allevata tradizionalmente nei trmki, piccole arnie di paglia, giunchi e fango dalla forma conica, l’Uva Stanushina, da cui si ricava il vino kominyak, di colore rosso rubino ed il Madzun, una bevanda usata tradizionalmente come medicina. In Bulgaria si trova il Pomodoro Rosa di Kurtovo Konare, molto apprezzato per la sua dolcezza e carnosità. La Romania propone il Maiale di Bazna, caratterizzato dal manto nero e da una fascia di setole bianche che, circonda parte del tronco e gli arti anteriori. La Repubblica Ceca porta a Torino il Sorbo della Moravia Slovacca, i cui frutti possono essere consumati essiccati o sotto forma di conserve, grappe e liquori.
La Gran Bretagna presenta lo Stichelton a Latte Crudo, formaggio vaccino blu, di forma rotonda realizzato con il latte crudo secondo la tradizione. Il suo unico produttore, è reduce da una battaglia condotta anche con l’aiuto di Slow Food per tentare di modificare il disciplinare dello Stilton che, obbliga a pastorizzare il latte e che, impedisce al Presidio di usare il nome storico. Infine l’Austria presenta le Antiche Varietà di Ciliegie del Leithaberg, dalla buccia sottile e dal colore rosso intenso e bruno, ancora coltivate insieme ad alberi da frutto e vigneti, la Segale Waldstaude del Waldviertel, seminata in una regione coperta da foreste, un’antica varietà dal sapore intenso e dall’elevato contenuto di vitamine e minerali e la Vacca Bionda del Waldviertel, adatta a vivere al pascolo e nei boschi della regione, allevata per il latte e per l’ottima carne.
 
Foto Slow Food
 
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