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Il Festival dell'Operetta al Teatro Alfieri

Teatro - Danza
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Quattro appuntamenti tra dicembre e febbraio. Dal 15 al 17 dicembre, "La Duchessa di Chicago" e "La vedova allegra". Un intrigante calendario per celebrare una storia d’amore, che ha più di 60 anni, tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica”.

Torna il Festival dell’Operetta a Torino. Dal 15 al 17 dicembre con "La Duchessa di Chicago" e "La vedova allegra" (Teatro Al Massimo di Palermo) e il 24-25 febbraio 2018, con "Al Cavallino Bianco" (Compagnia Italiana di Operette), si rinnova la grande tradizione operettistica del Teatro Alfieri di Torino.
 
Un intrigante calendario per celebrare una storia d’amore, che ha più di 60 anni, tra Torino Spettacoli e la “piccola lirica”. Un palcoscenico ideale per un pubblico di appassionati, conoscitori e neofiti.
Si parte, venerdì 15 dicembre, alle ore 20.45 e sabato 16 dicembre, alle ore 15.30 con "La Duchessa di Chicago" di Emmerich Kálmán. Produzione Compagnia Operetta Teatro al Massimo di Palermo. In scena Umberto Scida, Isidora Agrifoglio e Spero Bongiolatti. Sul palco il corpo di ballo e orchestra diretta dal Maestro Diego Cristofaro del Teatro al Massimo di Palermo. Le coreografie, sono di Stefania Cotroneo. La regia è di Umberto Scida. Musical mitteleuropeo, è il capolavoro del grande compositore Emmerich Kálmán, su libretto di Julius Brammer e Alfred Grünwald. Kálmán combina nella composizione le sonorità del jazz, dello swing ed i motivi tipici della danza contemporanea con elementi musicali tradizionali associati con lo stile waltz-opera prodotto nella Vienna dei tardi anni venti. La prima rappresentazione avenne al Theater an der Wien, il 5 aprile 1928. Il libretto ha un taglio di relativa satira ed è basato sullo stile del cabaret politico in auge negli ambienti radicali della Vienna del tempo ma anche a Berlino e Monaco di Baviera. In questo senso, prende direttamente di mira la rivoluzione sociale che era in atto negli anni ruggenti in America (un esempio piuttosto evidente è dato dalla scena jazz di Chicago).
 
LA TRAMA - La vicenda ruota intorno alla figura della giovane miliardaria americana Mary Lloyd che scommette con le altolocate e ricche amiche del circolo esclusivo da lei frequentato (Il Club delle Giovani Eccentriche): la sfida consiste nell’acquistare la cosa più costosa reperibile in Europa. Nel frattempo, in Europa, lo stato di Sylvaria è sull'orlo della bancarotta. Il Principe Sándor Boris ed i suoi ministri cercano di tenere tranquilla la popolazione. Si pensa, allora, ad un matrimonio fra teste coronate che possa funzionare come diversivo alle inquietudini della gente. Il Principe decide di fidanzarsi, sia pure in assenza di un vero sentimento, con l'amica di vecchia data, la Principessa Rosemarie di Morenia. L’arrivo, nel piccolo Stato, di Mary Lloyd, che porta con sé il fascino e l’irruenza d’oltreoceano insieme ad un ritmo tutto nuovo: quello del charleston. La miliardaria, venuta a conoscenza della critica situazione economica dello Stato, si offre di comprare il Palazzo Reale. Ma, insieme al Palazzo, pretende che anche il Principe, suo più importante inquilino, diventi di “sua proprietà”.
 
Sabato 16 dicembre, alle ore 20.45 e domenica, alle ore 15.30, in scena "La Vediova Allegra" di Franz Lehàr. Produzione Compagnia Operetta Teatro al Massimo di Palermo. In scena Umberto Scida, Isidora Agrifoglio e Spero Bongiolatti. Sul palco il corpo di ballo e orchestra diretta dal Maestro Diego Cristofaro del Teatro al Massimo di Palermo. Le coreografie, sono di Stefania Cotroneo. La regia è di Umberto Scida. Supervisione artistica di Aldo Morgante. "La Vedova Allegra" è senza ombra di dubbio una delle operette più famose e rappresentate dell’intero repertorio operettistico.
 
LA TRAMA - All’ambasciata del Pontevedro a Parigi, c’è grande fermento. Sta arrivando la Signora Hanna Glawary, giovane vedova del ricchissimo banchiere di corte. L’ambasciatore, il Barone Zeta, ha ricevuto l’incarico di trovare un marito pontevedrino alla vedova per conservare i milioni di dote della signora, in patria. Infatti se la signora Glawary passasse a seconde nozze con un francese, il suo capitale lascerebbe la Banca Nazionale Pontevedrina e per il Pontevedro sarebbe la rovina. Njegus, cancelliere dell’ambasciata, è un po’ troppo pasticcione, ma c’è il conte Danilo che potrebbe andare benissimo. Njegus e Zeta tentano di convincerlo, ma lui non ne vuole sapere. Tra Danilo e Hanna c’era stata una storia d’amore finita male a causa della famiglia di Danilo. Da parte sua la vedova, pur amando Danilo, non lo vuole dimostrare e fa di tutto per farlo ingelosire. Frattanto si snoda un’altra storia d’amore che vede protagonisti Valencienne, giovane moglie di Zeta, e Camillo de Rossillon, un diplomatico francese che la corteggia con assiduità. I due si danno convegno in un chiosco. Li sta per sorprendere il barone Zeta quando Njegus riesce a fare uscire per tempo Valencienne sostituendola con Hanna. La vedova sorpresa con Camillo! Tutti sono sconvolti, Danilo furioso abbandona la festa. Tutto ormai sembra compromesso, ma Njegus, vero Deus ex-machina, riesce a sciogliere gli equivoci e a far confessare ad Hanna e Danilo il loro reciproco amore. La patria è salva. D’ora in poi la signora Glawary non sarà più “La vedova allegra”, ma la felice consorte del conte Danilo Danilowitch.
 
Info: prezzi biglietti singoli Festival operetta (riduzioni valide tutti i giorni): posto unico € 23.50+ € 1.50 prev rid.unificato (und 26, ov 60, Abbonati e Convenzionati Torino Spettacoli, Gruppi) € 16.50+ € 1.50 prev Abbonamento Festival operetta: Cavallino bianco – Vedova allegra – Duchessa di Chicago -a 2 spettacoli a scelta tra tutto il Festival: nuovi Abbonati e rinnovi € 36 a 3 spettacoli a scelta tra tutto il Festival: nuovi Abbonati e rinnovi € 45. TEATRO ALFIERI - Torino, Piazza Solferino 4 – tel 011/5623800 - www.torinospettacoli.it - online: www.ticketone.it
 

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