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Agricoltura: Coldirettinews 14/05/2021

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 14 maggio 2021. Maestro dell’Ospitalità contadina: fare rete per offrire il meglio del territorio. Coldiretti Asti: sono 11 i “diplomati” Maestri dell’Ospitalità Contadina. Solidarietà: Coldiretti Cuneo, nuovi aiuti alimentari per le famiglie bisognose. Maltempo: ciliegie in ritardo sui banchi dei mercati, è addio ad 1 frutto su 4.

Concluso il primo corso, tre le strutture della provincia che hanno conseguito il “diploma”

Maestro dell’Ospitalità contadina: fare rete per offrire il meglio del territorio

Tornare al vero significato dell’agriturismo puntando su multifunzionalità e valori della tradizione

Stefania Grandinetti dell’agriturismo “Le Piagge” a Ponzone, Laura Ciceri dell’agriturismo “Cascina Trapella” in frazione Roncaglia a Casale Monferrato e Lidia Oggioni dell’agriturismo e fattoria sociale “L’orto dei nonni” a Cavatore sono le prime tre diplomate per la provincia di Alessandria al corso “Maestro dell’Ospitalità contadina” organizzato da Terranostra con Inipa NordOvest, dedicato agli agriturismi di Campagna Amica di tutta la regione.

Impostato sulla base di un format nazionale sono stati venticinque gli imprenditori piemontesi che hanno seguito le lezioni e conseguito il “diploma”.

L’obiettivo del corso è stato quello di puntare a far crescere la qualità dell’accoglienza e dell’ospitalità nelle strutture, legando cultura ed esperienze uniche di turismo, fondate sull’autenticità, sostenibilità e tradizione locale.

In particolare sono state approfondite le tematiche dell’identità dell’agriturismo, la comunicazione efficace dell’offerta agrituristica e la capacità di leggere il territorio per fare rete. In chiusura sono stati analizzati gli elementi fondamentali per proporre un pacchetto vacanza.

“Per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - sempre più attenti ai territori che visitano, occorre tornare al vero significato dell’agriturismo, un’azienda agricola che puntando sulla multifunzionalità, offre agli ospiti i propri prodotti, il meglio del territorio, e che riesce a trasmettere, in ogni aspetto, il valore di accogliere un ospite per raccontare e far vivere la storia e la tradizione di un luogo. Nella nostra provincia il turismo rurale e l’ospitalità in campagna stanno dimostrando di poter ricoprire un ruolo fondamentale di volano per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e, anche nel prossimo futuro quando questa emergenza sanitaria sarà passata, riteniamo che l’agriturismo saprà rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei viaggiatori attenti ai valori che le nostre strutture sanno trasmettere. Certo, la pandemia ha particolarmente colpito il comparto turistico e le nostre strutture, azzerando le presenze anche degli stranieri. Guardare al futuro, però, continuando a formarsi e ad aggiornarsi, significa lungimiranza ed impegno per offrire il meglio agli ospiti che sempre più numerosi scelgono questo tipo di vacanza esperienziale£.


Coldiretti Asti: sono 11 i “diplomati” Maestri dell’Ospitalità Contadina

Hanno concluso con successo il primo corso riservato a chi pratica l’attività agrituristica

Sono undici i primi “diplomati” astigiani che hanno seguito il corso, impostato sulla base di un format nazionale, di Maestro dell’Ospitalità Contadina, organizzato da Terranostra con Inipa NordOvest per gli agriturismi di Campagna Amica. Il corso, tenutosi a livello regionale, ha anche evidenziato l’estrema intraprendenza degli operatori agrituristici dell’Astigiano: «Dei 25 partecipanti piemontesi – sottolinea il direttore di Coldiretti Asti, Diego Furia – i “nostri” 11 rappresentano la maggioranza rispetto a tutte le altre province. Occorre sottolineare come gli agriturismi in provincia di Asti abbiano ormai una funzione importantissima per la ricettività e per l’economia gestendo, ad esempio, tanti posti letto quanti gli alberghi. Per altro è giusto sottolineare il fatto che ante crisi Covid i turisti che soggiornavano in agriturismo si fermavano più giorni rispetto a quelli ospitati nelle altre strutture ricettive».

«L’obiettivo del corso – rileva Giovanna Soligo, presidente provinciale dell’associazione degli agriturismi Terranostra Campagna Amica - è stato proprio quello di puntare a far crescere la qualità dell’accoglienza ed ospitalità nelle strutture, legando cultura ed esperienze uniche di turismo, fondate sull’autenticità, sostenibilità e tradizione locale. In particolare, ci siamo concentrati sull’identità dell’agriturismo, sulla comunicazione efficace dell’offerta agrituristica e sulla capacità di leggere il territorio per fare rete. In chiusura abbiamo analizzato gli elementi fondamentali per proporre un pacchetto vacanza. Per rispondere alle nuove esigenze dei viaggiatori sempre più attenti ai territori che visitano, occorre tornare al vero significato dell’agriturismo, un’azienda agricola che puntando sulla multifunzionalità, offre agli ospiti i propri prodotti, il meglio del territorio, e che riesce a trasmettere, in ogni aspetto, il valore di accogliere un ospite per raccontare e far vivere la storia e la tradizione di un luogo».

«Nella nostra provincia – evidenzia il presidente di Coldiretti Asti, Marco Reggio – il turismo rurale e l’ospitalità in campagna stanno dimostrando di poter ricoprire un ruolo fondamentale per lo sviluppo e la valorizzazione del territorio e, anche nel prossimo futuro quando questa emergenza sanitaria sarà passata, riteniamo che l’agriturismo saprà rispondere nel migliore dei modi alle esigenze dei viaggiatori attenti ai valori che le nostre strutture sanno trasmettere. Certo, l’emergenza sanitaria ha particolarmente colpito il comparto turistico, azzerando le presenze anche degli stranieri che praticamente rappresentavano il 62% degli ospiti degli agriturismi dell’Astigiano. Guardare al futuro, però, continuando a formarsi e ad aggiornarsi, significa lungimiranza ed impegno ad offrire sempre il meglio agli ospiti che scelgono questa tipologia di vacanza esperienziale a contatto con la natura».

GLI 11 MAESTRI DI OSPITALITA’ CONTADINA

Giovanna Soligo                - Agriturismo “Cascina San Nazario” - Montechiaro d'Asti

Paola Arpione                    - Agriturismo “Tre Colline in Langa” – Bubbio

Cristina Baltieri                  - Agriturismo “Alle Tre Colline” – Albugnano Loc. Vezzolano

Giulia Barbero                    - Agriturismo “Costa dei Tigli” – Costigliole d’Asti

Alessandra Bodda            - Agriturismo “La Pergola” – Cisterna

Maria Teresa Bucco          - Agriturismo “Cascina Papa Mora” – Cellarengo

Paolo Novara                      - Agriturismo “Cascina Campora” – Capriglio

Mariateresa Rossotto       - Agriturismo “Cascina Vignole” – Montafia

Laura Toso                          - Agriturismo “La Mussia” – Castelnuovo Calcea

Stefano Venturello            - Agriturismo “I Tre Tigli” - Asti Fr. Montegrosso Cinaglio

Barbara Zavattero             - Agriturismo “Cà d’ Pinot” - Asti Fr. Valterza


SOLIDARIETÀ, COLDIRETTI CUNEO: NUOVI AIUTI ALIMENTARI PER LE FAMIGLIE BISOGNOSE

Consegnati oltre 3.000 mila Kg a mamme e nuclei familiari in difficoltà in collaborazione con la San Vincenzo De Paoli di Savigliano e il Centro antiviolenza donne Mai+sole

Nuova importante azione di solidarietà da parte di Coldiretti Cuneo a sostegno delle famiglie del cuneese che stanno soffrendo maggiormente gli effetti dell'emergenza sanitaria, economica e sociale causata dalla pandemia. Più di 100 pacchi da oltre 30 Kg l'uno contenenti beni alimentari di prima necessità sono stati consegnati questa settimana ai nuclei familiari più bisognosi segnalati dalle associazioni di volontariato del territorio fra cui la San Vincenzo De Paoli e il Centro antiviolenza donna Mai+sole, entrambe di Savigliano. Un'iniziativa che va a sommarsi agli oltre 11.000 Kg di cibo già donati alle famiglie del cuneese prima di Pasqua.

"Oltre 3.000 Kg – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – sono  stati consegnati per continuare l'attività di solidarietà e dare un segno tangibile dell'attenzione che l'intera filiera agroalimentare italiana sta rivolgendo alle fasce più deboli della popolazione colpita dalle difficoltà economiche. Un'operazione che vuole essere un segnale di speranza per il Paese e per tutti coloro che in questi mesi hanno pagato più di altri le conseguenze economiche e sociali dell'emergenza Covid. Le nostre imprese, nonostante le difficoltà, non hanno smesso di produrre cibo, garantendo così l'approvvigionamento alimentare ai cittadini".

"Ci teniamo a ringraziare Coldiretti Cuneo – dichiarano Enrico Sito, Presidente della San Vincenzo e Adonella Fiorito, Presidente Mai+sole – per il generoso aiuto come manna dal cielo in questo periodo così drammatico per tanti nuclei familiari. Sul territorio del saviglianese e del cuneese seguiamo circa 130 famiglie che sono le destinatarie dei beni alimentari di prima necessità donati. L'emergenza scatenata della pandemia ha acuito profondamente il divario sociale e aggravato la situazione di quelle famiglie che già erano in difficoltà e di quelle mamme che vivono situazioni molto difficili, se non drammatiche, non solo per problemi economici."

"In un momento così difficile – sottolinea Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – per la nostra Organizzazione è stato importante e fondamentale aiutare in modo concreto le famiglie che rappresentano il futuro della nostra Provincia. Lo abbiamo fatto sempre con la Spesa Sospesa presso i mercati di Campagna Amica e con l'ultima donazione di oltre 200 computer destinati alla DAD per ragazzi e giovani, perché crediamo che per una vera ripartenza nessuno debba restare indietro". 


La raccolta inizierà con circa dieci giorni di ritardo per andamento climatico anomalo

Maltempo: ciliegie in ritardo sui banchi dei mercati, è addio ad 1 frutto su 4

25% in meno di produzione, importante scegliere e acquistare prodotti del territorio

Torna il maltempo sul territorio provinciale e si abbatte sulla frutta già messa alla prova dalle gelate di inizio aprile. A risentirne anche la raccolta delle ciliegie, frutto tra i più amati dai consumatori, che inizierà con circa dieci giorni di ritardo a causa dell’andamento climatico anomalo.

“Quest’anno gli agricoltori devono tener conto degli effetti del maltempo: grandine, gelo ed eventi atmosferici straordinari hanno condannato le gemme e compromesso le fasi vegetative delle piante - ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. E’ così non solo per le ciliegie ma anche per albicocche, pesche, pere, mele, susine e gran parte della frutta: un danno che si traduce con la perdita di 1 ciliegia su 4, il 25% in meno”.

La produzione di frutta è stata duramente compromessa dalle gelate con danni stimati complessivamente a livello nazionale vicino al miliardo di euro: dalle pesche alle albicocche fino alle ciliegie ma danni si contano anche su nocciolo e vigneti.

La Coldiretti chiede interventi urgenti di sostegno alle imprese agricole che hanno perso un intero anno di lavoro ma anche di rafforzare i controlli alle importazioni per evitare che prodotti stranieri diventino magicamente italiani e di sostenere il consumo di frutta del territorio facendo attenzione alle etichette di origine obbligatorie per legge.

Nel 2020 l’Italia ha importato oltre 14 milioni di chili di ciliegie di cui oltre la metà dalla Grecia e il resto dalla Spagna e dalla Turchia: per questo, ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo, “il consiglio della Coldiretti, per essere certi di acquistare prodotto italiano, è quello di verificare l’etichetta nei cartellini o sugli scaffali, dove deve essere obbligatoriamente indicata l’origine. A livello provinciale la produzione di ciliegie conta oltre 2.500 quintali su una superficie di circa 35 ettari”.

Le ciliegie, grazie al loro sapore dolce e intenso, ottengono grande successo sia da parte degli adulti che dei bambini ma possiedono anche proprietà benefiche per l’organismo prima fra tutte quella antinvecchiamento poiché contengono moltissimi flavonoidi (polifenoli), sostanze antiossidanti che contrastano i radicali liberi, rallentano il processo di invecchiamento cellulare. I flavonoidi presenti, specialmente gli antociani, le rendono peraltro un ottimo rimedio antidolorifico, con effetto simile a quella dell’aspirina, ma senza gli effetti collaterali di questa.

Le ciliegie sono uno dei frutti con meno calorie e contengono vitamina A, vitamina C e vitamine del gruppo B e sono una fonte da non sottovalutare di sali minerali, come ferro, calcio, magnesio, potassio e zolfo. Presentano, inoltre, oligoelementi importanti, con particolare riferimento a rame, zinco, manganese e cobalto. Le ciliegie contengono infine melatonina, un ormone che favorisce il sonno in condizioni quanto più fisiologiche possibili. Studi avviati nell’ambito dell’Università del Texas Health Sciences Center a San Antonio attestano che il consumo di questi frutti aiuta, infatti, a contrastare attivamente l’insonnia.


* Fonte e Ph. Coldiretti Piemonte

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