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Grande successo del Prosciutto Crudo di Cuneo Dop al Salone del Gusto di Torino

Food & Wine
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Nello stand, localizzato nel secondo padiglione di Lingotto Fiere, è stato presentato il sistema qualità della DOP e l’etichettatura elettronica di ogni singolo prosciutto. Ottima la sinergia con la Molini Bongiovanni di Cambiano, che ha servito panini e focacce in abbinamento al prosciutto. Molte persone, che hanno visitato lo stand, hanno conosciuto uno dei prodotti Dop della «Provincia Granda».

Da due giorni, è calato il sipario sulla XII edizione di Terra Madre Salone del Gusto 2018. Il Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo, ascoltando gli spunti offerti da Slow Food e dal suo patron Carlo Petrini («Food for Change»), ha riscosso grande attenzione e successo nel suo stand nel secondo padiglione di Lingotto Fiere.
 
Più di 100 kg di prosciutto, sono stati offerti in degustazione, insieme alle moltissime informazioni fornite ai consumatori. Il prosciutto, nei cinque giorni di Salone, è stato servito in abbinamento a pane e focaccia prodotti con farine speciali della Molini Bongiovanni spa di Cambiano (Torino).
Il prosciutto Crudo di Cuneo DOP è venduto, al momento, solo nelle salumerie e macellerie tradizionali con taglio al banco. Nella fattispecie, si ha un prosciutto con origine ben definita dal disciplinare di produzione e controllata da Ente terzo.
Tra l'altro nell’ambito della conferenza organizzata domenica 23 settembre, presso l’area convegni della Regione Piemonte, è stato presentato il particolare sistema qualità del Prosciutto Crudo di Cuneo e l’etichettatura elettronica. Alla conferenza ha partecipato l’assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero, oltre a numerose altre personalità del settore. (Articolo Correlato Il Prosciutto Crudo di Cuneo Dop al Salone del Gusto. Il Piemonte e i suoi prodotti).
 
Ha sottolineato Chiara Astesana, Presidente del Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo nell’aprire i lavor: «L’etichettatura dei prodotti alimentari è oggetto di grande dibattito e contesa negli ambienti politici e del settore da alcuni decenni. L’indicazione in etichetta dell’origine del prodotto è senz’altro il principale oggetto del contendere. Tale contesa ha visto, nella generalità dei casi, il Nord Europa confrontarsi con il Sud Europa sulla opportunità/necessità di indicare in etichetta l’origine del prodotto o delle materie prime che lo compongono. L’etichetta rappresenta infatti il primo mezzo di comunicazione verso il consumatore, soprattutto per i prodotti confezionati».
Gli fa eco Giovanni Battista Testa, Segretario del Consorzio: «Ogni prosciutto viene posto sul mercato con apposita carta d’identità e relativo QR code che contiene tutte le informazioni sulla tracciabilità del prodotto. Il QR code, viene esposto nel punto vendita e può essere letto dal consumatore con un semplice click del proprio smartphone o altro dispositivo. Contiene le seguenti principali informazioni: dove è nato e dove è stato allevato il suino, cosa ha mangiato, dove è stato trasformato, dove sono state salate le cosce e per quanto tempo è stato stagionato il prosciutto. In questo modo la tracciabilità è certa, completa e messa in vetrina».
 
Le foto a Terra Madre Salone del Gusto 2018 (Consorzio di Tutela e Promozione del Crudo di Cuneo - Autori Vari) e Paolo Rachetto 2018

 

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