27
Sab, Apr
103 New Articles
Messaggio Promozionale
 

Arte: la "Luce sui bronzi" al MAO Torino

Mostre - Musei
Typography

Per il ciclo "Mille e una storia", dal 19 gennaio al 12 marzo, al Museo d'Arte Orientale di Torino, saranno esposti oggetti d'arte islamica dai depositi del MAO.

Dal 19 gennaio al 12 marzo, per il ciclo "Mille ed una storia", al MAO, Museo d'Arte Orientale di Torino, apre la mostra "Luce sui Bronzi" - Oggetti d’Arte islamica dai depositi del MAO.
 
In un ambiente immersivo, avvolti da suoni suggestivi e immagini proiettate, verranno esposti sei manufatti bronzei della collezione islamica del MAO finora mai esposti al pubblico tra i quali spicca una preziosa coppa divinatoria.
La collezione di bronzi islamici del MAO, anche se con numero esiguo di esemplari rispetto al patrimonio ceramico, consente di inquadrare e focalizzare le caratteristiche peculiari e le evoluzioni tecniche e stilistiche che hanno caratterizzato la produzione di recipienti in metallo nel mondo musulmano dal VII secolo al XVII secolo con opere provenienti dall’odierno Iraq, Iran, Anatolia, Centro Asia, Siria ed Egitto.
Durante la mostra, i visitatori, potranno ammirare in modo particolare una coppa (tasa) in ottone del XVII secolo proveniente dall’Iran. Si tratta di un manufatto di epoca safavide riccamente decorato, con simboli sia astrologici, sia astronomici. In particolare sono identificabili all’esterno le costellazioni e all’interno i pianeti, con la presenza del sole e della luna, disposti in cerchio intorno a una protuberanza che potremmo riconoscere come la Terra. Molto rara la rappresentazione di un quadrato magico all’interno del piede della coppa stessa. I quadrati magici, venivano costruiti nell'antichità con lettere e numeri contesti e l'armonia della somma complessiva o la leggibilità in varie direzioni delle lettere simboleggiava la consonanza con le leggi dell'universo. In questo contesto, la pratica della divinazione, ossia la ricerca della conoscenza del futuro o dell'ignoto con mezzi soprannaturali, per quanto condannata da molti teologi musulmani, è antichissima, un’eredità preislamica, mutuata dal mondo mesopotamico e greco con un forte influsso persiano. Alcuni testi relativi a tale argomento furono tradotti in arabo e così facendo furono veicolati nella dār al-Islām (Casa dell'Islam). Secondo la tradizione musulmana, le origini della coppa magica come oggetto dotato di particolari poteri, risalgono ai ginn, gli spiriti che popolano la natura e il cui influsso benefico o malefico si esercita continuamente sulla vita umana. Le famiglie più illustri infatti conservavano questi preziosi manufatti legati alla sfera del soprannaturale, utilizzandoli anche a scopo terapeutico. Sono numerose le “coppe mediche” usate per diverse patologie le cui formule taumaturgiche incise si pensava venissero trasmesse al malato tramite il contatto dell’acqua o altri liquidi. Proprio alla dinastia safavide (XVI- XVII secolo) si fa risalire il periodo di maggior diffusione dell’arte della divinazione e della produzione di coppe utilizzate per la realizzazione di tale pratica. A queste, si affiancheranno altri cinque oggetti in ottone, rame e bronzo: un mestolo egiziano del IX-X secolo, una coppa indiana del XVII secolo e un versatoio e un boccale con coperchio iraniani del XII-XIII sec. e un vassoio siriano o egiziano della fine XV-inizi XVI sec.
Info: MAO Museo d’Arte Orientale Via San Domenico 11, Torino. Tel. 011.4436927 – Sito www.maotorino.it Orario mar-ven h 10 -18; sab-dom h 11 – 19; chiuso lunedì. La biglietteria chiude un'ora prima. Tariffe Intero € 10, ridotto € 8, gratuito fino ai 18 anni e abbonati Musei Torino Piemonte.
 
Due coppe divinatorie (Foto MAO Torino)
 

Messaggio Promozionale