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All'Astra il «Magnificat» di Lucilla Giagnoni

Teatro - Danza
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Il femminile, forza che può fare l'impossibile. In scena dal 29 gennaio al 3 febbraio. In prima assoluta la nuova produzione TPE: dalla Bibbia a San Francesco, dai miti classici a Dante, il principio femminile come armonia e forza rigeneratrice del mondo. E sabato 2 febbraio l'incontro con l'autrice-attrice.

Debutta in prima assoluta da martedì 29 gennaio a domenica 3 febbraio, al Teatro Astra di Torino. «Magnificat», il nuovo spettacolo di e con Lucilla Giagnoni.

Si tratta di nuova produzione TPE – Teatro Piemonte Europa e CTB – Centro Teatrale Bresciano, nella quale l'attrice novarese compie e condensa il lavoro condotto negli ultimi anni attraverso la Trilogia della Spiritualità e la Trilogia dell'Umanità, di cui Magnificat è il pannello conclusivo.
«Femminile» e «Maschile», sono degli archetipi, cioè stanno all'origine di ogni pensiero conscio e inconscio. Iscritti nel nostro codice più profondo, sono il substrato di tutta l'umanità, di tutta la vita. Le fiabe che ci sono state narrate da bambini sono scrigni di archetipi. La fiaba in cui la «fanciulla» circondata dalle benedizioni e maledizioni delle fate si punge col fuso e cade addormentata per cento anni, parla di un archetipo del «femminile» addormentato, nascosto, coperto da rovi (che in alcune versioni, mentre è addormentato, viene addirittura stuprato e genera figli). Anche gli antichi miti sono depositi di archetipi: la dea della terra e delle messi vaga per il mondo piangendo il rapimento della figlia prigioniera nel mondo di sotto, quello dei morti, ma viene risvegliata dal suo dolore e ride solo quando una vecchia contadina le mostra il suo seno e il sesso.

Dalle note di regia di Lucilla Giagnoni: «Come artista il mio compito dovrebbe essere interrogare e interrogarmi, più che dare risposte. Ogni mio spettacolo è il tentativo di dare una risposta alle domande lasciate aperte dallo spettacolo precedente per porre sempre nuove domande. Per questo un filo lega tutti i miei lavori, da quando, nel settembre del 2001, alla visione delle Torri gemelle, ho maturato lo spettacolo Vergine Madre, il primo della Trilogia della Spiritualità, fino a quest'ultimo che chiude la Trilogia dell'Umanità, "Magnificat". Da Vergine madre a Magnificat: il filo rosso è una preghiera che, forse, porta una risposta. I grandi testi su cui ho lavorato, dalla Divina Commedia alla Bibbia, ci parlano dell'essere umano come una creatura mancante, desiderante, facendoci intuire che qualcosa in questo nostro mondo è stato trascurato, abbandonato e, alla fine, esiliato. Perciò ne sentiamo la mancanza».

Lucilla Giagnoni - È sposata con un musicista, Paolo e ha una figlia di ventun anni, Bianca. Ha frequentato la Bottega di Gassman a Firenze, con Vittorio Gassman e la grande attrice francese Jeanne Moreau. Ha lavorato con Luigi Squarzina, Franco Piavoli, Nicola Campogrande, Alessandro Baricco, Paola Borboni, Giuseppe Bertolucci, Katie Mitchell, Marco Baliani, Sebastiano Vassalli, Marco Ponti, Alessandro Benvenuti, Alessio Bertallot, Fabrizio Bosso e il suo quartetto, Antonella Ruggiero, con l'orchestra e i registi del Teatro Regio di Torino. Ha partecipato alla creazione di quasi tutti gli spettacoli prodotti da Teatro Settimo, vincendo premi nazionali ed internazionali. Ha dedicato circa dieci anni al progetto Paesaggi: uno studio sulla terra in cui vive. Dopo Chimera (dal romanzo La chimera di Sebastiano Vassalli) gli spettacoli che raccontano al meglio la sua ricerca sono Vergine madre, Big bang, Apocalisse, Ecce homo e Furiosa mente. E poi le meditazioni La misericordia e Pacem in terris. È autrice di trasmissioni radiofoniche Rai. I suoi spettacoli sono tutti registrati, trasmessi in tv e pubblicati su Dvd. Insegna narrazione alla Scuola Holden e in scuole di formazione per manager, e insegna i segreti dei suoni delle lettere e delle parole con il seminario La Parola Poetica. Oltre ai premi per gli spettacoli, le sono stati tributati riconoscimenti come Donne e riso 2017 e Novarese dell'anno 2017. Dal 2016 è direttrice artistica del Teatro Faraggiana di Novara, che lei stessa ha contribuito a riaprire dopo 20 anni di chiusura: ora è un centro culturale di teatro, musica, danza, cinema, attività per le scuole e un importante punto di riferimento cittadino.
 
Sabato 2 febbraio alle 18 al Teatro Astra l'incontro con Lucilla Giagnoni sui temi dello spettacolo. Interviene Laura Onofri, del comitato Se Non Ora Quando – Torino. L'ingresso è libero.

LOCANDINA
29 gennaio – 3 febbraio 2019
Mar, gio, ven, sab h 21; mer h 19; dom h 17
Teatro Astra, via Rosolino Pilo 6 - Torino
MAGNIFICAT
di e con Lucilla Giagnoni
Collaborazione ai testi: Maria Rosa Pantè
Musiche: Paolo Pizzimenti
Luci e video: Massimo Violato
Assistente alla regia: Daniela Falconi
Segreteria artistica: Elisa Zanino
Produzione: TPE – Teatro Piemonte Europa, CTB – Centro Teatrale Bresciano
 
Info e foto: Biglietti INTERO: 22,00 € RIDOTTO: 15,00 € UNDER 26: 10,00 €.  Biglietti e abbonamenti: www.fondazionetpe.it
 

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