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Lello Arena star in «Parenti Serpenti»

Teatro - Danza
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Per il cartellone la "Grande Prosa" di Torino Spettacoli, dal 21 al 25 febbraio al Teatro Gioiello di Torino, lo spettacolo di di Carmine Amoroso, per la regia di Luciano Melchionna. Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.

Arriva a Torino, per il cartellone la "Grande Prosa" di Torino Spettacoli, dal 21 al 25 febbraio al Teatro Gioiello "Parenti Serpenti", di Carmine Amoroso, con assoluto protagonista Lello Arena. La regia, è di Luciano Melchionna. Produzione Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro, in collaborazione con Bon Voyage Produzioni e con il Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
 
Accanto al protagonista, Giorgia Trasselli, Raffaele Ausiello, Marika De Chiara, Andrea de Goyzueta, Carla Ferraro, Serena Pisa e Fabrizio Vona. La regia è di Luciano Melchionna. Le scene sono firmate da Roberto Crea, i costumi da Milla e le musiche da Stag.
 
TRAMA - Un Natale in famiglia, nel paesino d’origine, come ogni anno da tanti anni. Un Natale pieno di ricordi e di regali da scambiare, in questo rito stanco, che resta l’unico appiglio possibile per tentare di ravviare i legami famigliari, come il fuoco del braciere che i genitori anziani usano, ancora oggi, per scaldare la casa. Un braciere pericoloso, ma rassicurante come tutte le abitudini. Un Natale a casa dei genitori anziani, che aspettano tutto l’anno quel momento per rivedere i figli cresciuti. Uno sbarco di figli e parenti affettuosi e premurosi, che si riuniscono, per cercare di spurgare, in un crescendo di situazioni esilaranti e stridenti in cui tutti noi possiamo riconoscerci, le nevrosi e le stanche dinamiche di coppia di cui sono ormai intrisi.
Da una nota di regia, spiega Luciano Melchionna: "Lello Arena, con la sua carica comica ed umana, nei panni del papà - interpretato da Panelli nel film di Monicelli - mi ha fatto immediatamente sorridere, tanto da ipotizzare il suo sguardo, come quello di un bambino, intento a descrivere ed esplorare le dinamiche ipocrite e meschine che lo circondano, in quei giorni di santissima festività: è un genitore davvero in demenza senile o è un uomo che non vuol vedere più la realtà e si diverte a trasformarla e a provocare? Andando via di casa, diventando adulti, ogni figlio ha dovuto fare i conti con la realtà, ha dovuto accettare i fallimenti e ha imparato a difendere il proprio orticello, ma in quelle pause di neve e palline colorate ognuno di loro si impegna a mostrarsi spensierato, affettuoso e risolto. All’improvviso però, i genitori, fino ad allora punti di riferimento, esprimono l’esigenza di essere accuditi come hanno fatto anni prima con loro: uno dei figli dovrà ospitarli... a chi toccherà? All’improvviso, dunque, un terremoto segna una crepa nell’immobilità rassegnata di un andamento ormai sempre lo stesso e in via di spegnimento, una crepa dalla quale un gas mefitico si espanderà e inquinerà l’aria. Sarà la soluzione più spicciola e più crudele a prendere il sopravvento. Verità? Paradosso? Spesso, come si è soliti dire, la realtà supera la fantasia. Ciò mi ha spronato ad affrontare questo testo che ha la peculiarità di fotografare uno spaccato di vita famigliare sempre attuale, purtroppo. Si può far ridere nel raccontarlo e sorridere nell’assistere alle spumeggianti gag ma, allo stesso tempo, non ci si può riflettere sopra senza una profonda amarezza, magari scoprendo -per contrasto- la possibilità di una maggior coerenza nei rapporti, così da ricordarsi le meravigliose responsabilità che un cordone ombelicale come quello tra genitori e figli impone. Viviamo in un’epoca in cui i valori, primo fra tutti il rispetto, stanno pian piano sparendo e l’egoismo sta prendendo il sopravvento sulla carità umana e sull’empatia. Prima o poi saremo tutti dei vecchi bambini bisognosi di cure, perché trasformarci in soprammobili ingombranti? In quest’epoca in cui tutto e il contrario di tutto sono la stessa cosa, con questa commedia passeremo dalle risate a crepapelle per il tratteggio grottesco, e a tratti surreale, dei personaggi al più turpe cambiamento di quegli esseri che da umani si trasformeranno in pericolosi e subdoli serpenti”.
 
Info: Teatro Gioiello - via Colombo 31, tel. 011/5805768. Repliche da mercoledì a sabato ore 21 - domenica ore 16. Prezzi Biglietti: mercoledì e giovedì sera e domenica pomeriggio: posto unico € 22,50 + € 1,50 prev ridotto (under 26, over 60) € 16,50 + € 1,50 - ridotto speciale (abbonati, convenzionati e gruppi) € 15 + € 1 venerdì e sabato sera: posto unico € 24,50 + € 1,50 prev ridotto unificato (under 26, over 60, abbonati, convenzionati e gruppi) € 17,50+ € 1,50. www.torinospettacoli.it - acquisti online: www.ticketone.it
 
Lello Arena Ph Nicolò Beardo
 

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