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Novità su campeggi e villaggi turistici

Turismo - Viaggi
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La Giunta Regionale del Piemonte, approva un nuovo disegno di legge. Ora, passerà al vaglio del Consiglio Regionale.

La Giunta Regionale del Piemonte, ha approvato il nuovo disegno di legge che, disciplina i complessi ricettivi all’aperto e il turismo itinerante.

Un provvedimento, che ora passerà all’esame del Consiglio Regionale, che aggiornerà la legge in vigore, risalente al 1979, armonizzando così il contesto legislativo piemontese, rendendolo più coerente e completo, nonché più rispondente alle esigenze del mercato turistico nazionale e internazionale.

Le tipologie inserite, includono strutture organizzate in complessi ricettivi, campeggi e villaggi turistici, ma anche i campeggi temporanei o mobili e le aree per il turismo itinerante. Quest’ultima categoria rappresenta una significativa novità: si tratta di una tipologia finora assente dalla legislazione del turismo en plein air, che contribuisce ad arricchire l’offerta turistica regionale.

Per tale ambito, sono state identificate in particolare tre categorie: le aree attrezzate, le aree camper service, piazzole allestite presso campeggi o villaggi turistici o in aree di servizio, e i punti sosta, destinati al parcheggio dove sono consentiti la sosta e il pernottamento senza servizi aggiuntivi.

Un’ulteriore novità inclusa nel testo, è costituita dal garden sharing, nato da una start up italiana sviluppatasi di recente: viene definita in legge una nuova possibilità ricettiva che consente a soggetti privati di mettere a disposizione dei turisti, provvisti o sprovvisti di mezzi propri, spazi o aree verdi ed eventuali allestimenti fissi o mobili (tende o bungalow) fino a un massimo di due ospiti (persone singole o in gruppo) e per un massimo di tre notti consecutive.

Tra gli aspetti contenuti nel disegno di legge, inoltre:

  1. i servizi di ospitalità turistica, e i servizi complementari per il benessere e il relax degli ospiti;
  2. le modalità di gestione;
  3. i procedimenti amministrativi per l’avvio, la variazione, la sospensione e la cessazione volontaria dell’attività;
  4. le funzioni di vigilanza e controllo e le sanzioni applicabili per le eventuali condotte illecite.

Altri aspetti, tra cui le caratteristiche tecniche delle strutture ricettive, i requisiti tecnico-edilizi e igienico-sanitari, i periodi di apertura, gli standard minimi di classificazione e le caratteristiche grafiche dei loghi distintivi verranno definiti in seguito, all’interno  di uno specifico regolamento di attuazione che verrà approvato dal Consiglio regionale.

Sottolinea Antonella Parigi, assessore regionale alla Cultura e al Turismo: «Con questo testo vogliamo contribuire allo sviluppo del turismo all’aria aperta, valorizzando forme di ospitalità a stretto contatto con la natura e adeguando la normativa regionale alle attese e alle necessità del mercato turistico. Un disegno di legge che, inoltre, si colloca all’interno dell’importante attività di revisione dell’impianto normativo regionale in materia di turismo fortemente voluta da questa Giunta».

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