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Agricoltura: oltre al Covid-19 il maltempo

Agricoltura
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Una pazza primavera dopo un inverno caldo e asciutto. Le basse temperature mettono a dura prova gli alberi da frutto in fiore, in particolare pesche, mele rosse, susine, kiwi, ciliegie ed albicocche.

Non bastava l'emergenza da Covid-19, ci si mette anche il freddo ed il maltempo a flagellare il Piemonte. Una pazza primavera quella appena iniziata, con freddo e neve a bassa quota che, dopo un inverno da record per caldo e siccità, rischiano di mettere a repentaglio le fioriture anticipate.


Negli ultimi giorni le temperature notturne sono scese sotto lo zero, con punte di -3°C verso le prime ore del giorno. Lo sbalzo termico, ha messo a dura prova pesche, mele rosse, susine, kiwi, ciliegie ed albicocche, anche se le gelate hanno colpito solo marginalmente le zone più vocate alla frutticoltura cuneese.

L’andamento climatico anomalo anche quest’anno, inizia a far sentire i suoi effetti sull’agricoltura cuneese andando ad appesantire una situazione già tutt’altro che semplice a causa dell’emergenza sanitaria in atto. L’improvviso calo delle temperature di questi giorni, giunto dopo un periodo prolungato di valori miti e decisamente sopra la media, ha provocato i primi danni, in particolare, ai frutteti in fiore delle varietà più precoci.


Il pensiero di Coldiretti

"In Italia, l'inverno 2019/2020 si è classificato come il secondo più caldo dal 1800 a livello climatologico facendo registrare una temperatura superiore di due gradi rispetto alla media di riferimento, che ha favorito il risveglio della natura. Anche nella Granda l'inverno non è mai entrato nel vivo, con precipitazioni pressoché assenti e temperature ben superiori alle medie storiche. Basti ricordare che nei primi giorni di febbraio 2020 sono state registrate sull'intero territorio provinciale temperature comprese tra i  25 e i 30°C. Per effetto della stratificazione del freddo, i danni sono soprattutto alle parti più basse delle piante e attualmente potrebbero essere stimati dal 20 al 30% con situazioni migliori là dove gli impianti antibrina sono entrati in funzione. Non appena sarà possibile monitorare più da vicino la situazione, i nostri tecnici potranno essere più precisi sulla quantificazione dei danni".

Per maggiori informazioni https://cuneo.coldiretti.it

Ph. Coldiretti Cuneo

 

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