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Uova: filiera unita per la tracciabilità

Agricoltura
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La sezione avicola regionale del Piemonte, guidata da Oreste Massimino, ha esaminato la situazione. Presenti a Torino il Presidente Enrico Allasia, veterinari, mangimisti ed esperti del settore.

Le organizzazioni della filiera avicola (allevamento di pollame per la produzione di uova), hanno sottoscritto, a Roma al Ministero della Salute, un protocollo messo a punto nell’ambito del dialogo tra le associazioni produttive e le autorità sanitarie.
 
Il protocollo, si impegna a promuovere l’attuazione di un programma di autocontrollo rafforzato, che si affiancherà ai controlli ufficiali effettuati dalle autorità pubbliche per garantire la sicurezza dei consumatori, attraverso una verifica estesa delle caratteristiche delle uova italiane e dei prodotti che le contengono. Confagricoltura, che ha sottoscritto il protocollo per l’autocontrollo, ha riunito a Torino la sezione avicola dell’organizzazione subalpina (costituita dai rappresentanti provinciali dei produttori di uova aderenti a Confagricoltura), insieme a veterinari, mangimisti ed esperti del settore per esaminare la situazione su tutti i fronti. Erano presenti il Presidente regionale Enrico Allasia, oltre al direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio.
Confagricoltura Piemonte, che collaborerà per la diffusione dei piani di autocontrollo da realizzarsi con una cadenza regolare, con esami di laboratorio mirati a escludere la contaminazione delle uova, ribadisce la necessità di continuare a lavorare uniti per migliorare la tracciabilità delle produzioni, nazionali ed estere, con l’obiettivo di salvaguardare il nostro patrimonio zootecnico e di assicurare la miglior trasparenza ai consumatori.Confagricoltura ricorda che le uova sono un’eccellente risorsa di proteine, ricche di vitamine A, D, E, B12, di niacina e calcio, zinco e ferro. In Piemonte sono attivi circa 140 allevamenti con 2.100.000 galline ovaiole (circa il 5% del totale nazionale). La produzione annua di uova piemontesi è di circa 610 milioni di pezzi, per un valore di circa 72 milioni di euro (prezzo attuale all’origine).
Sottolinea Allasia: “Vogliamo che i consumatori siano giustamente garantiti e che si evitino danni a carico degli imprenditori che lavorano quotidianamente con scrupolo e professionalità per assicurare prodotti salubri e di qualità”.
Anche il Presidente della sezione avicola nazionale di Confagricoltura Oreste Massimino, che guida anche gli allevatori avicoli piemontesi e cuneesi, ha spiegato che occorre fare presto chiarezza sulla cosiddetta vicenda fipronil, perché i controlli nel comparto sono molto accurati e gli allevatori si sottopongono a rigorosi disciplinari di produzione, che coinvolgono anche i centri di imballaggio e le reti commerciali.
 
Nella foto Confagricoltura - Gabriella Fantolino (Uova Fantolino – Dirigente Confagricoltura Torino), Enrico Allasia (Presidente Confagricoltura Piemonte e Cuneo) e Oreste Massimino (Presidente Federazione Avicola nazionale, regionale e cuneese di Confagricoltura).

 

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