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Decreto flussi: è emergenza in agricoltura

Agricoltura
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Bene l'approvazione della quota aggiuntiva di lavoratori stranieri, cresce la domanda. Decreto flussi: è emergenza in agricoltura, servono stagionali in vista della vendemmia. 1 prodotto su 4 raccolto da mani straniere. La pubblicazione del decreto deve essere immediata.

Come richiesto dalla Coldiretti è stato approvato il decreto integrativo al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 dicembre 2022 di programmazione transitoria dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per l’anno 2022, nel quale viene prevista una quota aggiuntiva di 40mila lavoratori stranieri interamente destinata agli ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero, a valere sulle domande già presentate nel click-day del marzo scorso.


E’ quanto riferisce la Coldiretti nel commentare positivamente l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri anche del nuovo decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri recante la “Programmazione dei flussi d’ingresso legale in Italia dei lavori stranieri per il triennio 2023-2025” definito sulla base dei fabbisogni delle realtà produttive del Paese emersi nel confronto con le associazioni datoriali e sindacali.

L’overbooking delle domande di ingresso per lavoro stagionale agricolo che hanno di gran lunga superato le disponibilità del primo Dpcm emanato viene quindi superato grazie alle nuove disposizioni introdotte dal Governo con il DL 20/2023 ed all’attenzione posta sulla criticità della situazione dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Marina Elvira Calderone e degli Interni Matteo Piantedosi. 

In Italia un prodotto agricolo su quattro viene raccolto da mani straniere con 358mila lavoratori provenienti da ben 164 Paesi diversi che sono impegnati nei campi e nelle stalle fornendo più del 30 per cento del totale delle giornate di lavoro necessarie al settore, secondo il Dossier Idos.

In provincia di Alessandria lo scorso anno sono stati oltre 3.000 i lavoratori con contratti stagionali (in aumento rispetto ai 2.500 del 2021), di questi il 90% impiegati nei vigneti.

I lavoratori stranieri occupati in agricoltura sono per la maggior parte provenienti da Romania, Marocco, India e Albania, ma ci sono rappresentanti di un po’ tutte le nazionalità. Si tratta soprattutto di lavoratori dipendenti a tempo determinato che arrivano dall’estero e che ogni anno attraversano il confine per un lavoro stagionale per poi tornare nel proprio Paese spesso stabilendo delle durature relazioni professionali oltre che di amicizia con gli imprenditori agricoli. Ma cresce anche la presenza di stranieri alla guida delle imprese agricole con quasi 17mila titolari di nazionalità diversa da quella italiana.


«Una risposta importante con le grandi campagne di raccolta estive di frutta e verdura in atto e nell’imminenza anche della stagione della vendemmia con la necessità di assicurare certezze alle imprese sulla effettiva disponibilità di manodopera – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Ora, è necessario che la pubblicazione del decreto flussi aggiuntivo sia immediata, con la concessione delle relative quote partendo dalle domande già presentate dalle Associazioni firmatarie del protocollo del 3 agosto 2022».


«Al momento molti sono già attivi sul territorio, un numero che andrà però ad aumentare notevolmente nelle prossime settimane, con l’avvicinarsi della vendemmia: si tratta, infatti, di un settore ad elevata intensità di lavoro con operazioni difficilmente meccanizzabili che richiedono manualità e professionalità, con un bisogno medio di 80 giornate lavorative, fra coltivazione e raccolta dell’uva», ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.   

Foto Coldiretti

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