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Gelati: volano i consumi, ma anche i prezzi

Agricoltura
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Anche a livello provinciale con primavera e temperature record si registra balzo richieste. Gelato: volano consumi ma anche i prezzi. Per coni e coppette +20% rispetto al 2022. Uno dei prodotti più amati sta subendo l’impennata dei costi per energia e materie prime.

Cono o coppetta. Tradizionale, esterofilo, naturalista, dietetico o vegano. Il caldo fa volare i consumi di gelato con il ritorno di coni e coppette nonostante il balzo dei prezzi che fanno registrare un aumento del 20% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.


E’ quanto afferma Coldiretti Alessandria in occasione della giornata europea del gelato artigianale “Gelato Day” , sulla base dei dati Istat.

A pesare sui listini il balzo dei costi per l’energia e le materie prime usate nelle preparazioni, dal latte (+34%) alle uova (+22%) fino allo zucchero (+54%) anche a causa delle tensioni internazionali legate alla guerra in Ucraina.

Un andamento che non sembra spaventare gli alessandrini che con l’arrivo della primavera e il meteo favorevole non rinunciano al gelato per la pausa pranzo o lo snack. Per la domanda, sostenuta dal cambiamento climatico, il gelato realizza un fatturato totale di 2,7 miliardi grazie alla presenza di 39mila gelaterie nazionali che danno lavoro a 75 mila persone. Nelle gelaterie italiane vengono utilizzati ben 220 milioni di litri di latte, 64 milioni di chili di zuccheri, 21 milioni di chili di frutta fresca e 29 milioni di chili di altri prodotti durante l’anno con un evidente impatto sulle imprese fornitrici impegnate a garantire ingredienti di qualità.

Nonostante le innovazioni ad essere preferito è il gelato artigianale nei gusti storici anche se cresce la tendenza nelle diverse gelaterie ad offrire “specialità della casa” che incontrano le attese dei diversi target di consumatori.

In base al report Istat, nel 2022, la spesa per dolci e dessert è cresciuta del 7,6% mentre quella per i gelati del 15,8%. In provincia di Alessandria, su dati della Camera di Commercio, le gelaterie artigianali sono oltre 130. Ne consumiamo oltre 6 chili a testa all’anno e il 94% predilige il gelato artigianale per il gusto e la bontà delle materie prime.

In epoca moderna la storia del gelato risale alla prima metà del XVI secolo nella corte medicea di Firenze con l’introduzione stabile di sorbetti e cremolati nell’ambito di feste e banchetti, anche se fu il successo dell’export’ in Francia a fare da moltiplicatore globale con il debutto ufficiale in terra americana con l’apertura della prima gelateria a New York nel 1770 grazie all’imprenditore genovese Giovanni Bosio.


«Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom delle agrigelaterie artigianali che garantiscono la provenienza della materia prima dalla stalla alla coppetta con gusti che vanno dal latte di asina a quello di capra fino alla bufala e al latte di pecora. Una spinta che ha favorito la creatività nella scelta di ingredienti che valorizzano i primati di varietà e qualità della produzione agroalimentare locali e nazionali. Dal gusto di basilico a quello di ricotta sino al gelato antispreco realizzato da una gelateria torinese con il pane ‘del giorno dopo’ a cui vengono aggiunti burro e zucchero», ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.


«Nelle agrigelaterie – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Biancoè particolarmente curata la selezione degli ingredienti che sono rigorosamente freschi con gusti a “chilometri zero” perché ottenuti da prodotti locali che non devono essere trasportati con mezzi che sprecano energia ed inquinano l’ambiente».

Foto Notizie Piemonte 2023

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