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Agricoltura Coldirettinews - 12/01/2022

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 12 gennaio 2022. TURISMO: NEL 2021 UN MILIONE DI ARRIVI IN MENO IN AGRITURISMO. PESTE SUINA AFRICANA: LA REGIONE ISTITUISCA TAVOLO PERMANENTE PER AFFRONTARE PROBLEMATICA. Turismo: contributi non bastano, nel 2021 un milione di arrivi in meno in agriturismo. Gelo: repentino abbassamento colonnina di mercurio, rischio per colture in pieno campo.

TURISMO: NEL 2021 UN MILIONE DI ARRIVI IN MENO IN AGRITURISMO

I contributi non bastano, prevedere nuove misure di sostegno

Con la fine delle festività e l’avvio del nuovo anno è tempo di bilanci per il comparto turistico. 

Il 2021 si è chiuso con quasi un milione di arrivi in meno rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani. E’ quanto emerge dalla prima stima la Coldiretti, influenzata anche la frenata dei flussi turistici di fine anno. Si è concluso, dunque, un anno ancora difficile dopo un 2020 drammatico con appena 2,2 milioni di arrivi (-41,3% rispetto al 2019), il numero più basso dal 2010. La composizione degli ospiti rispetto alla nazionalità ha visto la prevalenza degli italiani con 1,5 milioni, in calo di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri sono stati poco più di 669mila, in calo di oltre 1,1 milioni rispetto al 2019. 

“Sicuramente i dati portano ad una evidente difficoltà per il comparto che ha visto dei momenti favorevoli durante il periodo della primavera-estate, ma che con il risalire dei contagi ha, nuovamente, subito una battuta d’arresto – spiega Giovanna Soligo presidente Terranostra Asti -. L’agriturismo, comunque, svolge un ruolo centrale per la vacanza Made in Piemonte perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità. La spinta verso un turismo “sicuro” ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione. Inoltre, le strutture agrituristiche svolgono anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità”.

“L’arrivo in questi giorni dei contributi previsti dal decreto del Ministero del turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico-ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non è sufficiente a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno – commentano Marco Reggio Presidente Coldiretti Asti e Diego Furia Direttore Coldiretti Asti -. L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma servono interventi concreti che consentano alle imprese di ripartire e di superare la crisi”.


PESTE SUINA AFRICANA: LA REGIONE ISTITUISCA TAVOLO PERMANENTE PER AFFRONTARE PROBLEMATICA

 Attivare subito le proposte concrete inviate da Coldiretti Piemonte in Regione 

E’ fondamentale istituire al più presto un tavolo permanente regionale per condividere le problematiche e le azioni necessarie da mettere in campo poiché i casi accertati di Peste Suina Africana rappresentano un forte pericolo per il comparto suinicolo e stanno generando una fase estremamente delicata in cui è necessario dare le giuste comunicazioni, in maniera puntuale ed immediata, alle imprese. 

E’ quanto sostiene Coldiretti Piemonte nell’inviare in Regione la richiesta formale vista l’emergenza in atto. 

Coldiretti continua intanto a lavorare a tutela della filiera suinicola piemontese e dei territori: prosegue il confronto con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, con l’Università di Torino e con il consorzio di ricerca Enetwild – finanziato dall'EFSA – che ha sviluppato un'app (iMammalia), già in uso con successo in Serbia ed oggi in Montenegro, con cui si possono segnalare animali vivi e carcasse.

“Ci sono, poi, alcune azioni che vanno attivate subito, in modo omogeneo in tutte le province, negli ATC e nei CA, per controllare una situazione che, come abbiamo più volte ribadito, è ormai al collasso con il proliferare incontrollato della fauna selvatica e i casi di Peste Suina accertati lo dimostrano – afferma il Presidente di Coldiretti Asti Marco Reggio -. Occorre il blocco della sperimentazione sulla caccia di selezione con l’uso dei cani in questo mese di gennaio, non solo inutile ma dannosa in quanto per prevenire l’avanzamento della Peste Suina Africana (PSA) è fondamentale ridurre al minimo lo spostamento degli animali.” 

“E’ urgente potenziare le attività di contenimento con azioni straordinarie notturne, anche nei parchi, mediante i più moderni strumenti tecnologici che consentono di agire in sicurezza e con grande efficacia. - sottolinea il Direttore di Coldiretti Asti Diego Furia - Altrettanto importante è riconoscere la possibilità a tutti i proprietari, conduttori di fondi e tutor, abilitati attraverso i corsi già svolti, di installare, anche nelle aree parco, gabbie per la cattura degli animali. E’ infine indispensabile il controllo sanitario di tutti i capi abbattuti, così da tutelare la salute pubblica e creare le condizioni che garantiscano continuità agli allevamenti domestici presenti a livello territoriale, sanzionando pesantemente chi lo evadesse”. 

Sono queste le principali proposte che Coldiretti propone alla Regione non essendoci più tempo da perdere.


Servono nuove misure di sostegno per uscire da una situazione di grave difficoltà

Turismo: contributi non bastano, nel 2021 un milione di arrivi in meno in agriturismo

Nuova battuta d’arresto per risalita dei contagi, servono aiuti concreti per superare la crisi

Con la fine delle festività e l’avvio del nuovo anno è tempo di bilanci per il comparto turistico. Il 2021 si è chiuso con quasi un milione di arrivi in meno rispetto a prima della pandemia nel 2019, soprattutto per effetto del crollo delle presenze degli stranieri ma anche degli italiani.

E’ quanto emerge dalla prima stima la Coldiretti, influenzata anche la frenata dei flussi turistici di fine anno. Si è concluso, dunque, un anno ancora difficile dopo un 2020 drammatico con appena 2,2 milioni di arrivi (-41,3% rispetto al 2019), il numero più basso dal 2010. La composizione degli ospiti rispetto alla nazionalità ha visto la prevalenza degli italiani con 1,5 milioni, in calo di circa mezzo milione rispetto all’anno precedente, mentre gli stranieri sono stati poco più di 669mila, in calo di oltre 1,1 milioni rispetto al 2019.

“Sicuramente i dati portano ad una evidente difficoltà per il comparto che ha visto dei momenti favorevoli durante il periodo della primavera-estate, ma che con il risalire dei contagi ha, nuovamente, subito una battuta d’arresto – ha evidenziato Stefania Grandinetti presidente Terranostra Piemonte e Terranostra Alessandria -. L’agriturismo, comunque, svolge un ruolo centrale per la vacanza sul territorio provinciale perché contribuisce in modo determinante al turismo di prossimità”.

“La spinta verso un turismo “sicuro” ha portato le strutture agrituristiche ad incrementare l’offerta di attività che vanno ad aggiungersi ai servizi innovativi per diverse tipologie di persone: dagli sportivi ai nostalgici, dai curiosi agli ambientalisti fino a chi apprezza la cucina della tradizione. Inoltre, le strutture agrituristiche svolgono anche un importante ruolo di presidio ambientale del territorio e della biodiversità”, ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

L’agricoltura è storicamente il settore a maggiore resilienza, ma servono interventi concreti che consentano alle imprese di ripartire e di superare la crisi.

“L’arrivo in questi giorni dei contributi previsti dal decreto del Ministero del turismo del 24 agosto 2021, a favore delle imprese turistico-ricettive, fortemente sostenuti da Coldiretti e Terranostra, per effetto della nuova crisi non è sufficiente a garantire la sostenibilità economica ed occupazionale delle strutture per le quali è necessario ora prevedere nuove misure di sostegno”, ha concluso il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco.


Se persiste l’irruzione di aria artica a risentirne di più saranno verdure e ortaggi 

Gelo: repentino abbassamento colonnina di mercurio, rischio per colture in pieno campo

A preoccupare è il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre, ripercussioni su tutta la filiera

Repentino abbassamento della colonnina di mercurio e gelate mattutine mettono a rischio verdure e ortaggi coltivati in pieno campo dopo un 2021 bollente che ha fatto segnare una temperatura superiore di ben 0,75 gradi rispetto alla media storica.

E’ l’allarme lanciato da Coldiretti Alessandria a seguito dell'irruzione di aria artica che colpisce le produzioni più sensibili.

“L’arrivo del grande freddo – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – colpisce le coltivazioni invernali in campo come cavoli, verze, cicorie, e broccoli. Questi ultimi reggono anche temperature di qualche grado sotto lo zero ma se la colonnina di mercurio scende repentinamente o se le gelate sono troppo lunghe si verificano danni. A preoccupare è anche il balzo dei costi per il riscaldamento delle serre per la coltivazione di ortaggi e fiori che risente dell’impennata dei prezzi dei beni energetici”.

L’aumento record dei costi energetici, infatti, mette a rischio il futuro di alcune delle produzioni più tipiche, anche del settore florovivaistico, con il caro bollette che ha un doppio effetto negativo perché riduce il potere di acquisto dei cittadini e delle famiglie, ma aumenta anche i costi delle imprese particolarmente rilevanti per l’agroalimentare con l’arrivo del freddo e dell’inverno. Il costo dell’energia si riflette in tutta la filiera agroalimentare e riguarda sia le attività agricole ma anche la trasformazione, la distribuzione ed i trasporti.

L’anno appena trascorso che a livello globale è stato il quinto più caldo mai registrato secondo il rapporto del servizio Copernicus dell’Unione Europea sui cambiamenti climatici.

“Il clima pazzo del 2021 ha tagliato i raccolti con crolli che vanno dal 25% per il riso al 10% per il grano, dal 15% per la frutta al 9% per il vino ma anche l’addio ad un vasetto di miele Made in Italy su quattro. Il risultato è un conto dei danni nelle campagne stimato dalla Coldiretti in oltre 2 miliardi – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Una conferma purtroppo dei cambiamenti climatici in atto che si manifestano con una marcata tendenza al surriscaldamento ma anche con la più elevata frequenza di fenomeni eccezionali con sfasamenti stagionali su temperature e precipitazioni ed il rapido passaggio dal caldo al maltempo”.

La tendenza al surriscaldamento è ormai strutturale anche in Italia dove la classifica degli anni più caldi dal 1800 si concentra nell’ultimo periodo e comprende nell’ordine anche il 2018, il 2015, il 2014, il 2019 e il 2003. Gli effetti si sono già fatti sentire con il divampare degli incendi e una drastica riduzione dei ghiacciai.


* Fonte e Ph. Coldiretti Piemonte

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