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Agricoltura: Coldirettinews 08/07/2021

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 8 luglio 2021. Tromba d'aria a Verolengo e  nelle sue frazioni. Caldo: con +1,5 gradi nelle campagne è emergenza insetti alieni e colture in stress. Si è svolta l’assemblea provinciale dell’associazione Agrimercato di Campagna Amica. SUINI, COLDIRETTI CUNEO: PREZZI INACCETTABILI, STOP ALLE SPECULAZIONI.

Tromba d'aria a Verolengo e nelle sue frazioni

Epicentro dei danni a Crescentino e San Sebastiano da Po. Danneggiate le case, le strutture aziendali, le serre e le colture

Mercoledì 7 luglio, tra le ore 17 e 18 nel comune di Verolengo  e le sue frazioni, a Crescentino come a San Sebastiano da Po è scoppiato il finimondo. Siamo nel torinese, ai confini con il Vercellese. E' venuta giù tanta, tanta acqua e molta grandine. Una tromba d'aria con effetti devastanti su case, strutture aziendali e campi.

I danni all'agricoltura sono ingenti. Devastati i campi di mais a maturazione cerosa, pronti per l'insilamento. Allettati i grani già maturi, ma ancora da trebbiare. Il maltempo ha cagionato danni anche ai campi di soia e girasole. Tanti i pioppi falciati. Pesanti i danni alle strutture. Scoperchiate e allagate le case. Divelti i tetti di strutture aziendali e capannoni. Irrimediabilmente danneggiate tante serre agricole.

Le immagini postate sui social sin da poche ore dall'evento meteorologico avverso, riportano ai danni da una tromba d'aria. I tetti scoperchiati sono stati scagliati per decine e decine di metri di distanza. Strutture aziendali metalliche deformate e sventrate. Lungo le strade ci sono alberi secolari sradicati e caduti a terra.

A Chivasso città e dintorni è venuta giù tanta acqua frammista a un forte vento. A partire dai confini dell'abitato cittadino, andando verso San Sebastiano da Po, Crescentine e in tutto il territorio di Verolengo, alla tanta acqua e al vento si è aggiunta la grandine, con effetti devastanti. Stando alla conta dei danni l'epicentro della tromba d'aria risulta essere Crescentino e San Sebastiano da Po.  Colpisce l'estensione del territorio colpito dall'evento meteorico avverso. Non era mai stato così in passato.


Anche in provincia preoccupano la riduzione delle precipitazioni e gli eventi estremi

Caldo: con +1,5 gradi nelle campagne è emergenza insetti alieni e colture in stress

Serve una strategia complessiva per preservare biodiversità e patrimonio produttivo

Con una temperatura superiore di 1,5 gradi alla media storica l’estate 2021 si classifica fino ad ora dal punto di vista climatologico come la seconda più calda in Europa ed al quarto posto a livello mondiale.

E’ quanto emerge dall’elaborazione Coldiretti su dati Copernicus relativi al mese di giugno 2021 dalla quale si evidenzia una preoccupante riduzione delle precipitazioni.

Si conferma così la tendenza al surriscaldamento con il moltiplicarsi peraltro di eventi estremi che hanno pesanti effetti sulla vita delle persone ma anche sulle attività produttive come l’agricoltura.

Per effetto dei cambiamenti climatici la produzione di frutta estiva ha subito cali nei raccolti stimati pari al 35% per le albicocche mentre per le pesche e nettarine si stima il raccolto più basso degli ultimi 30 anni con una produzione inferiore di quasi il 20% a quella già molto bassa dello scorso anno.

L’afa e la prolungata mancanza di pioggia, infatti, stanno seccando la terra, svuotando le spighe, scottando la frutta e la verdura nei campi e provocando stress negli animali nelle stalle con il crollo della produzione di latte. In sofferenza per le alte temperature tutti i settori: dagli ortaggi alla frutta, dal mais alla soia, pomodoro e cereali. Il balzo della colonnina di mercurio sta favorendo anche il diffondersi degli insetti fastidiosi per gli uomini e dannosi per le coltivazioni come la cimice asiatica, la Popilla japonica o la Drosophila suzuki particolarmente temuti dai produttori ortofrutticoli.

“Con il caldo si sta verificando una vera invasione di sciami di moscerini della frutta. Oltre alla cimice asiatica è allarme per anche la famigerata Popillia japonica che si sta diffondendo in maniera sempre più massiccia e incontrollata. Abbiamo sollecitato il Servizio Fitosanitario della Regione per capire cosa è possibile fare in concreto per fronteggiare un problema che ha già causato danni economici molto rilevanti sul nostro territorio – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco -. Questo coleottero è dannosissimo, è in grado di colpire tutte le specie vegetali, dai prati alle piante ornamentali, dagli alberi da frutto ai vigneti, alle colture orticole di pieno campo. I rischi maggiori sono per il mais, pesco, melo, vite e soia”.

L’invasione di insetti alieni impone una strategia complessiva contro le numerose e incontenibili malattie delle piante per non mettere a repentaglio l’intero patrimonio produttivo: poiché arrivano attraverso le frontiere colabrodo dell’Ue è necessaria una tempestiva quanto efficace azione di prevenzione e contenimento.

"La Popillia japonica è solo l'ultimo degli insetti alieni che minacciano la biodiversità del territorio. Purtroppo, – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - negli ultimi dici anni abbiamo assistito ad una vera e propria esplosione di specie straniere che si diffondono nei nostri territori perchè non hanno antagonisti naturali che invece trovano nei loro paesi d'origine. Di fronte a questo fenomeno sono strategiche la prevenzione, le segnalazioni degli agricoltori e l’intervento tempestivo dei servizi fitosanitari. Insieme al cambiamento climatico, sotto accusa è il sistema di controllo dell’Unione Europea, con frontiere che lasciano passare materiale vegetale infetto e parassiti vari. Risultato di una politica europea troppo permissiva che consente l’ingresso di prodotti agroalimentari e florovivaistici in Europa senza che siano applicate le cautele e le quarantene che devono invece superare i prodotti nazionali quando vengono esportati”.


Si è svolta l’assemblea provinciale dell’associazione Agrimercato di Campagna Amica

Stefania Grandinetti eletta alla presidenza: “Sempre di più dalla parte del consumatore”

Obiettivo: rafforzare e creare nuove opportunità d’incontro tra produttori agricoli e cittadini

Stefania Grandinetti è il nuovo presidente dell’Associazione Agrimercato di Campagna Amica della provincia di Alessandria, l’associazione per la gestione dei mercati dei produttori di Coldiretti che effettuano la vendita diretta dopo aver superato i controlli degli organi preposti. La neo presidente è affiancata da un nuovo Consiglio Direttivo e dalla vice Giuliana Fogagnolo, imprenditrice di Pecetto di Valenza.

Stefania Grandinetti, oltre 20 anni di esperienza in Coldiretti Alessandria, è impegnata nella salvaguardia e nella promozione del territorio: imprenditrice agricola di Ponzone, titolare dell’agriturismo di Campagna Amica e fattoria didattica Cascina “Le Piagge”, ricopre la carica di Vice Presidente Nazionale, Presidente Regionale e Provinciale di Terranostra, l’associazione  che riunisce gli agriturismi di Coldiretti dove, in veste di cuoco contadino, è diventata famosa sui principali media nazionali.

“La relazione tra il mondo della campagna e quello della città rappresenta il futuro, ne sono convinta ogni giorno di più, e le difficoltà legate al Covid lo hanno dimostrato facendo emergere prepotentemente il valore strategico del cibo – ha affermato Stefania Grandinetti –. Ringrazio il Consiglio, nella consapevolezza che il gioco di squadra è fondamentale per far crescere un settore che trova nel consumatore il suo più importante alleato. Il mio impegno andrà ancora di più in questa direzione, per rafforzare questa impostazione e creare nuove opportunità d’incontro tra produttori agricoli e cittadini. Un mercato di Campagna Amica consente, infatti, di fare la spesa in modo sostenibile e responsabile, acquistando prodotti agricoli di stagione, selezionati con cura, sempre freschi e di origine italiana garantita. Siamo tutti produttori agricoli, iscritti a Coldiretti e aderenti a Campagna Amica.”

Agrimercato, non ha la finalità di svolgere la vendita diretta in prima persona bensì quella di favorire la costituzione e lo sviluppo di mercati in cui gli imprenditori agricoli, nell’esercizio dell’attività della vendita diretta possano soddisfare le esigenze dei consumatori in ordine all’acquisto di prodotti agricoli che abbiano un legame diretto con il territorio di produzione: un’agricoltura “giusta” che rappresenta paesaggio, buon cibo, salute, socialità, occupazione, tradizione, cultura e bellezza.

In questi anni l’Associazione Agrimercato si è sempre posta come interlocutore di quelle Amministrazioni sensibili a queste nuove opportunità di filiera corta, con il compito di definire regole comuni di comportamento degli associati e di verificarne l’impegno a rispettare requisiti di qualità e di trasparenza.

“Siamo lieti – ha aggiunto il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – che sia stata scelta Stefania Grandinetti per questo importante incarico. Mangiare in agriturismo o fare la spesa direttamente dal produttore è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale si tratta di una responsabilità sociale che si è diffusa tra i cittadini nel tempo della crisi con la crescita dei mercati contadini e delle fattorie diventando non solo luogo di consumo, ma anche momento di educazione, socializzazione, cultura e solidarietà.”

Le aziende che aderiscono all’associazione sono accreditate alla vendita diretta all’interno dei mercati di Campagna Amica, governati da un regolamento che prevede numerosi controlli sinonimo di serietà e coerenza del progetto.

“Agrimercato è tra le più significative espressioni del grande progetto di Coldiretti. Quando abbiamo iniziato l’attività di vendita diretta oltre vent’anni fa eravamo visti come dei “bancarellai”, oggi siamo riusciti a creare una nuova domanda di mercato, il consumatore cerca il punto vendita ed il Mercato di Campagna Amica perché consapevole di trovare prodotti del territorio, stagionali, freschi di giornata garantiti direttamente dal produttore “che ci mette la faccia” – ha proseguito il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. I nostri colori, la qualità delle nostre produzioni locali, la serietà degli imprenditori, il rispetto dell’ambiente e del territorio, così come l’origine certa, rappresentano la carta d’identità di Agrimercato e come tale i pilastri su cui si basa l’attività e gli obiettivi futuri. I mercati di Campagna Amica, quindi, oltre ad essere strumenti per collocare direttamente sul mercato le produzioni alimentari, sono anche un utile e concreto mezzo di comunicazione e informazione verso i consumatori dei valori distintivi ed esclusivi dei prodotti della filiera italiana”.

L’assemblea dell’Associazione Agrimercato è stata l’occasione per ricordare la figura di Gianluigi Gaglione, prematuramente scomparso lo scorso anno, pioniere dei mercati di Campagna Amica e della progettualità a chilometro zero, convinto sostenitore della bellezza del territorio e della sua distintività.


SUINI, COLDIRETTI CUNEO: PREZZI INACCETTABILI, STOP ALLE SPECULAZIONI

L’aumento delle materie prime non giustifica i comportamenti scorretti, a rischio la salumeria italiana

“È inaccettabile la speculazione in atto sui prezzi dei maiali riconosciuti agli allevatori piemontesi che non arrivano a coprire neanche i costi di produzione in forte crescita a causa anche dell’aumento dei costi relativi alle materie prime”. È quanto afferma Roberto Moncalvo Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo nel denunciare il comportamento di alcuni macelli che stanno unilateralmente tagliando i prezzi di ritiro dei suini.

“Non rispettare i prezzi della Commissione unica nazionale significa – prosegue Moncalvo – mettere a rischio l'intera filiera e grandi prodotti di qualità insieme a tutte le altre eccellenze della salumeria italiana che vale 20 miliardi di fatturato e centomila posti di lavoro. Ancor più con l’entrata in vigore dell’etichettatura, i nostri prodotti vanno tutelati e valorizzati per questo al Ministro delle Politiche Agricole, Stefano Patuanelli, e a quello dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti, chiediamo al più presto di convocare un tavolo di filiera per rilanciare il settore e tutelare il reddito dei nostri produttori e per porre fine immediatamente a tali comportamenti scorretti”.

“La filiera suinicola cuneese – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – conta 800 aziende e quasi 900.000 capi, destinati soprattutto ai circuiti tutelati delle principali DOP italiane per la preparazione della miglior salumeria nazionale”.


* Fonte e Ph. Coldiretti Piemonte

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