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Agricoltura: Coldirettinews 09/02/2021

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 9 febbraio 2021. Un aumento destinato ad avere effetti diretti e immediati sulla vita dei cittadini. Economia, caro petrolio aggrava situazione con effetto valanga sull’85% della spesa. L'Oro rosso, la carne della pregiata razza bovina Piemontese nella bresaola Made in Italy del gruppo Rigamonti Salumificio spa

Un aumento destinato ad avere effetti diretti e immediati sulla vita dei cittadini. Economia, caro petrolio aggrava situazione con effetto valanga sull’85% della spesa. Gli shock energetici aggravano un deficit che si può recuperare investendo su fonti alternative

In un Paese come l’Italia dove l’85% dei trasporti commerciali avviene per strada l’aumento dei prezzi dei carburanti ha un effetto valanga sulla spesa con un aumento dei costi di trasporto oltre che di quelli di produzione, trasformazione e conservazione.

E’ quanto afferma la Coldiretti sugli effetti dell’aumento delle quotazioni del petrolio che impatta sul costo di benzina e gasolio.

“Una situazione che ha effetti diretti ed immediati sulla vita dei cittadini poiché l’aumento è destinato a contagiare l’intera economia – hanno affermato il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo -. Se salgono i prezzi del carburante aumentano i costi per le imprese mentre si riduce il potere di acquisto con meno risorse da destinare ai consumi. A subire gli effetti dei prezzi dei carburanti è l’intero sistema agroalimentare dove i costi della logistica arrivano ad incidere dal 30 al 35% sul totale dei costi per frutta e verdura. Ciò potrebbe portare ad una brusca frenata di uno dei pochi settori economici che, nonostante la situazione generale dettata dalla pandemia, sta cercando di resistere non senza difficoltà, per permettere a tutti i cittadini di avere sempre a disposizione prodotti del territorio, tracciabili e di qualità garantita. In queste condizioni è importante individuare alternative green come previsto dal piano sul Recovery Plan elaborato dalla Coldiretti per sviluppare le bioenergie in Italia”.

Gli shock energetici, infatti, aggravano un deficit logistico ed energetico che è necessario recuperare investendo su fonti alternative e sbloccando le infrastrutture che migliorerebbero i collegamenti sia livello nazionale che con il resto del mondo per via marittima e ferroviaria in alta velocità con una rete di snodi composta da aeroporti, treni e cargo.


L'Oro rosso, la carne della pregiata razza bovina Piemontese nella bresaola Made in Italy del gruppo Rigamonti Salumificio spa

«Coldiretti e il gruppo Rigamonti Salumificio spa, leader incontrastato nella produzione di bresaola Made in Italy, lavorano insieme per valorizzare il cosiddetto "Oro rosso", la carne della pregiata razza bovina Piemontese. L'obiettivo è fare entrare la carne di Fassone, allevata nelle stalle del Piemonte, nel progetto della bresaola Made in Italy. Un progetto di valorizzazione importante perché gli allevatori di Piemontese stanno vivendo un momento di difficoltà con i prezzi alla stalla in calo». La notizia arriva da Andrea Repossini, direttore di Coldiretti Torino.

Claudio Palladi, Ad di Rigamonti salumificio spa, conferma: «Da tempo è consolidata la nostra relazione con la Coldiretti nell'ambito della Filiera Italia. In questi giorni in Piemonte ci siamo incontrati per arrivare, nell'ambito della Carta delle bresaole prodotte con carne italiana, utilizzare in specifico la carne bovina di razza Piemontese. Arrivare a valorizzare questa pregiata razza autoctona è il naturale sviluppo della collaborazione sinora portata avanti con Coldiretti». Gli obiettivi della sinergia avviata tra Coldiretti Piemonte e Rigamonti sono ambiziosi: «Intendiamo arrivare a preparare con carne italiana – chiude Claudio Palladi - il 10 per cento delle 60mila bresaole da noi prodotte ogni settimana. All'interno di questo progetto rientra l'utilizzo della carne di Piemontese. Questo significa  che serviranno 1.500-2.000 bovini la settimana. Sono numeri significativi, ma questo resta il nostro obiettivo. Noi ci siamo...»


* Fonte Coldiretti Piemonte

 

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