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Agricoltura: Coldirettinews 13/01/2021

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 13 gennaio 2021.

COVID, COLDIRETTI CUNEO: PREZZO SOIA +30% IN UN ANNO, ZOOTECNIA CUNEESE IN AFFANNO

Basta speculazioni che gravano sugli allevamenti di bovini e suini. Coldiretti ribadisce la necessità di produrre materie prime a Km zero per l’alimentazione animale

Il prezzo della soia ha subìto in un anno un rincaro del +30%, che grava pesantemente sui costi degli allevamenti cuneesi che la acquistano per l’alimentazione del bestiame. È quanto commenta Coldiretti Cuneo in riferimento ai dati della Borsa merci di Torino, il principale riferimento regionale per le quotazioni dei cereali e delle materie prime destinate all’alimentazione animale.

“Il balzo dei prezzi delle materie prime ha ripercussioni soprattutto sugli allevamenti cuneesi di bovini e di suini, già colpiti da una crisi che sta penalizzando, in particolare, la razza Piemontese con i canali della ristorazione fermi e l’export di carne nostrana di maiale in Cina, bloccato paradossalmente con il pretesto dei rischi per il contagio da Covid” spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.

L’emergenza Coronavirus sta innescando un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime nel settore agricolo che ha già sperimentato i guasti della volatilità dei listini in un Paese come il nostro, che è fortemente deficitario e ha bisogno di un piano di potenziamento produttivo e di stoccaggio per le principali commodities. “Attenzione, però, alle speculazioni – rimarca Moncalvo – come avevamo già evidenziato nel precedente lockdown durante il quale, per quanto riguarda la soia, si era verificata una stortura delle contrattazioni che ha portato importanti ripercussioni sull’attività delle nostre imprese”.

La Provincia di Cuneo dedica circa 7.000 ettari alla produzione di soia, impiegata soprattutto in ambito zootecnico. “Ancora più alla luce di quanto sta accadendo in questo momento, ribadiamo l’importanza di incentivare la produzione di soia a livello territoriale, tenendo conto degli alti standard qualitativi che i nostri prodotti devono rispettare, attraverso l’implementazione di progetti di filiera, in collaborazione con il Consorzio Agrario del Nord Ovest, per diventare sempre più indipendenti dall’estero e garantire un’alimentazione sana e trasparente agli animali da allevamento” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.


Rivoluzione verde, transizione ecologica e digitale alcuni degli assi strategici. Recovery Plan: svolta green, Governo accoglie le sollecitazioni di Coldiretti. Bene l’attenzione dimostrata per il necessario adeguamento degli interventi per agroalimentare

È positivo l’impegno del Governo ad accogliere le sollecitazioni avanzate da Coldiretti per sostenere nel Recovery Plan la decisa svolta dell’agroalimentare nazionale verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale, che rappresentano l’obiettivo dei fondi comunitari.

“Digitalizzazione delle campagne, invasi nelle aree interne per risparmiare l’acqua, foreste urbane per mitigare l’inquinamento in città, chimica verde e bioenergie per contrastare i cambiamenti climatici ed interventi specifici nei settori deficitari e in difficoltà: sono alcuni degli assi strategici di intervento – ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – per dare sostenibilità alla crescita e garantire la sicurezza ambientale ed alimentare del nostro Paese”.

“L’agroalimentare può offrire con la rivoluzione verde nuovi posti di lavoro e dare futuro ai giovani che, sempre di più, scommettono proprio sull’agricoltura. Occorre ora stringere i tempi per l’approvazione del Piano aprendo il confronto in sede europea per non perdere un’occasione unica e irrepetibile per l’Italia” ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo.


A far riflettere è l’aumento di acquisti nei discount che registrano aumento del 10,7%. Commercio: in controtendenza cresce solo il settore alimentare con +2,2% L’agricoltura sta resistendo alla crisi generale, ma molte filiere sono in profonda difficoltà

In netta controtendenza rispetto all’andamento generale crescono le vendite al dettaglio nell’alimentare che fanno segnare un aumento del 2,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti su dati Istat relativi al commercio al dettaglio nel mese di novembre 2020 che fa segnare per l’alimentare un aumento dell’1% anche rispetto ad ottobre.

Nei primi undici mesi del 2020 le vendite dei prodotti alimentari fanno registrare complessivamente un balzo del 3,3% che evidenzia la tenuta del settore rispetto alla debacle generale.

“E’ il risultato della ristorazione ferma – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - però a far riflettere è il dato della crescita di acquisti nei discount che registrano un aumento del 10,7% a fronte dell’aumento del 3,2% nelle piccole botteghe alimentari e del +2,5% nella grande distribuzione. Una situazione che evidenzia le difficoltà in cui si trovano le famiglie che, per risparmiare, orientano le spese su canali a basso prezzo e su beni essenziali come cibi e bevande. Nonostante l’agricoltura stia tenendo duro di fronte alla crisi generale, non si può negare che molte filiere siano in profonda difficoltà dalla quale occorre uscire con una robusta iniezione di liquidità, ma anche realizzando progetti di filiera virtuosi come, ad esempio, il Gran Piemonte per il frumento tenero, che  consentono di valorizzare le produzioni ed di offrire una equa remunerazione alle imprese. Sicuramente l’emergenza globale provocata dal Coronavirus ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza a tavola. Per questo ai consumatori consigliamo di scegliere prodotti locali, di cui è possibile tracciare la provenienza, sulla scia della campagna #MangiaItaliano per sostenere l’economia del nostro territorio”.


* Fonte Coldiretti Piemonte

 

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