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Agricoltura: Coldirettinews 11/12/2020

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 11 dicembre 2020.

Coldiretti Cuneo: accordi di filiera virtuisi salveranno zooctenia cuneese. Per rilanciare un comparto colpito duramente dalla pandemia, dalle speculazioni e dalle fake news serve garantire la giusta remunerazione agli allevatori cuneesi.

Sono indispensabili veri accordi di filiera per rilanciare la zootecnia cuneese. Lo afferma Coldiretti Cuneo a fronte della difficile situazione che stanno vivendo gli allevatori della Granda, soprattutto quelli di bovini da carne, colpiti dalla pandemia che ha chiuso le attività di ristorazione, dove la maggior parte dei tagli pregiati della nostra carne trovava sbocco, e per di più sotto attacco di speculazioni e fake news.

In un momento di diffusa consapevolezza sul valore strategico del cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza – ricorda Coldiretti Cuneo – occorre superare le fragilità presenti, ridurre la dipendenza dall'estero per l'approvvigionamento e difendere la sovranità alimentare e le produzioni di eccellenza del nostro territorio. La zootecnia, ad esempio, è cruciale per il tessuto economico provinciale.

La sola filiera bovina conta più di 3.000 aziende e 330.000 capi allevati, con una netta prevalenza di capi di razza Piemontese (220.000 su un totale di 315.000), prima razza autoctona nazionale e fiore all'occhiello della produzione locale con un fatturato che arriva a 500 milioni di euro.

"Ci aspettiamo che l'agroindustria virtuosa, attenta alla valorizzazione dei prodotti del territorio, possa accogliere positivamente le nostre progettualità e la nostra apertura per dare concretamente la giusta remunerazione agli allevatori cuneesi che, nonostante le difficoltà del periodo, non hanno mai smesso di produrre cibo sano, genuino e tracciabile" spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo.

"Per dare risposte concrete – aggiunge il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcustiamo sondando, con la nostra struttura, più realtà territoriali e non che operano nel settore della trasformazione della carne per verificare nuove strade di commercializzazione della carne bovina piemontese, auspicando che l''oro rosso' Made in Cuneo possa generare un volàno anche per importanti marchi del settore agroalimentare".


Fauna selvatica fuori controllo, pericolo per incolumità delle persone, danni alle colture. Finalmente riprende la caccia. La Regione recepisce le sollecitazione di Coldiretti. Cinghiali in continuo aumento, importante svolgere l’attività venatoria oltre i confini comunali.

Riprende la caccia, anche al di fuori del proprio Comune di residenza, per contenere i danni provocati alle colture e per preservare l’incolumità dei cittadini. E’ quanto comunica la Giunta regionale a seguito delle numerose sollecitazioni di Coldiretti.

Considerando, inoltre, il lungo periodo durante il quale la caccia è stata sospesa, è necessario venga prolungato, attraverso una modifica all’attuale calendario venatorio, il periodo durante il quale l’attività di prelievo, sia da parte delle squadre autorizzate sia dei cacciatori singoli, possa essere svolta.

Finalmente riparte l’attività venatoria – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzoper cui ringraziamo il governatore, Alberto Cirio, ed il vice presidente, Fabio Carosso, per aver recepito le nostre sollecitazioni a fronte di una situazione ormai insostenibile. La possibilità di poter svolgere, anche in Piemonte, l’attività venatoria oltre i confini del proprio comune, costituisce un’importante apertura considerando l’incontrollata proliferazione degli animali selvatici, con il numero dei cinghiali in continuo aumento sul nostro territorio. La condizione venutasi a creare, come da tempo denunciamo, infatti, non solo danneggia i nostri produttori agricoli, ma mette a rischio la sicurezza stradale dei cittadini. Inoltre, i cinghiali possono essere veicolo della Peste Suina Africana, motivo per cui è ancora più urgente e necessario mettere in atto tutte le misure possibili, anche straordinarie, per fronteggiare quanto sta avvenendo che va ad aggravare la crisi, dovuta all’emergenza sanitaria, che già stanno vivendo le imprese”.


Al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria Covid, solidarietà con la Spesa Sospesa contadina per il Natale dei nuovi poveri. Una mobilitazione che si terrà su tutto il territorio nazionale per aiutare le famiglie in difficoltà

Speciale mobilitazione con l’iniziativa la “Spesa Sospesa del Contadino” per aiutare a combattere le nuove povertà e offrire ai più bisognosi un Natale sereno.

Domani mattina, sabato 12 dicembre 2020, al Mercato Coperto di Campagna Amica in via Guasco ad Alessandria, a fianco dei produttori ci saranno i giovani di Coldiretti: a testimoniare la solidarietà di agricoltori e cittadini verranno attivate azioni di solidarietà attraverso collaborazioni con enti e realtà del volontariato sociale per aiutare chi si trova in difficoltà e offrire prodotti locali, a filiera corta, ai meno fortunati.

Tutti i cittadini che faranno la spesa al Mercato di Campagna Amica potranno decidere di donare cibo e bevande alle famiglie più bisognose sul modello dell’usanza campana del “caffè sospeso”, quando al bar si lascia pagato un caffè per il cliente che verrà dopo. In questo caso si tratta, però, di frutta, verdura, farina, formaggi, salumi o altri generi alimentari del territorio, di qualità, freschi e genuini.

Nell’occasione sarà divulgata l’esclusiva indagine Coldiretti/Fondazione Divulga su “Le nuove povertà sulle tavole del Natale nell’anno del Covid” con un focus sul coinvolgimento degli italiani nelle iniziative di solidarietà.


BREXIT, COLDIRETTI CUNEO: SENZA ACCORDO VIA LIBERA AL FALSO MADE IN ITALY. Preoccupazione per l’export Oltremanica delle eccellenze Made in Cuneo, dai vini ai formaggi​.

Senza accordo sulle regole con l’Unione europea, la Gran Bretagna rischia di diventare il porto franco del falso Made in Italy in Europa per la mancata tutela giuridica dei marchi dei prodotti italiani a indicazioni geografica e di qualità (DOP/IGP) che rappresentano circa il 30% sul totale dell’export agroalimentare tricolore Oltremanica. È l’allarme di Coldiretti in riferimento alle misure adottate nell’UE e nel Regno Unito in caso di “No Deal” sulla Brexit che si fa più probabile, con ripercussioni negative anche per le produzioni cuneesi.

Tra i prodotti agroalimentari del nostro territorio più apprezzati nel Regno Unito – ricorda Coldiretti Cuneo – ci sono il vino, i piccoli frutti, mirtilli in particolare, e i formaggi. Solo con riferimento al vino, supera i 70 milioni di euro il valore dell’export nel Regno Unito delle bottiglie prodotte sulle nostre colline; Moscato, Barolo e Barbaresco si confermano le etichette più richieste dai britannici.

In caso di No Deal – sottolinea Coldiretti – la Gran Bretagna potrebbe diventare un porto franco per l’arrivo di prodotti di imitazione del Made in Italy, che vedono tra i maggiori contraffattori gli Stati Uniti con i quali gli inglesi hanno stretto un accordo commerciale, ma anche il Canada e l’Australia che fanno parte del Commonwealth.


* Fonte Coldiretti Piemonte

 

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