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Agricoltura: Coldirettinews 09/12/2020

Agricoltura
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Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 9 dicembre 2020.

Coldiretti chiede regole più restrittive e tutela vitigni storici per stop concorrenza. Decreto etichettatura, tutelare Moscato e Dolcetto. Brachetto: chiesto sblocco riserve. Il settore vitivinicolo e le imprese sono in difficoltà, servono misure adatte per aiuto concreto.

Tutelare Moscato d’Asti e Dolcetto, al pari della maggior parte delle varietà nazionali. E’ quanto chiede Coldiretti Alessandria rispetto alla discussione, in atto in questi giorni, della bozza del Decreto Etichettatura. 

Il Moscato in provincia di Alessandria è coltivato su una superficie di oltre 1.600 ettari per circa 600 aziende produttrici (complessivi 10.000 ettari a livello regionale). Glie ettari coltivati a Dolcetto a livello provinciale sono oltre 1.200 per circa 100 aziende produttrici (complessivi 3.800 ettari a livello regionale) e sono molteplici le “declinazioni” che si caratterizzano per vitigno storico e area di produzione.

Per quanto riguarda il Brachetto, invece, Coldiretti Alessandria chiede alla Regione lo sblocco delle riserve vendemmiali per evitare di non poter soddisfare le richieste di Brachetto d’Acqui DOCG o Piemonte Brachetto DOC.

In provincia di Alessandria il Brachetto, coltivato su circa 600 ettari per 410 aziende produttrici (coltivato a livello regionale su 1.000 ettari), nasce sulle colline dell’Alto Monferrato, un’area vocata e variegata dove il vitigno aromatico si esprime al meglio sin dall’antichità.

E’ un’occasione che non possiamo perdere quella di porre rimedio alle storture rispetto all’etichettatura – spiega Mauro Bianco Presidente Coldiretti Alessandria – per cui è necessario prevedere regole più restrittive che tutelino i nostri vitigni storici ed evitino concorrenza alla DOCG Asti e alla DOC Piemonte. Auspichiamo che la Regione non voglia veramente ritirare la delibera che darebbe il via a svincolare le partite stoccate nelle cantine. Consentire di utilizzare la riserva vendemmiale è un’operazione vantaggiosa per l’intero sistema ed evita di screditare un prodotto che verrebbe imbottigliato e ceduto senza la DOCG e DOC”.

Si tratta di una battaglia per valorizzare le nostre produzioni e fare chiarezza per i consumatori che scelgono di acquistare questi vini – aggiunge il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo -. Non possiamo permettere che varietà, addirittura inferiori, al Moscato ed al Dolcetto abbiano la stessa protezione e, di conseguenza, lo stesso peso sul mercato. E’ necessario, dunque, che la Regione trovi le misure adatte per consentire lo svincolo vendemmiale e non mettere in ulteriore difficoltà le imprese che stanno già vivendo un momento particolarmente difficile, causato dalla pandemia, con la chiusura del settore Ho.Re.Ca. e lo stop ai brindisi per le festività natalizie”.


Coldiretti: «Dall'ultimo Dpcm un sostegno al florovivaistico Made in Piemonte con ok a vendita nei prefestivi e festivi»

Il via libera dell'ultimo DPCM alla vendita di piante e fiori durante tutta la settimana salva 10milioni di stelle di Natale e molte altre piante e fiori che rischiavano di finire al macero, ma che adesso possono essere offerte ai consumatori nei centri commerciali e nei mercati, anche il sabato e la domenica. Afferma questo la Coldiretti commentando positivamente la decisione del Governo, guidato da Giuseppe Conte, di tutelare un settore come quello florovivaistico che conta 27mila imprese e garantisce all'Italia 200mila posti di lavoro.

Il florovivaistico piemontese genera una produzione lorda vendibile di 130milioni di euro, con 1.100 imprese, diffuse sul territorio, con una superficie complessiva di 1.300 ettari, con una produzione di 10milioni di piante ornamentali e un totale di 3500 addetti.

"Lo sblocco delle vendite nel fine settimana, voluto dalla nostra Organizzazione, va a sostegno di un comparto che ha avuto forti perdite nel precedente lockdown e con lo stop alle cerimonie – spiega Fabrizio Galliati presidente di Coldiretti Torino -. Il florovivaismo è un settore strategico, non solo dal punto di vista economico, ma anche per il miglioramento della vita nelle abitazioni e nelle aree urbane dove la disponibilità di verde va favorita e potenziata. Per questo dobbiamo essere capaci di affrontare le sfide che l'Europa ci pone in termini di salute, ambiente ed occupazione. In questo senso il tema del verde è centrale per il nostro Paese. Piantare nuovi alberi e potenziare la disponibilità di verde significa anche risparmio energetico, maggiore qualità di vita e contrasto ai cambiamenti climatici".


Coldiretti Cuneo: bene il via libera alla vendita di piante e fiori nei week end. Una decisione importante che sostiene il comparto florovivaistico della Granda nelle settimane degli acquisti natalizi

Via libera alla vendita di piante e fiori durante tutta la settimana salva 10 milioni di stelle di Natale e molte altre piante e fiori che rischiavano di finire al macero ma che adesso possono essere offerte ai consumatori nei centri commerciali e nei mercati anche il sabato e la domenica. È quanto afferma Coldiretti nel commentare positivamente l'entrata in vigore del DPCM che consente la vendita di piante e fiori nei centri commerciali e nei mercati sia nei giorni feriali sia in quelli prefestivi e festivi in tutta Italia.

Una boccata d'ossigeno per il settore florovivaistico anche in Provincia di Cuneo, dove sono coinvolte 220 aziende per una produzione lorda vendibile di piante ornamentali di oltre 26 milioni di euro.

"Lo sblocco delle vendite nel fine settimana, fortemente voluto dalla nostra Organizzazione – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – va a sostegno di un comparto che ha già subìto forti perdite nel precedente lockdown e con lo stop alle cerimonie. Il florovivaismo è un settore strategico non solo dal punto di vista economico, ma anche per il miglioramento della vita nelle abitazioni e nelle aree urbane dove la disponibilità di verde va favorita e potenziata".

"Dobbiamo essere capaci di affrontare le sfide che l'Europa ci pone in termini di salute, ambiente ed occupazione e in tal senso il tema del verde è centrale per il nostro Paese. Piantare nuovi alberi e potenziare la disponibilità di verde significa anche risparmio energetico, maggiore qualità di vita e contrasto ai cambiamenti climatici" dichiara il Direttore di Coldiretti Cuneo Fabiano Porcu.

* Fonte Coldiretti Piemonte

 

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