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Organalia, l'Offerta Musicale di Bach a San Maurizio Canavese e a Ivrea

Musica & Live
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I solisti della Turin Baroque Orchestra. Ensemble Sol Invictus, presentano il loro nuovo CD "Musicalisches Opfer BVW 1079 (Offerta Musicale di Bach)", edito da Elegia Classics (Elecla 18058), venerdì 4 maggio, alle 21, nella Chiesa Plebana di San Maurizio Canavese e, il giorno dopo, sabato 5 maggio, nella Chiesa parrocchiale del Sacro Cuore a Ivrea.

Organalia nel Ciriacese · Venerdì 4 maggio · ore 21.00 SAN MAURIZIO CANAVESE 
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Organalia nel Canavese · Sabato 5 maggio · ore 21,00 IVREA 
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Nel Palazzo di Sanssouci Johann Sebastian Bach
Musicalisches Opfer BWV 1079

Solisti della 
TURIN BAROQUE ORCHESTRA
ENSEMBLE SOL INVICTUS

FRANCESCA ODLING, traversiere
SVETLANA FOMINA, violino e viola
PAOLA NERVI, violino
NICOLA BROVELLI, violoncello
GIANLUCA CAGNANI, organo e clavicembalo

 

"L’Offerta Musicale è, in realtà, una sfida musicale. Forse la maggiore sfida ancora aperta della musica. La prima, naturalmente, è la sfida del re Federico II di Prussia, flautista dilettante, a Bach stesso. Dopo averlo invitato ed atteso a lungo, infatti, Federico riceve finalmente Bach nella sua reggia di Sans Souci, a Potsdam. È la sera del 17 maggio del 1747. E gli propone un tema enigmatico, il famoso Thema Regium, su cui eseguire una fuga a sei voci obbligate. La sfida del re a Bach è chiara: ‘Vediamo chi sei’. Secondo alcune fonti, però, il tema proposto a Bach non era del re stesso, ma dei suoi migliori compositori, che Federico aveva interpellato per proporre, appunto, al più noto compositore tedesco il più arduo compito possibile. Di fronte al Thema Regium, Bach improvvisa secondo le forme richieste da Federico, ed il re racconterà sempre con meraviglia quest’esperienza. Poi, però, chiede a Federico di poter trascrivere il tema, per comporre in modo meditato e far stampare le variazioni da lui richieste. Nasce l’Offerta musicale. Bach offre al re la stampa dell’opera il 7 luglio dello stesso anno, con una graziosa lettera di presentazione. Risponde ad una sfida con un’altra sfida all’ascoltatore. Quello che Bach presenta al re, infatti, ed oggi agli ascoltatori, è un percorso musicale lineare e labirintico, lieve e denso di contenuti, che non esprime mai del tutto i propri misteri, i propri segreti. Poco più di un’ora di musica che riascolteremmo all’infinito, come un moto perpetuo. Un’esperienza musicale e vitale degna di un re." Stefano Adami

Il magistrale lavoro bachiano si apre con un Ricercare a tre voci per cembalo, che è una fuga strumentale sulla falsariga dello stile vocale, dal carattere nobilmente severo e costruito con quell’equilibrio architettonico tipico dell’intelligenza compositiva del musicista. Nei cinque Canones super Thema Regium il compositore dispiega tutta la sua portentosa abilità nel variare, contrappuntature, modulare, rovesciare i vari temi, in un gioco di figurazioni ritmiche anche ardite e complesse, che non perdono di vista il nucleo originario. Nell’edizione dell’Offerta musicale destinata a Federico il Grande ci sono alcune annotazioni significative scritte di pugno dallo stesso compositore. Sul canone «per augmentationem» Bach ha annotato questa frase: «Notulis crescentibus crescat fortuna regis» (Possa la fortuna del re crescere insieme con il valore di queste note) e allo stesso modo in testa al Canon a 2 per tonos sta scritto: «Ascendenteque modulatione ascendat gloria regis» (Possa la gloria del re salire come sale la modulazione). Certamente c’è una visione tecnicistica nella elaborazione di questi canoni, secondo una consuetudine che risale al tardo Medioevo, ma non si può negare a Bach, oltre ad una straordinaria capacità contrappuntistica, una netta e chiara volontà a nobilitare in una visione artistica unitaria un materiale così variegato nei suoi principii tecnici. Non meno intricati come teoremi geometrici, ma sempre illuminati da una lucida razionalità, si presentano la Fuga canonica, il Canon perpetuus super Thema Regium e il successivo Canon perpetuus, detto anche Canon infinitus, perché le voci ritornano al punto in cui sono partite per ricominciare all’infinito il proprio gioco. Ad un certo punto Bach è così preso dagli enigmi contrappuntistici e tecnici dei canoni a 2 e a 4 da incitare quasi se stesso e gli esecutori con un «Quaerendo invenietis» (Cercate e troverete). Nel momento di maggiore tensione espressiva si colloca la Sonata a tre per flauto, violino e basso continuo, in cui il più volte citato tema regio viene esposto estesamente con ricchezza di accenti e di idee melodiche, con lo scopo di valorizzare ed esaltare principalmente il flauto, lo strumento reale per eccellenza. Si tratta di una sonata da chiesa in quattro movimenti, contrassegnata da una musicalità pensosa di stile cameristico, in cui il contrappunto e la fuga sono gli aspetti caratterizzanti e salienti del discorso sonoro. La composizione si conclude con il Ricercare a sei voci per cembalo, una tra le più elaborate fughe scritte da Bach: la chiarezza formale e la levigata soavità del suono ne fanno uno dei momenti più alti della musica polifonica.

Programma

Johann Sebastian Bach (1685-1750)
Musikalisches Opfer BVW 1079 (L’Offerta musicale)

Regis Iussu Cantio Et Reliqua Canonica Arte Resoluta
Ricercar a 3

Thematis Regii elaborationes canonicae
Canon perpetuus super Thema Regium
Canon 1 (a 2 cancricans)
Canon 2 (a 2 violini in unisono)
Canon 3 (a 2 per motum contrarium)
Canon 4 (a 2 per Augmentationem, contrario Motu)
Notulis crescentibus crescat fortuna regis
Canon 5 (a 2 per tonos)
Ascendente Modulatione ascendat gloria regis
Fuga canonica in epidiapente
Ricercar a 6

Quaerendo invenietis
Canon a 2
Canon a 4
Sonata sopra il Soggetto Reale a Traversa,
Violino e Continuo
Largo-Allegro-Andante-Allegro
Canon perpetuus

 

Francesca Odling. Ha dimostrato precocemente un particolare interesse per la musica tradizionale che lo ha portato a frequentare i Corsi di Musicologia alla Facoltà uFrancesca Odling, È docente al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Torino di Musica d’Insieme per Strumenti a fiato, avendo vinto il concorso per esami e titoli del 1990. Dal 2000 tiene anche il corso superiore di Flauto Traverso Storico. Si è diplomata al Conservatorio “Niccolò Paganini” di Genova sotto la guida del M° Sandro Dominutti. Successivamente ha conseguito il Diploma di Merito e una borsa di studio all’Accademia Chigiana di Siena dove si è perfezionata in Flauto con Severino Gazzelloni e in Musica Contemporanea con Alain Meunier. È stata secondo flauto dell’OGI. Contemporaneamente si è dedicata allo studio filologico della musica antica e all’esecuzione del repertorio rinascimentale barocco e classico con strumenti originali approfondendo la tecnica della prassi esecutiva sui flauti storici, frequentando la scuola di Paleografia Musicale di Cremona e alcuni stages di perfezionamento con Ezequiel Recondo, Bartold Kujiken, Massimo Gentili Tedeschi, Lorenzo Girodo. Attiva nella ricerca organologica, ha compiuto approfonditi studi sulla costruzione e sui costruttori di strumenti a fiato con particolare riguardo al Piemonte, pubblicando diversi articoli su riviste specializzate e collaborando per pubblicazioni del IBMP. Nei primi anni della sua carriera si è dedicata al repertorio contemporaneo e al teatro sperimentale, suonando in Italia e all’Estero con diversi Ensemble specializzati nel repertorio del novecento e contemporaneo fra cui Antidogma, Contrarco, Camerata Casella, Divertimento Armonico. ecc., partecipando a numerose prime esecuzioni. Ha al suo attivo numerose partecipazioni come musicista in scena con importanti registi quali Carlo Cecchi, Carlo Quartucci, Leo de Berardinis ecc. Ha inciso per la Tactus e la Dynamic e collabora con diverse formazioni cameristiche e orchestrali di musica antica fra cui Phoenix, Invaghiti, Maghini, Stefano Tempia, Musici di Santa Pelagia, Montis Regalis, Tesoro Harmonico ecc. È stata docente di flauto dolce ai Corsi estivi di Musica Antica di Urbino. È docente di traversiere ai corsi estivi di perfezionamento di Pamparato e in quelli di Parzanica fondati e diretti da Emilia Fadini.

Svetlana Fomina. Suona violino, viola, viola d'amore, viella medievale e rinascimentale. È nata a Tomsk, una piccola cittadina siberiana. Si è diplomata con massimo dei voti e lode al conservatorio di Novosibirsk (pari laurea universitaria). A 17 anni inizia l'attività concertistica presso la società filarmonica di Novosibirsk intraprendendo nello stesso anno gli studi teorici e soprattutto pratici della musica antica, a partire da quella medievale fino all’800. A 20 anni ha vinto una borsa di studio di perfezionamento al Conservatorio di Milano. Si trasferisce in Italia, completando gli studi di violino e viola e perfezionandosi al Conservatorio di Lugano (viola con W. Christ), Basilea (violino barocco con C. Banchini), Colonia (violino barocco con R. Göbel), Torino (viola con D. Zaltron), Pinerolo (viola con D.Rossi), Milano (violino barocco con E. Gatti). La carriera di concertista la porta a esibirsi nelle più prestigiose sale di Europa, Stati Uniti, Argentina, Giappone, Israele ecc. in varie formazioni sia come solista che parte di gruppi da camera (duetto Sol Invictus) e nell’Orchestra Sinfonica Nazionale della RAI con la quale collabora dal 2000. Ha suonato, fra gli altri, con Concerto Köln, Le Musiciens du Louvre, I Barocchisti, Accademia Bizantina, Sentieri Selvaggi, Montis Regalis, Mala Punica, La Venexiana, La Mandragora, Le Musiciens du Prince. Con il sestetto di Ludovico Einaudi ha effettuato più di 150 concerti in tutto il mondo. Finora ha inciso più di 70 cd.

Paola Nervi. Paola Nervi ha studiato violino diplomandosi, con il massimo dei voti, sotto la guida di Fabio Biondi. Ha frequentato corsi di Musica Antica a Ravello e presso la Scuola di Musica di Fiesole tenuti da Enrico Gatti e con lui ha conseguito il diploma di Violino e Viola antichi all’ “Accademia Internazionale della Musica” di Milano. Si è dedicata anche allo studio del repertorio cameristico col fortepiano sotto la guida di Laura Alvini. Collabora con l’ “Accademia del Santo Spirito” di Torino, con l’”Orchestra Barocca della Cappella della Pietà dei Turchini di Napoli” e l’ “Academia Montis Regalis”, con la quale ha inciso per Hyperion Records, Berlin Classics, Naïve, Opus 111, Amadeus e ha suonato presso importanti Istituzioni concertistiche e Festival quali: l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, gli Amici della Musica di Firenze e di Padova, Settembre Musica di Torino, il Teatro degli Champs-Elysées di Parigi, il Teatro dell’Opera di Halle, il Teatro Regio di Torino, l’Innsbrucker Festwochen, il Vancouver Early Music Festival, il Festival Internacional Cervantino di Guanajuato (Messico) e il Festival Misteria Paschalia di Cracovia.

Nicola Brovelli. Nasce a Busto Arsizio (VA) nel 1986 e si diploma in violoncello da privatista presso il Conservatorio “G.Verdi” di Milano nel 2007, anno in cui inizia lo studio del violoncello barocco nella classe di Gaetano Nasillo, diplomandosi con il massimo dei voti e la lode nel giugno 2011. Ha tenuto concerti in Italia, Francia, Inghilterra, Paesi Bassi, Belgio, Croazia, Lituania, Russia e Kuwait partecipando a importanti festival e rassegne tra cui: Estate Fiesolana, Ravenna festival, Serate Musicali, Echi Lontani, Regie Sinfonie, MITO Settembre Musica, Festival della Valle d’Itria, Amici della Musica di Firenze, Concerti della Wigmore Hall, Festival Organistico Olandese, Festival di Korcula, Varazdinske barokne večeri, Festivald’Ambronay. Ha registrato per Concerto Classics, Brilliant, Dynamic, Sony, Tactus, Glossa, Arcana e CPO.

Gianluca Cagnani. Torinese, già allievo di Tagliavini, Radulescu, Piet Kee, si sta ulteriormente perfezionando con Ton Koopman. Vincitore del primo premio assoluto al Concorso internazionale di Milano (1992), superato il concorso ministeriale per esami e titoli del 1991, è titolare della cattedra di Organo e Improvvisazione al Conservatorio “GiuseppeVerdi” di Torino. Tra gli inviti concertistici più prestigiosi si annoverano Haarlem, s. Bavo, Groningen, Martinikerk, Vienna, s. Stefano, Festival di Dieppe, Weingarten (sul monumentale organo Gabler del 1750), Freiberg (sull’organo Silbermann 1735), e in moltissime località europee. Si è esibito anche in Cina (Pechino e Wuhan). Tiene masterclasses e seminari, dall’opera omnia di Bach al basso continuo ed all’improvvisazione, a tutto il repertorio antico barocco e del primo romanticismo. Gianluca è molto attivo come improvvisatore, in variegate forme e stili. Ha fondato recentemente, con la flautista Francesca Odling, la Turin Baroque Orchestra, che dirige e con la quale suona anche da solista al’organo e al cembalo. La T.B.O. ha appena inciso un CD (per l’etichetta Elegia Classics) con i concerti di Vivaldi con organo obbligato. Studioso ed esecutore fin da bambino dell’opera integrale di Bach, ne sta approfondendo gli aspetti teologici e simbologici nelle cantate sacre. È organista titolare della comunità luterana in Torino.

Il CD è stato registrato a Gennaio 2018 per Elegia Classics (Elecla 18058) dai solisti della Turin Baroque Orchestra. Ensemble Sol Invictus, viene presentato per la prima volta in occasione dei concerti di San Maurizio Canavese e Ivrea del 4 e 5 maggio. Gli artisti hanno utilizzato i seguenti strumenti strumenti: Nicola Brovelli: violoncello barocco, Maurizio Vella, Cremona 2016, modello Maggini; Francesca Odling: traversiere, Carlo Palanca, 1750ca. Copia di Martin Wenner; Paola Nervi: violino barocco, Federico Lowemberger, Genova 2004. Copia di Maggini; Svetlana Fomina: violino barocco, Johannes Fichtl, Mittenwald, 1767; viola barocca: anonimo del 18 sec.; Gianluca Cagnani: organo Guido Pinchi op. 412, 1996; clavicembalo Bizzi, costruito secondo il modello italiano Giusti. 

informazioni

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I concerti di Organalia, 23 in tutto, si tengono al venerdì e al sabato fino al 30 giugno 2018. Gii organisti dell'edizione 2018 sono Massimo Gabba, Stefano Marino, Cosimo Prontera, Gianluca Cagnani, Diego Cannizzaro, Paolo Giacone, Luca Scandali, Paolo Tarizzo, Gabriele Giacomelli, Andrea Vannucchi, Roberto Cognazzo, Luca Benedicti, Silvano Rodi, Carmelo Luca Sambataro, Maurizio Fornero, Matteo Cotti, Luigi Panzeri.

Presentazione Organalia 2018 Calendario dei concerti - Programma completo 2018 PDF

 

Fotografie: Organalia

© 2018, Giulio Steve.

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