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Gli asparagi di Santena a Eataly Lingotto

Food & Wine
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Gli asparagi di Santena a Eataly Lingotto. Gli asparagi freschissimi da Santena, arriveranno in vendita a partire dalla prossima settimana sui banchi del Mercato di Eataly Lingotto, da portare direttamente a casa. E poi martedì 11 maggio 2021, alle ore 19.30 un appuntamento a tavola da segnare in agenda: la Grande Cena degli Asparagi, nell'ampia Terrazza al primo piano di Eataly. 

Una grande eccellenza del Piemonte sarà protagonista a Eataly Lingotto: con la primavera arriva infatti l'Asparago di Santena, in vendita nel Mercato ma anche al centro di una cena a tema, in collaborazione con l'Associazione dei Produttori dell'Asparago di Santena, che ne tutela la produzione.


A causa della chiusura prolungata dei ristoranti, i produttori di asparagi si sono trovati per il secondo anno di seguito in difficoltà nella vendita. La collaborazione tra Eataly Lingotto e l'Associazione dei Produttori è così un'occasione di ripartenza in più per far conoscere questi asparagi di grande qualità e dare sollievo alla filiera produttiva.


Asparagi di Santena

Sono un prodotto d'eccellenza della tradizione italiana e piemontese. Santena, la città di Camillo Cavour, il principale artefice dell'Unità d'Italia, da secoli è specializzata nella coltivazione di questo germoglio, al quale è riconosciuta la qualifica di PAT (Prodotto Agroalimentare Tradizionale).

Il segreto della sua bontà sta nel saper fare dell'agricoltore, nell'attenta raccolta e soprattutto nel consumo a tempo zero. L'ingrediente principale è proprio la freschezza: trattandosi di un tenero, delicato e dolce germoglio, il tempo trascorso tra la raccolta e il consumo fa la differenza.

E allora asparagi freschissimi da Santena, arriveranno in vendita a partire dalla prossima settimana sui banchi del Mercato di Eataly Lingotto, da portare direttamente a casa. E poi martedì 11 maggio 2021, alle ore 19.30 un appuntamento a tavola da segnare in agenda: la Grande Cena degli Asparagi, nell'ampia Terrazza al primo piano di Eataly. Sarà una serata per conoscere meglio questo ortaggio, grazie anche alla presenza del Presidente dell'Associazione Produttori, Gino Anchisi, che ne racconterà peculiarità e curiosità, e gustarlo in tante preparazioni, dai grandi classici ai piatti più originali, a cura dell'Executive Chef Patrik Lisa. La materia prima sarà ovviamente a km 0 e a tempo 0: gli asparagi, infatti, verranno raccolti a Santena il giorno stesso della cena, in modo da garantirne la freschezza e preservarne tutti i sapori e gli aromi. La cena è proposta al pubblico al prezzo di € 40, con posti limitati ed è su prenotazione, su www.torino.eataly.it


Il prodotto

La zona di produzione di questo ortaggio, comprende Santena e i comuni limitrofi. L'asparago, appartiene alla stessa famiglia delle liliacee, ovvero quella dei gigli e dei mughetti. Si tratta di una specie ortiva perenne, le cui parti commestibili sono i turioni, germogli dal sapore delicato che, si sviluppano dai rizomi (zampe) sotterranei e possono assumere diverse colorazioni: verdi, bianchi o violetti. I rizomi, portano le radici e si sviluppano verso l’alto.
Quelli di Santena presentano turioni con apice appuntito, di colore verde intenso, con sfumature violacee. Ha una lunghezza media di 22 cm e la parte colorata comprende circa il 65% della lunghezza totale. Le zampe, in genere, vengono seminate in febbraio-marzo in fosse profonde 10-15 cm e messe in dimora circa un anno dopo. Vengono raccolti nel periodo che va da aprile a metà giugno. Le sue qualità organolettiche, dipendono in larga parte dal tipo di terreno permeabile e sabbioso (intorno al 60%), dalla maturazione fuori serra e dall'impiego di concimi organici.
Storicamente, pare, in quanto non vi sono documenti storici che, l'asparago sia originario dell'oriente, tesi anche suffragata dal fatto che, lo mangiavano già nell'antica Mesopotamia ed in Egitto, tanto da essere fra i doni del corredo funerario di Nefertiti. I greci, invece, gli attribuivano doti afrodisiache. In epoca romana, ci fu il merito di aver scoperto le doti gastronomiche dell'asparago, in quanto prima di allora era apprezzato, per le buone qualità terapeutiche. A cavallo tra la prima e la seconda metà dell’Ottocento, il conte Camillo Benso Conte di Cavour, si interessò della coltivazione degli asparagi. L'ortaggio, venne definito dallo stesso Cavour in una lettera ad Al Johnston, insigne chimico scozzese di Edimburgo.
Per garantirne l’origine e la valorizzazione del prodotto nostrano, è stato registrato un marchio di denominazione d’origine, registrato al Ministero Industria, Commercio, Artigianato.

Menu

Crudi in insalata con estratto di asparagi, turioni e pecorino
Tempura di asparagi con salsa di miele, senape e soia 
Ravioli di asparagi con brodetto al Parmigiano Reggiano e prosciutto crudo Ruliano 20 mesi
Asparagi al forno con uovo pochè, salsa olandese e bottarga di gallina
Sorbetto agli asparagi, cioccolato bianco e fragole disidratate
Abbinamento vini
Acqua
Caffè
 
Ph. Eataly e Città Metropolitana Torino
 

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