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Piemonte zona rossa: agroalimentare in crisi per le limitazioni del DPCM

Piemonte
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Attiva la consegna di pasti e spesa a domicilio con Campagna Amica. Covid: con Piemonte in zona rossa filiera agroalimentare in crisi. Le limitazioni alle attività d’impresa vengano ricompensate con adeguato sostegno economico.

Con il Piemonte in zona rossa colpiti 4,3 milioni di abitanti e quasi 24mila locali della ristorazione, che ora si trovano a soffrire per effetto delle misure di restrizione.


Nelle zone rosse come in quelle arancioni, infatti, sono sospese tutte le attività di ristorazione e, quindi, anche la somministrazione di pasti e bevande da parte degli agriturismi. E’ consentita solo la consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle vicinanze dei locali.

E’ quanto emerge dalla prima analisi della Coldiretti sull’impatto economico e sociale delle misure decise dal nuovo DPCM nelle regioni rosse, classificate a rischio massimo, dove sono state messe in “lockdown” 16,4 milioni di persone. Una perdita di fatturato di 3,8 miliardi è l’effetto della chiusura per un intero mese degli oltre 180mila ristoranti, bar e pizzerie situati nelle aree classificate di gravità massima o elevata in base al rischio contagio da Coronavirus.

Sul sito www.alessandria.coldiretti.it vengono pubblicati gli aggiornamenti rispetto alle aziende Campagna Amica che aderiscono al servizio a domicilio.

A questo link l’elenco delle aziende a cui fare riferimento:

https://piemonte.coldiretti.it/wp-content/uploads/2020/11/Domicilio-AL-Doppia.jpg

Per essere aggiornati in tempo reale su modifiche e/o integrazioni consultate le pagine social di Coldiretti Alessandria: Facebook, Instagram, Twitter, Telegram. 


Gli effetti della chiusura delle attività di ristorazione – affermano il Presidente e il Direttore Coldiretti Alessandria Mauro Bianco e Roberto Rampazzo - si fanno sentire a cascata sull’intera filiera agroalimentare con disdette di ordini per le forniture di molti prodotti agroalimentari e con la chiusura della ristorazione dove i nostri prodotti di eccellenza trovano il maggior sbocco, dalla carne al vino. I nostri agriturismi e le aziende di Campagna Amica sono pronte a ripartire con i pasti e la spesa a domicilio, come d’altronde avevano già fatto da marzo scorso, venendo incontro ai consumatori e continuando a produrre le eccellenze Made in Piemonte. Non faranno, quindi, mancare i piatti della tradizione e i prodotti di stagione con proposte interessanti e gourmet. E’ necessario, però, che le limitazioni alle attività di impresa vengano ricompensate con un adeguato ed immediato sostegno economico lungo tutta la filiera per salvare l’economia e l’occupazione in un settore chiave del Made in Italy”.


IL LOCKDOWN DELL’ECONOMIA IN PIEMONTE

POPOLAZIONE(milioni)
4,3                  
PIL (miliardi di euro)
137
SPESA MENSILE/FAMIGLIA (euro) 
2583
SPESA CIBO MESE FAMIGLIA (euro)              
517
LOCALI RISTORAZIONE
23741

Fonte: Elaborazioni Coldiretti

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