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Ryan Gattis ospite alla Scuola Holden

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Giovedì 17 marzo alle 18.00, lo scrittore californiano presenterà nel General Store il suo romanzo d’esordio, "Giorni di fuoco" (Guanda editore).
Giovedì 17 marzo alle ore 18, Ryan Gattis, presenterà nel General Store della Scuola Holden il suo romanzo d’esordio, "Giorni di fuoco" (Guanda editore). Sul palco, insieme allo scrittore californiano, ci sarà Martino Gozzi, direttore didattico del Biennio in Storytelling & Performing Arts della Holden.
 
Ingresso è libero fino ad esaurimento posti, si consiglia di prenotare scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
L’incontro sarà l’occasione per innescare un dialogo sulle tecniche di scrittura, su come Gattis, affronta il suo lavoro e da dove ha cominciato per scrivere questa storia, ispirata ai sei giorni di rivolta e scontri razziali che, sconvolsero Los Angeles nel 1992. La violenza esplosa in quei giorni, ancor oggi è viva nella memoria degli abitanti della città. Per documentarsi, Gattis ha avuto modo di intervistare testimoni diretti e chi aveva partecipato agli scontri tra bande.
Un libro che narra quie tragici avvenimenti. La mattina del 29 aprile 1992, si conclude uno dei processi più celebri della storia americana: il tribunale di Los Angeles assolse i quattro poliziotti coinvolti nel pestaggio di Rodney King, un tassista nero che non si era fermato al loro ordine. Meno di due ore dopo il verdetto la città di Los Angeles, una polveriera di tensioni razziali, esplode in una violenza inaudita: per sei interminabili giorni si scatena l’inferno, intere zone della città vanno a fuoco e vengono abbandonate a se stesse dalle forze dell’ordine. Per le gang criminali è l’occasione per regolare vecchi conti in sospeso, lasciando sul campo decine di morti, fino all’intervento risolutore dell’esercito.
 Lo scrittore in un'intervista con Giuseppe Culicchia su Vanity Fair ebbe a dire; "Nel 2008, quando mi sono trasferito a L.A., un immigrato in una città di immigrati, ho scoperto che proprio perché arrivavo da fuori chi aveva partecipato alle rivolte voleva spiegarmi come erano andate davvero le cose. Ho passato molto tempo a Lynwood con gente che aveva vissuto quei giorni, e volevo farne un ritratto vero, onesto, lontano dagli stereotipi".
 
Gattis Tattoo BW copyright Sam Tenney

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