28
Dom, Apr
101 New Articles
Messaggio Promozionale
 

Agricoltura: Coldirettinews 16/06/2021

Agricoltura
Typography

Tutte le news di agricoltura con la collaborazione di Coldiretti Piemonte e delle sedi provinciali della nostra Regione. 16 giugno 2021. I vini salvi dai dazi, il 40% di quelli prodotti in Granda sono venduti negli Stati Uniti. Garantire sostenibilità finanziaria alle imprese affinché i prezzi riconosciuti agli allevatori non scendano sotto i costi di produzioni. Bocciati salatini, caffè e noccioline, promossa frutta, miele, formaggi freschi e yogurt. Con i documentari “Rice to Love” e “Né Tonda Né Gentile” abbiamo denunciato lo sfruttamento dietro la produzione di riso e nocciole.

DAZI, COLDIRETTI CUNEO: ACCORDO UE-USA SALVA EXPORT MADE IN CUNEO

I vini salvi dai dazi, il 40% di quelli prodotti in Granda sono venduti negli Stati Uniti

Stop definitivo ai dazi aggiuntivi statunitensi con accordo dell’Unione Europea con gli USA del nuovo presidente Joe Biden che avevano colpito le esportazioni agroalimentari Made in Italy per un valore di circa mezzo miliardo di euro su prodotti come Grana Padano, Gorgonzola, Asiago, Fontina, Provolone ma anche salami, mortadelle, crostacei, molluschi agrumi, succhi, cordiali e liquori come amari e limoncello. È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’annuncio del presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen sull’accordo con il presidente Usa Joe Biden per la fine della disputa relativa alle controversie Airbus-Boeing per i prossimi cinque anni.

“L’intesa tra USA e UE arriva – sottolinea Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – a poco più di tre mesi dalla sospensione temporanea della tariffa aggiuntiva del 25% su una lunga lista di prodotti importati dall’Italia e dall’Unione Europea entrata in vigore il 18 ottobre 2019 per iniziativa di Donald Trump. Il superamento delle guerre commerciali è una necessità a livello globale per favorire il rilancio dell’economia e dell’occupazione. Con il nuovo presidente USA, Joe Biden, occorre ora avviare un dialogo costruttivo tra Paesi alleati in un momento drammatico per gli effetti della pandemia visto che, oltretutto, gli Stati Uniti rappresentano un importante mercato di sbocco per i prodotti Made in Piemonte, in particolare per il vino, al momento salvo dai dazi, le cui esportazioni hanno raggiunto i 200 milioni di euro”.

“Gli americani apprezzano particolarmente i vini delle nostre colline, tanto che il 40% delle bottiglie prodotte nella nostra Provincia – precisa Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è destinato al mercato statunitense, a cominciare da Barolo DOCG, Barbaresco DOCG ma anche Roero Arneis DOCG, Barbera d’Alba DOC e Nebbiolo d’Alba DOC. Continueremo quindi a difendere le nostre imprese che operano nell’agroalimentare, settore strategico per l’UE che sta pagando un conto elevatissimo per dispute commerciali che nulla hanno a che vedere con il comparto”.


INFLAZIONE, COLDIRETTI CUNEO: AUMENTA LA SPECULAZIONE SUL CIBO

Garantire sostenibilità finanziaria alle imprese affinché i prezzi riconosciuti agli allevatori non scendano sotto i costi di produzioni

I prezzi dei prodotti base dell’alimentazione hanno raggiunto a livello mondiale il massimo da quasi dieci anni trainati dalle quotazioni in forte aumento per oli vegetali, zucchero e cereali. A tirare la volata sono i prezzi internazionali dei cereali cresciuti del 36,6% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, ma va anche segnalato il balzo del 10% nelle quotazioni della carne. Sono gli effetti delle manovre finanziarie sul cibo che stanno “giocando” senza regole sui prezzi delle materie prime agricole dove hanno provocato una grande volatilità impedendo la programmazione e la sicurezza degli approvvigionamenti in molti Paesi. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti diffusa in occasione dei dati ISTAT sull’inflazione a maggio sulla base dell’Indice FAO dei prezzi delle materie prime agricole dello stesso mese. Si tratta del risultato di un anno di aumenti consecutivi con l’indice FAO che ha raggiunto un valore medio di 127,1 punti, che costituisce un incremento del 39,7 percento rispetto a maggio 2020. “Con la pandemia – spiega Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – si è aperto uno scenario di riduzione degli scambi commerciali, accaparramenti, speculazioni e incertezza per gli effetti dei cambiamenti climatici che spinge la corsa dei singoli Stati ai beni essenziali per garantire l’alimentazione delle popolazione. L’emergenza Covid sta innescando un nuovo cortocircuito sul fronte delle materie prime che registrano il +80% per la soia ed il +50% per il mais mettendo in crisi soprattutto gli allevamenti piemontesi di bovini e di suini che hanno già a che fare con la crisi che sta colpendo, a causa delle continue chiusure che si sono verificate nei mesi scorsi, la ristorazione dove le nostre pregiate carni, come la Razza Piemontese, trovavano lo sbocco principale. Per questo occorre garantire la sostenibilità finanziaria delle stalle affinché i prezzi riconosciuti agli allevatori non scendano sotto i costi di produzioni in forte aumento per effetto dei rincari delle materie prime”.

“L’aumento delle quotazioni – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – conferma che l’allarme globale provocato dal Coronavirus ha fatto emergere una maggior consapevolezza sul valore strategico rappresentato dal cibo e dalle necessarie garanzie di qualità e sicurezza ma anche le fragilità presenti in Italia sulle quali occorre intervenire per difendere la sovranità alimentare, ridurre la dipendenza dall’estero per l’approvvigionamento in un momento di grandi tensioni internazionali e creare nuovi posti di lavoro. Le sfide e i progetti del PNRR per l’agroalimentare rappresentano una decisa svolta verso la rivoluzione verde, la transizione ecologica e il digitale che potrà offrire un milione di posti di lavoro green entro i prossimi 10 anni”.


MATURITÀ, COLDIRETTI CUNEO: IL MADE IN GRANDA PER AFFRONTARE LO STRESS DA ESAME

Bocciati salatini, caffè e noccioline, promossa frutta, miele, formaggi freschi e yogurt

Dall’abuso di caffè alle abbuffate di salatini e noccioline, dall’overdose di cioccolato ai pasti super speziati sono alcuni degli errori a tavola che aumentano ansia e insonnia e fanno perdere concentrazione e serenità agli studenti sotto stress in vista dell’esame di diploma. È quanto afferma la Coldiretti che ha stilato la lista degli alimenti “promossi e bocciati” nella dieta per la maturità 2021 che si svolge ancora sotto la minaccia del Covid.

Tra i “promossi”, che favoriscono il sonno e aiutano l’organismo a rilassarsi per affrontare con la necessaria energia e concentrazione la sfida scolastica, ci sono diversi prodotti simbolo del Made in Granda: formaggi freschi, yogurt, uova bollite, frutta e miele.

“Gli studenti cuneesi – afferma Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – possono scegliere un’alimentazione sana e genuina con prodotti del territorio per fronteggiare al meglio questi giorni di studio intenso e di ansia grazie al nostro patrimonio. Consumando frutta fresca di stagione che contiene zuccheri semplici, ad esempio, si può far aumentare la serotonina che regola il tono dell’umore e del sonno”.

“Il consiglio che possiamo dare in questo momento agli studenti – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è quello di prestare attenzione alla provenienza dei prodotti che consumano, optando per acquisti di stagione e presso i punti vendita, i mercati o le imprese di Campagna Amica per avere certezza della tracciabilità e genuinità”.

PROMOSSI

BOCCIATI

Pasta, riso, pane, orzo

Salatini

Lattuga, radicchi, cipolla, aglio

Piatti con dado da cucina

Rape, cavolo

Cioccolato, cacao

Formaggi freschi, Yogurt

Caffè, Thè

Uova bollite

Curry, paprika

Miele in infusi e latte caldo

Superalcolici

Frutta dolce

Pepe

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it


LAVORO MINORILE, COLDIRETTI CUNEO: STOP IMPORT DA PAESI CHE NON RISPETTANO BAMBINI

Con i documentari “Rice to Love” e “Né Tonda Né Gentile” abbiamo denunciato lo sfruttamento dietro la produzione di riso e nocciole

“L’Unione Europea deve bloccare le importazioni di prodotti alimentari che sfruttano i bambini e garantire che dietro tutti i cibi che arrivano sulle tavole ci sia un percorso di qualità che riguarda la tutela dei minori, oltre che del lavoro, dell’ambiente e della salute”. È quanto afferma Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo, nel commentare il nuovo rapporto realizzato dall'Organizzazione internazionale del Lavoro (ILO) e dal Fondo delle Nazioni Unite per l'infanzia (UNICEF).

Dal Sudamerica all’Asia fino all’Africa, l’agricoltura  è il settore in cui si concentra oltre il 70% dell’insieme dei bambini e adolescenti costretti a lavorare, cioè 112 milioni in totale, di cui una larga parte è rappresentata dalla fascia di età tra i 5 e gli 11 anni.

“Dopo il documentario Rice to Love, – spiega Moncalvo – realizzato dal giornalista Stefano Rogliatti, in cui si raccontavano le dinamiche dietro la coltivazione ed il commercio di riso in Myanmar, abbiamo voluto continuare con una nuova operazione di trasparenza, sempre con Rogliatti, per far conoscere e vedere cosa accade nei luoghi di produzione della nocciola turca nel periodo della raccolta, per raccontare la vera situazione a cui i raccoglitori, tra cui moltissimi minori, obbligati a lavorare per la sopravvivenza. Così è nato Né Tonda Né Gentile, un documentario unico nel suo genere che fotografa condizioni sociali di forte disagio e realtà produttive estremamente diverse da quelle italiane e piemontesi”.

“Lo sfruttamento minorile – aggiunge Fabiano Porcu, Direttore di Coldiretti Cuneo – è un fenomeno intollerabile che la crisi causata dalla pandemia rischia, purtroppo, di rendere ancora più diffuso, per questo serve un cambio di passo a livello comunitario, a partire da una maggiore attenzione agli accordi commerciali con quei Paesi dove si sfrutta il lavoro minorile. È importante consentire ai cittadini scelte di acquisto consapevoli estendendo a tutti gli alimenti l’obbligo di indicare in etichetta la provenienza, entrata in vigore nel febbraio 2018, che pone l’Italia all’avanguardia in Europa. In tal senso è necessario accelerare sull’etichettatura dei trasformati della frutta, come succhi e marmellate”.


* Fonte e Ph. Coldiretti Piemonte

Messaggio Promozionale