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Mostre. Alighiero Boetti «Perfiloepersegno»

Mostre - Musei
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A Palazzo Mazzetti ad Asti dal 17 marzo al 15 luglio. Esposizione, a cura di Laura Cherubini, in collaborazione con Maria Federica Chiola.

La Fondazione Palazzo Mazzetti e la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, presentano, da sabato 17 marzo a domenica 15 luglio, Perfiloepersegno, personale di Alighiero Boetti (Torino, 1940-1994), presso la sede museale di Palazzo Mazzetti.
 
L'esposizione, interamente prodotta dalla Fondazione Palazzo Mazzetti e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, nasce da un’idea di Maria Federica Chiola ed è curata dalla storica dell’arte Laura Cherubini, in collaborazione con Maria Federica Chiola. La mostra, si inserisce in un percorso intrapreso nel 2015 con il progetto “Asti Contemporanea, collezioni private”, con l’obbiettivo di approfondire la cultura del contemporaneo nella città di Asti, attraverso il dialogo con i collezionisti privati, le fondazioni e i musei. Il percorso espositivo, si compone di 65 opere, che comprendono arazzi, mappe, arazzetti, ricami e cartoncini a biro, che si integrano alla perfezione nella splendida cornice offerta dal palazzo settecentesco (restaurato a partire dal 2005), con i suoi tesori e arredi. Il percorso espositivo, sarà corredato da una speciale pubblicazione con testo critico redatto dalla curatrice. Il volume sarà edito da Sagep Editori.
La Fondazione Palazzo Mazzetti, vuole offrire un nuovo punto di vista sulla produzione di un grande artista, attraverso la lente del profondo legame che unisce Alighiero Boetti (torinese di nascita) e la sua produzione all’importante tradizione storico-artistica del territorio che gli ha dato i natali. Il percorso espositivo, si compone di 65 opere che comprendono arazzi, mappe, arazzetti, ricami e cartoncini a biro, che si integrano alla perfezione nella splendida cornice offerta dal palazzo settecentesco (restaurato a partire dal 2005), con i suoi tesori e arredi.
Il tema della mostra, trae origine da una profonda riflessione di Alighiero Boetti ripresa da Jean C. Amman nel saggio "Dare tempo al tempo": "Quel che la biro rappresenta per un occidentale, per un Afgano è il ricamo che come una memoria sovraindividuale reca in sé parti della biografia collettiva".
Diventa così possibile riscoprire la lunga indagine che ha condotto l’artista ad analizzare l’eterno e conflittuale rapporto tra la cultura occidentale e quella orientale. L’esposizione pone in dialogo le opere a penna biro, cartoncini realizzati in Italia sotto precise indicazioni dell’artista con l’utilizzo di penne colorate, e i ricami, una raccolta di frasi e pensieri riferite al tempo, ricamati all’interno di quadrati come formule matematiche.
 
Alighiero Boetti (1940-1994) - Nasce a Torino dove esordisce nell’ambito dell’Arte Povera nel gennaio del 1967. Artista concettuale, versatile e caleidoscopico, moltiplica le tipologie di opere la cui esecuzione – in certi casi – viene delegata con regole ben precise ad altri soggetti e altre mani. É più volte presente alla Biennale di Venezia, con sala personale nell’edizione del 1990 nella quale ottenne la menzione d’onore della Giuria. Tra le mostre più significative degli ultimi anni è stata realizzata la grande retrospettiva Game Plan in tre prestigiose sedi (il MOMA di New York, la Tate di Londra, il Reina Sofia di Madrid). Dell’ampio corpus di opere molte sono conservate in diverse sedi museali italiane ed internazionali, tra cui il Centre Pompidou di Parigi, Stedelijk Museum, il MOCA di Los Angeles.
 
LOCANDINA
PERFILOEPERSEGNO, Alighiero Boetti
Museo Civico Palazzo Mazzetti Corso Vittorio Alfieri, 357
Da sabato 17 marzo a domenica 15 luglio 2018
 
DIDASCALIE
Alighiero Boetti, Mappa, 1979-83, ricamo su tessuto, cm 103 x 155
Alighiero Boetti, Aerei rossi, 1983, biro rossa su carta, 48 x 23,5
 

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