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Teatro Regio. «La Traviata» di Giuseppe Verdi vista da Henning Brockhaus

Teatro - Danza
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Donato Renzetti sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio. Per la prima volta a Torino il leggendario allestimento di Henning Brockhaus e Josef Svoboda. Appuntamento al Teatro Regio dal 14 al 23 dicembre.
Venerdì 14 dicembre, alle ore 20, il Regio mette in scena La traviata di Giuseppe Verdi. Donato Renzetti, sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio, interpreta il capolavoro del grande compositore di Busseto. L'opera, sarà in scena fino al 23 dicembre prossimo.
 
Per la prima volta a Torino, viene presentato il leggendario allestimento con regia e luci di Henning Brockhaus e scene di Josef Svoboda, proveniente dallo Sferisterio di Macerata e dalla Fondazione Pergolesi-Spontini di Jesi. Nel cast: Maria Grazia Schiavo, Dmytro Popov e Giovanni Meoni.
Un allestimento leggendario, Premio Abbiati 1993, entrato nell’immaginario collettivo, per la prima volta in scena al Regio. Nota anche come «La traviata degli specchi», questo spettacolo con la regia di Henning Brockhaus indaga il sottile confine tra la natura intima e delicata di Violetta e la sua immagine pubblica, sottolineata da un enorme specchio inclinato che moltiplica, da tutti i possibili punti di vista, l’oggetto del desiderio all’occhio del voyeur. Le scene, dal forte impatto visivo, sono di Josef Svoboda, lo scenografo boemo, che ha rivoluzionato la storia del teatro con centinaia di scenografie create per spettacoli leggendari, in collaborazione con i più importanti registi del Novecento.
Donato Renzetti, tra i più rinomati direttori italiani, torna al Regio per dirigere un altro titolo verdiano dopo il successo ottenuto nell’ultimo «Falstaff». La sua «Traviata», è giocata tra i briosi ritmi di valzer che impregnano la partitura e i momenti di grande liricità affidati alla protagonista. La sua lunga carriera alterna all’attività operistica quella sinfonica, senza tralasciare l’insegnamento e le sedute in sala di registrazione. Tra le orchestre che ha diretto spiccano la London Philharmonic, l’Orchestra della Scala di Milano, quella dell’Accademia di Santa Cecilia e la RIAS di Berlino.
Protagonista di questo allestimento è il soprano Maria Grazia Schiavo, che interpreta Violetta Valéry. Artista di grande talento, esprime tutte le sue peculiarità nei ruoli belcantistici, affascinando sempre pubblico e critica. Nella sua carriera ha lavorato con direttori quali Riccardo Muti, Ottavio Dantone, Fabio Biondi, ricoprendo importanti ruoli in tutti i principali teatri europei e americani. Alfredo Germont è interpretato dal tenore Dmytro Popov. La sua carriera inizia nel 2007 con la vittoria del prestigioso concorso Operalia, voluto e creato da Plácido Domingo. Artista di grande talento, ha lavorato con direttori quali Valery Gergiev, Kent Nagano, Charles Dutoit, Antonio Pappano e Simon Rattle, al fianco dei Berliner Philharmoniker, debuttando recentemente con grande plauso al Metropolitan Opera House di New York. Giorgio Germont è interpretato dal baritono Giovanni Meoni. Rinomato interprete del repertorio operistico italiano, eccelle nei capolavori verdiani, in particolare nei grandi ruoli di “baritono nobile”, grazie a un fraseggio raffinato e a una rilevante presenza scenica. Nel cast troviamo anche: il contralto Elena Traversi (Flora Bervoix), il soprano Ashley Milanese (Annina), il tenore Luca Casalin (Gastone), il baritono Paolo Maria Orecchia (Douphol), il baritono Dario Giorgelè (Obigny), il tenore Alejandro Escobar in alternanza con Luigi Della Monica (Giuseppe), il baritono Marco Sportelli in alternanza con Franco Rizzo (un domestico) e il basso Giuseppe Capoferri, in alternanza con Riccardo Mattiotto (un commissionario).
Nell’arco delle nove recite dell’opera, dal 14 al 23 dicembre, ai protagonisti già citati, nei giorni 15, 18, 20 e 22 dicembre si alterneranno: il soprano Irina Dubrovskaya (Violetta Valéry), il tenore Giulio Pelligra (Alfredo Germont) e il baritono Damiano Salerno (Giorgio Germont). Il Coro del Teatro Regio, impegnato in importanti scene, è istruito da Andrea Secchi. I movimenti coreografici sono di Valentina Escobar, le scene sono riprese da Benito Leonori, i costumi sono di Giancarlo Colis e le luci dello stesso Henning Brockhaus.
 
La traviata
Melodramma in tre atti
Libretto di Francesco Maria Piave
dal dramma La Dame aux camélias
di Alexandre Dumas figlio
Musica di Giuseppe Verdi
Orchestra e Coro del Teatro Regio
Allestimento Associazione Arena Sferisterio Macerata
e della Fondazione Pergolesi-Spontini
 
Personaggi

Interpreti

Violetta Valéry soprano
 

Maria Grazia Schiavo
Irina Dubrovskaya (15, 18, 20, 22)

Alfredo Germont tenore
 

Dmytro Popov
Giulio Pelligra (15, 18, 20, 22)

Giorgio Germont,
suo padre baritono

Giovanni Meoni
Damiano Salerno 
(15, 18, 20, 22)

Flora Bervoix,
amica di Violetta contralto


Elena Traversi

Annina, cameriera di Violetta
soprano


Ashley Milanese

Gastone, visconte di Letorières
tenore

Luca Casalin
Il barone Douphol,
protettore di Violetta baritono

Paolo Maria Orecchia
Il marchese D’Obigny,
amico di Flora baritono

Dario Giorgelè
Il dottor Grenvil basso Mattia Denti
Giuseppe, servo di Violetta tenore Alejandro Escobar
Luigi Della Monica (15, 18, 20, 22)
Un domestico di Flora baritono Marco Sportelli
Franco Rizzo (15, 18, 20, 22)
Un commissionario basso Giuseppe Capoferri
Riccardo Mattiotto
(15, 18, 20, 22)
Direttore d'orchestra

Donato Renzetti

Regia e luci

Henning Brockhaus

Movimenti coreografici Valentina Escobar
Scene

Josef Svoboda

Riprese da Benito Leonori
Costumi Giancarlo Colis
Maestro del coro Andrea Secchi
 
LA STORIA - Verdi non era certo artista tale da avere timore dello scandalo. Così, quando nel 1852 dovette scegliere il soggetto di una nuova opera per Venezia, la sua preferenza cadde sul discusso lavoro di Alexandre Dumas figlio: «La Dame aux camélias», vero bestseller dell’epoca. Non era solo la vicenda in sé a essere scabrosa (la vera storia della cortigiana Alphonsine Duplessis, amata dallo stesso Dumas), ma il fatto stesso di portare sulle scene di un teatro lirico temi e vicende appartenenti al presente, se non al vissuto, degli spettatori stessi: le danze, i costumi, il vizio e il lusso, i giochi e le tresche; la tisi stessa di cui muore Violetta. Il debutto dell’opera, avvenuto al Teatro La Fenice il 6 marzo 1853, si risolse in un fiasco. Solo un anno dopo Verdi si prendeva però una grande rivincita, con il trionfo dell’opera nella stessa città in cui era prima caduta. Da allora la triste storia d’amore di Violetta e Alfredo, ostacolata dal padre, è rimasta nel repertorio di ogni teatro del mondo.
 
Info: Biglietti in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio, piazza Castello 215 - Tel. 011.8815.241/242, presso Infopiemonte-Torinocultura, nei punti vendita Vivaticket, on line su www.vivaticket.it e telefonicamente al n. 011.8815.270. Prezzi dei biglietti. Recita del 14 dicembre: € 170 - 135 - 120 - 100 - 70 - 55. Recite del 16, 19, 21 e 23 dicembre: € 95 - 80 - 75 - 70 - 60 - 29. Recite del 15, 18, 20 e 22 dicembre: € 90 - 75 - 70 - 65 - 55 - 29. Biglietti ridotti del 20% per gli under 30 e del 10% per gli over 65. Un’ora prima degli spettacoli, eventuali biglietti ancora disponibili sono in vendita con una riduzione del 20% sul prezzo intero.
Per ulteriori informazioni: Tel. 011.8815.557 e www.teatroregio.torino.it.
 
Ph. Alfredo Tabocchini
 

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