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Teatro Astra: in scena le "Tre sorelle"

Teatro - Danza
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Emiliano Bronzino debutta il 27 ottobre con un ritorno ad Anton Cechov
Dal 27 ottobre all'8 novembre, va in scena, in prima nazionale al Teatro Asta le "Tre sorelle" di Anton Cechov, un capolavoro del 1900 dedicato al tema della disillusione e dello scorrere del tempo. Protagonista assoluto come regista ed interprete Emiliano Bronzino che, ritorna al repertorio cechoviano dopo il fortunato Zio Vanja prodotto per la Stagione 2012/2013.
 
Con lui, in una produzione firmata Fondazione TPE, un cast di tredici attori, molti dei quali appartenenti alla giovane compagnia di "Sala Prove" cresciuta negli spazi del Teatro Astra. Gli attori in scena sono Alberto Onofrietti, Marcella Favilla, Fiorenza Pieri, Maria Alberta Navello, Maria Laura Palmeri, Stefano Moretti, Orlando Cinque, Riccardo Ripani, Alessandro Meringolo, Graziano Piazza, Vincenzo Paterna, Riccardo De Leo e Gisella Bein
. Scene e costumi sono di Francesco Fassone
 e Chiara Donato. Assistente ai costumi è Augusta Tibaldeschi
. Le luci sono di Massimo Violato
. Assistenti alla regia Maria José Revert e Gianluca Ariemma
. Produzione Fondazione Teatro Piemonte Europa.
Le "Tre Sorelle" è un testo dai molteplici livelli interpretativi e simbolici il cui tema centrale è il tempo. Cuore pulsante della rappresentazione sono le cose non dette che naturalmente Cechov fa intravedere. L’atteggiamento contradditorio con cui le tre protagoniste vivono lo scorrere dei giorni, viene presentato da Cechov fin dalla prima battuta. Il tempo in cui vivono i personaggi, esce dai suoi binari ed è bloccato in un circolo chiuso, in un eterno ripetersi della stessa situazione. In realtà l’unica via di fuga sembrerebbe Mosca, un luogo del ricordo, verso cui tutte e tre le protagoniste vorrebbero poter scappare, ma di cui si ha memoria. Come se il futuro sognato dalle tre non fosse altro che un passato di cui non si ricorda quasi più nulla, in cui la chiave della felicità sembra a portata di mano, ma allo stesso tempo chiaramente impossibile da raggiungere.
Sullo spettacolo il regista Emiliano Bronzino spiega: “Ho la netta impressione che i personaggi non esistano, che la storia raccontata alluda a qualcosa d'altro. I continui rimandi, anticipazioni e strani giochi allusivi che Cechov semina in tutto il testo. Alla strana sensazione di un’inevitabilità che alla fine lascia attoniti. Al fatto che nessuno dei momenti salienti della trama avvenga in scena, ma sempre fuori scena, in un luogo e in un tempo indefinibile. E soprattutto al fatto stranissimo che l'azione scenica abbia continuamente degli spostamenti dal piano reale a un piano non gestibile su soluzioni naturalistiche. Resta alla fine un interrogativo grosso sul significato della vita, e su quello bisogna lavorare, lavorare...”
 
Info: Martedì, venerdì e sabato h 21 - mercoledì h 19 - domenica h 18.

 
Le prove delle "Tre Sorelle" di Cechog (Foto Pepe)

 

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