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Fase2 Piemonte: news 29 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a venerdì 29 maggio 2020. 17594 (+522) i nuovi guariti in Piemonte. 3398 in via di guarigione. 13 nuovi decessi, 3851 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 30501 (+56). Approvate le linee guida per i centri estivi. 40 milioni per far ripartire il turismo in Piemonte. Bonus per alberghi e strutture ricettive, campagne di promozione e voucher vacanza: presentato il pacchetto di misure per rilanciare e sostenere il sistema turistico del territorio.

LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 29 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
30501
 IN TERAPIA INTENSIVA 61
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 1029
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 4568
 GUARITI
17594
 IN VIA DI GUARIGIONE 3398
 DECEDUTI 3851
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 309497
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 171546

17594 (+522) i nuovi guariti in Piemonte. 3398 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 17.594 (+ 522 rispetto a ieri): 1810 (+ 86) in provincia di Alessandria, 856 (+41) in provincia di Asti, 710 (+15) in provincia di Biella, 1.713 (+30) in provincia di Cuneo, 1539 (+59 ) in provincia di Novara, 9199 (+237) in provincia di Torino, 774 (+34) in provincia di Vercelli, 866 (+19) nel Verbano-Cusio-Ossola, 127(+1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.398 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


13 nuovi decessi, 3851 in totale

Sono 13 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.851 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 643 Alessandria, 233 Asti, 203 Biella, 370 Cuneo, 332 Novara, 1695 Torino, 212 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 38 residenti fuori regione ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 30501 (+56)

Sono 30.501 (+56 rispetto a ieri, di cui 14 rilevate nelle Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3903 in provincia di Alessandria, 1811 in provincia di Asti, 1032 in provincia di Biella, 2765 in provincia di Cuneo, 2683 in provincia di Novara, 15.559 in provincia di Torino, 1295 in provincia di Vercelli, 1108 nel Verbano-Cusio-Ossola, 252 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 93 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 61 (-3 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1029 (- 29 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 4568.

I tamponi diagnostici finora processati sono 309.497, di cui 171.546 risultati negativi.


Approvate le linee guida per i centri estivi

La Giunta regionale ha approvato nel corso della seduta odierna, su proposta dell’assessore alle Politiche sociali e alla Famiglia Chiara Caucino, la delibera sulla nuova disciplina per la programmazione e la gestione in sicurezza delle attività dei centri estivi.

“Con il confronto avvenuto nei giorni scorsi con le autonomie locali, gli enti religiosi, il Terzo settore, il mondo cooperativo e le scuole paritarie - afferma Caucino - si è potuta effettuare la necessaria condivisione rispetto alle misure formalizzate nell’atto di oggi. In questo modo rispondiamo alle legittime richieste di Comuni, operatori, famiglie, bambini e ragazzi. Il decreto del Governo stabilisce che non si possa iniziare prima del 15 giugno, ma noi cercheremo di anticipare questa data quanto più possibile”.

Le linee guida che disciplinano il funzionamento del servizio sono divise in tre parti: la prima è dedicata alle indicazioni operative, la seconda alle fattorie didattiche, l’ultima agli accordi di gemellaggio che permetteranno all’organizzatore titolare dei singoli centri estivi di avvalersi dei volontari del Servizio civile universale in affiancamento agli educatori e agli operatori.

“L'inserimento della rete delle fattorie didattiche piemontesi all'interno della delibera - aggiunge l’assessore all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa - riconosce il ruolo delle nostre aziende agricole anche nella capacità di offrire percorsi educativi ai bambini ma anche a ragazzi, adulti, anziani e alle persone più fragili. Inoltre, in situazione di emergenza sanitaria la fattoria didattica risulta essere un contesto ottimale per le attività che si svolgono all’aperto, nella riduzione dei rischi da contagio. Offriamo alle famiglie un’ulteriore possibilità di scelta nelle attività formative per i loro bambini e al tempo stesso avviciniamo i più giovani alla realtà del nostro mondo agricolo”.

Destinatari del servizio sono i bambini e i ragazzi fra i 3 e i 17 anni. Per la collocazione nel gruppo, farà fede l’età alla data dell’avvio delle attività. Per la fascia 0-3 anni, invece, ad oggi tutte le attività educative sono sospese per effetto del Dpcm del 16 maggio scorso.

“È nostro intendimento - puntualizza Caucino - consentire lo svolgimento delle attività in ogni struttura, immobile o area che disponga dei requisiti di agibilità ai sensi del Dpr n.380/2001, la cui sussistenza dovrà essere dichiarata nella Scia secondo un modello che sarà predisposto dagli uffici regionali. La capacità ricettiva, in linea generale, non potrà superare i 100 posti. Ove la struttura consenta la gestione di numeri maggiori, sarà possibile realizzare più moduli da 100. Cosa molto importante è che deve essere sempre possibile identificare una ‘zona filtro’ per operatori e utenti, per il triage e le operazioni di vestizione e svestizione”.

“Per quanto attiene al personale - prosegue l’assessore - si dovrà prevedere un coordinatore di età non inferiore a 18 anni con esperienza triennale documentata, operatori maggiorenni e personale ausiliario adeguato alle esigenze; in via complementare, potranno essere coinvolti in affiancamento volontari, anche del Servizio civile, e adolescenti di 16-17 anni opportunamente formati”.

Il rapporto fra personale educativo e minori dovrà essere 1:6 per i bambini in età di scuola dell’infanzia, 1:8 per quelli in età 6-11 anni, 1:10 in età 12-17 anni. L’inserimento di minori disabili dovrà essere valutato con i servizi sociali che li seguono; in tal caso, dovrà essere previsto un ulteriore operatore per ogni minore accolto. “Gli operatori professionali o volontari dovranno essere formati - specifica Caucino - sulla prevenzione del Covid-19, sull’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale e sulle misure di igiene e sanificazione. Stiamo valutando con la Sanità la possibilità di uniformare la formazione degli operatori”.

L’accesso alla struttura dovrà essere preceduto da una scheda di pre-triage quotidiana, che raccoglierà le informazioni sullo stato di salute in modo diretto tramite la rilevazione della temperatura e in modo indiretto sulla base delle informazioni riferite tramite questionario. Gli ingressi e le uscite dovranno essere scaglionati almeno di 5-10 minuti e gli orari dovranno essere ampi; in ogni caso, sarà accolto un solo minore alla volta.

Caucino fa anche presente che “un aspetto a cui tengo particolarmente è la sinergia con il Servizio civile. In tal modo, si prevede la possibilità di impiegare gli operatori volontari nello svolgimento delle attività ricreative, affiancando e supportando gli operatori dei centri estivi, senza peraltro sostituirsi a questi ultimi nella realizzazione di compiti che richiedono una specifica qualificazione professionale”.

I pasti verranno consegnati dal personale in servizio. Dovrà essere sempre garantita la distanza di sicurezza tra i minori e, ove non fosse possibile, l’accesso alla mensa dovrà essere consentito in modo separato per gruppi e organizzato per turni. È possibile la consumazione del pasto all’aperto, qualora gli spazi lo permettano, garantendo la distanza interpersonale di sicurezza e rispettando la divisione dei gruppi. Al termine del pasto si dovrà provvedere alla raccolta degli avanzi, di piatti, bicchieri, posate e gettarli negli appositi contenitori e provvedere alla disinfezione dei tavoli e dei piani di appoggio utilizzati.

Aspetto rilevante del protocollo sanitario è il fatto che dai 3 ai 6 anni non sia consigliabile l’uso delle mascherine; dopo i 6 anni è opportuno utilizzarle, anche nella versione di comunità, ad eccezione dei momenti di attività ludico-motoria, durante i quali va comunque sempre assicurato e mantenuto il distanziamento; quest’ultima indicazione è da ritenersi valida nelle more di uno studio di approfondimento scientifico, attualmente in corso.

Infine, si individua una stretta collaborazione con i Centri per le famiglie piemontesi, da ritenersi “partner privilegiati all’interno delle reti di progettazione che localmente saranno attivate dai Comuni, per la realizzazione di azioni ed interventi” e si considera la possibile costituzione di tavoli/gruppi di progettazione, coordinamento e monitoraggio delle azioni e degli interventi previsti nelle linee guida a cura dei Comuni, con il coinvolgimento degli Enti gestori delle funzioni socio-assistenziali, degli organismi del Terzo settore e degli enti di culto, oppure la creazione di tavoli a valenza sovra-zonale. Eventuali protocolli di sicurezza con le Asl competenti potranno essere definiti localmente.

La governance sarà attuata tramite monitoraggio effettuato da un comitato di valutazione formato da funzionari regionali, dalle Autonomie Locali e dagli Enti Gestori.

“L’atto d’indirizzo - dichiarano Caucino e Protopapa - favorisce la diffusa attivazione dei centri estivi anche con il valore aggiunto del servizio civile volontario e con l’inserimento della rete delle fattorie didattiche, che in Piemonte sono circa 300”. Nello specifico, si sottolinea l’opportunità di poter attuare e favorire politiche che facilitino il raggiungimento da parte dei bambini e dei ragazzi delle fattorie didattiche. Infatti le aziende agricole, situate generalmente fuori dai centri abitati, non sempre sono facilmente raggiungibili; occorre, quindi, che le autonomie locali, in sinergia con le organizzazioni di categoria, favoriscano tali collegamenti.

In conclusione, l’assessore Caucino si dichiara “molto soddisfatta: abbiamo fatto tesoro di alcuni spunti che ci sono stati offerti dagli interlocutori che hanno preso parte ai tavoli di confronto dei giorni scorsi, che sono stati integrati nel documento, poiché rappresentavano un valore aggiunto in termini di chiarezza. Ritengo attraverso queste linee guida si sia provveduto a dotare il nostro territorio di uno strumento semplice e fruibile che consentirà l’apertura di centri estivi che siano davvero a misura delle esigenze dei nostri cittadini piemontesi”.


40 milioni per far ripartire il turismo in Piemonte. Bonus per alberghi e strutture ricettive, campagne di promozione e voucher vacanza: presentato il pacchetto di misure per rilanciare e sostenere il sistema turistico del territorio 

Un articolato programma di misure dal valore complessivo di 40 milioni di euro: è “Riparti Turismo” il Piano straordinario predisposto dalla Regione Piemonte per rilanciare e sostenere il sistema turistico.
 
Il documento è stato presentato e siglato questa mattina nella splendida cornice della Reggia di Venaria dal presidente della Regione Alberto Cirio, dal vicepresidente Fabio Carosso, dall’assessore al Turismo, Vittoria Poggio, alla presenza dei rappresentanti di oltre 25 tra enti, associazioni e consorzi che rappresentano l’intero mondo del turismo piemontese.
 
9 in particolare le misure principali di Riparti Turismo:
  • 10,7 milioni per il Bonus Turismo: contributo a fondo perduto, in base a dimensioni e classificazione, per consentire alle attività ricettive alberghiere ed extra-alberghiere di sostenere le spese di adeguamento alle norme di sicurezza sanitaria e distanziamento sociale. Il bonus va da 1.800 a oltre 9.000 euro per gli hotel; 1.300 euro per affittacamere, agriturismi, alloggi vacanze e country house; 650 euro per i bed & breakfast imprenditoriali; bonus da 2.000 a 2.600 euro per case vacanze, ostelli e Cav residence e da 3.300 a 5.300€ per campeggi e villaggi turistici;
  • 6 milioni di contributi a fondo perduto per l’allestimento di spazi attrezzati all’aperto, nelle strutture ricettive e impiantistiche, per consentirne la migliore fruizione nel rispetto delle linee guida sanitarie;
  • 5 milioni per il Voucher vacanze: per i turisti che sceglieranno di prenotare una vacanza in Piemonte su tre pernottamenti uno sarà offerto della Regione e l’altro dall’operatore;
  • 4 milioni per una Campagna di promozione e marketing turistico per il rilancio dell’intera offerta regionale, declinata per prodotti, target e mercati;
  • 4,2 milioni per eventi e manifestazioni di forte richiamo turistico;
  • 500 mila euro ai rifugi alpini ed escursionistici per l’adeguamento alle nuove prescrizioni di sicurezza sanitaria e consentirne l’apertura e fruizione;
  • 1,6 milioni per il rilancio della domanda turistica attraverso i Consorzi riconosciuti dalla Regione;
  • 6 milioni per il potenziamento dell’azione svolta dalle ATL con particolare attenzione sulla promozione dei prodotti turistici locali;
  • 1,5 milioni per iniziative e animazione turistico-territoriale attraverso le Pro Loco.

 >  “Abbiamo scelto un luogo speciale come la Reggia di Venaria per presentare il nostro Piano di rilancio del turismo piemontese, perché qualche anno fa c’era chi pensava di abbatterla e adesso eccola qui, in tutto il suo splendore - sottolinea il presidente Cirio -. La Reggia è un simbolo di rinascita, che ci ricorda che le difficoltà più grandi si superano lavorando insieme. E da un lavoro di squadra nasce anche questo Piano, che è un’iniezione di fiducia e risorse per far ripartire uno dei pilastri dell’economia del nostro territorio”.

“Sono tutte misure costruite insieme per dare una risposta efficace e concreta all’intera filiera turistica - ha dichiarato l’assessore Poggio - Un’operazione a 360 gradi perché la nostra regione vive di turismo e questo piano deve e vuole essere un rilancio dell’immagine e del brand Piemonte. Sono certa che i turisti saranno sempre più attratti dai nostri splendidi territori, dalle colline del Monferrato e delle Langhe fino ai suggestivi paesaggi dei laghi e delle montagne”.
 
“Non ci siamo dimenticati dei rifugi di montagna - ha poi evidenziato il vicepresidente Carosso che rappresentano una delle perle delle nostre vette alpine e che vogliamo diventino, sempre di più, una meta ambita per tutti coloro che amano momenti di libertà e spensieratezza. Scegliendo i nostri rifugi potranno vivere queste emozioni in luoghi tra i più suggestivi del nostro Piemonte”.

Riparti Piemonte: iniziata rivoluzione della semplificazione. Bonus Piemonte facile e veloce

Bonus Piemonte con accredito su conto corrente facile e veloce, Sblocca Cantieri, Durc congelati e Stop ai nuovi centri commerciali, la Regione Piemonte con l'approvazione del  ddl Riparti Piemonte  punta sulla Semplificazione per far ripartire edilizia, commercio, artigianato e ristorazione.

“Dopo aver mandato in quarantena le persone era fondamentale mandare in quarantena la burocrazia - spiega il presidente della Regione Alberto Cirio -. Questo è l’impianto che abbiamo applicato su Riparti Piemonte, ma era anche uno dei tre pilastri del nostro progetto per il territorio. È passato esattamente un anno da quando la nostra Giunta si è insediata in Regione. Gli ultimi tre mesi li abbiamo passati a combattere contro il coronavirus, la più grande battaglia per il Piemonte dal dopoguerra ad oggi. Ma la nostra lotta alla burocrazia non si ferma, e adesso riparte proprio da qui”.

"Sono orgoglioso che il ddl Riparti Piemonte abbia al suo interno importanti interventi che semplificheranno la ripartenza di migliaia di Partite Iva - dichiara l'assessore alla Semplificazione della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. L'emergenza coronavirus ci ha almeno fornito l’opportunità di cogliere la sfida della semplificazione, cominciando a liberare i comparti dell’edilizia, del commercio e della ristorazione da cavilli e zavorre evitabili. Ad esempio - prosegue l'assessore - con il Bonus Piemonte la nostra Regione inaugura una modalità veloce e semplificata per far arrivare il contributo direttamente sul conto dei beneficiari. Niente banche, niente interessi, niente garanzie e zero rendicontazione. Finalmente un contributo davvero a fondo perduto, libero per la prima volta da lungaggini e carte bollate. Ma non solo. Lo "Sblocca cantieri" rimetterà in piedi un’edilizia rimasta impantanata. La moratoria alle aperture di nuovi centri commerciali segna una vittoria storica per gli ambulanti ed i piccoli negozi di prossimità, tutti danneggiati dal blocco che ha invece lasciato operativa la grande distribuzione. Il congelamento dei Durc consentirà di lavorare e ricevere pagamenti a tante imprese a rischio liquidità. Una rivoluzione della Semplificazione che, grazie alle sue scelte coraggiose, siamo sicuri farà scuola in tutta Italia".

NEL DETTAGLIO:

BONUS PIEMONTE: - contributi a fondo perduto per un totale di 131 milioni di euro, destinati a 70mila imprese del territorio piemontese. Accredito diretto in soli tre giorni dal momento della compilazione della richiesta online. Ad oggi erogati oltre 30 milioni di euro, attraverso 13 mila bonifici sui conti correnti dei beneficiari.

SBLOCCA CANTIERI - Tempistiche tagliate, addio ai documenti prima obbligatori, elasticità su varianti urbanistiche, destinazioni d’uso temporanee per il riuso degli immobili dismessi e procedure più snelle. Una boccata d'ossigeno per far ripartire il comparto dell'edilizia.

DURC CONGELATI- validità dei documenti di regolarità contributiva 2019 estesa a tutto il 2020: il Governo nazionale aveva prorogato la validità dei certificati di regolarità contributiva in scadenza nel 2020 fino al 15 giugno. La Regione Piemonte estende la proroga di validità fino al 30 novembre, permettendo così alle aziende in crisi di liquidità di continuare ad ottenere commesse, lavorare e mettersi in pari nel 2021, così da evitare un cortocircuito di chiusure di massa e lavoro nero.

STOP  NUOVI CENTRI COMMERCIALI - sospese le autorizzazioni a nuove aperture e ampliamenti di centri commerciali ed ipermercati fino al 31 gennaio 2021, al fine di tutelare il piccolo commercio di prossimità, già pesantemente penalizzato dagli effetti dell'emergenza Covid19.


Riparti Piemonte: copertura totsale o parziale dei costi di costruzione per imprese e cittadini e semplificazione delle pratiche edilizie

Per agevolare il rilancio dell’edilizia, comparto fondamentale dell’economia piemontese, una parte importante della legge “Riparti Piemonte” prevede una serie di disposizioni in materia di governo del territorio, che vanno nella direzione della massima semplificazione e accelerazione dell’iter dei procedimenti amministrativi e della riduzione di costi e adempimenti in materia di urbanistica, edilizia e di paesaggio.

“Mio padre mi diceva: quando vai in una città per per capire se è ricca conta le gru - commenta il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio -. Questo è il senso delle misure che abbiamo introdotto nel nostro Piano per sostenere famiglie e imprese nella ripartenza. Perché se non riparte l’edilizia non può ripartire il Piemonte”.

Tra le disposizioni economiche, spicca lo stanziamento a bilancio di 26 milioni di euro a copertura totale o parziale dei costi di costruzione dovuta ai Comuni da cittadini e imprese per interventi edilizi. Il massimo importo erogabile da parte della Regione è di 50 mila euro, a copertura del 50% di quanto dovuto per opere di nuova edificazione e del 100% nel caso di interventi sul patrimonio edilizio presente. “Questa differenza tra nuove costruzioni e ristrutturazioni - spiega il vicepresidente, Fabio Carosso - è stata introdotta per premiare il riuso e la valorizzazione delle costruzioni già esistenti, un tema che sta molto a cuore a questa amministrazione. Nei prossimi giorni, predisporremo, in accordo con le organizzazioni degli enti locali, le procedure per accedere a queste agevolazioni”.

Inoltre, per quanto riguarda nello specifico il governo del territorio, una serie di articoli della legge sono stati appositamente inseriti per snellire le tempistiche e i procedimenti che regolano la materia, in attesa della prevista revisione organica di tutta la normativa urbanistica ed edilizia regionale, a cui la Giunta sta già lavorando.

Le misure di semplificazione introdotte dal “Riparti Piemonte” sono “urgenti e temporanee” e saranno valide dalla data di entrata in vigore della legge al 31 gennaio 2022.

“Il Piemonte riparte anche e soprattutto dall’edilizia - conclude Carosso - settore trainante per molti altri comparti dell’economia della regione e quindi di crescita per tutto il sistema, pesantemente colpito dal lockdown imposto dall’epidemia da coronavirus. I cittadini e le imprese piemontesi hanno bisogno di meno vincoli e più risorse. Con la legge appena approvata abbiano iniziato il percorso in questa direzione. Con più competenze ai Comuni e tempi brevi e certi, saremo in grado di dare risposte pronte ed adeguate per favorire la ripartenza”.


 

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