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Coronavirus in Piemonte, situazione 7/3 (2)

Sanità - Benessere
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La situazione in Piemonte e Valle d'Aosta al 7 marzo 2020, ore 22. Verso la chiusura di Lombardia e 11 province tra cui Asti e Alessandria. Il bollettino dei contagi. Riorganizzzazione degli ospedali. Nuove assunzioni di personale. Acquisto dispositivi e apparecchiature per gli ospedali. Coronavirus, a Novara bar chiuderanno alle 22. Coronavirus: Novi Ligure consegna gratis spesa ad anziani. Valle d'Aosta. COVD-19. Sono otto i pazienti risultati positivi, uno dei quali attualmente ricoverato presso la struttura ospedaliera regionale.

Il bollettino dei contagi

Al momento, sono 221 le persone risultate positive al test sul “coronavirus covid19” in Piemonte.

Risultano 162 le persone ricoverate in ospedale. Di queste, 38 si trovano in terapia intensiva: 7 ad Asti, 11 a Torino (1 al Maria Vittoria, 3 alle Molinette, 1 al Martini, 1 al Mauriziano, 5 al Giovanni Bosco), 4 al San Luigi di Orbassano, 6 a Vercelli, 6 a Tortona, 1 a Biella, 1 a Cuneo, 1 a Alessandria, 1 Novara.  

Sono in isolamento domiciliare fiduciario 54 persone. Cinque le persone decedute.

Finora sono 1.108 i tamponi eseguiti complessivamente in Piemonte, 739 dei quali risultati negativi.


Verso la chiusura di Lombardia e 11 province tra cui Asti e Alessandria

Per "contrastare e contenere il diffondersi del Coronavirus" il governo dispone di "evitare in modo assoluto ogni spostamento in entrata e in uscita" nella Regione Lombardia e in 11 province di Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Marche dall'8 marzo al 3 aprile. Lo prevede la bozza del dpcm atteso ad ore, bozza suscettibile di modifiche da parte di Palazzo Chigi . Nella regione Lombardia e nelle province di Modena, Parma, Piacenza, Reggio Emilia, Rimini, Pesaro e Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Asti e Alessandria. Viene fatta eccezione per "indifferibili esigente lavorative o emergenze".

Sull'intero territorio nazionale "sono sospese fino al 3 aprile le attività di pub, scuole di ballo, sale giochi, sale scommesse e sale bingo, discoteche e locali assimilati". Lo prevede una bozza del dpcm sul Coronavirus che dovrebbe essere adottato nelle prossime ore ed ancora suscettibile di modifiche da parte di palazzo Chigi. Sono previste "specifiche sanzioni in caso di mancato rispetto".

"Si raccomanda di limitare la mobilità al di fuori dei propri luoghi di dimora abituale ai casi strettamente necessari". E' una delle raccomandazioni previste nella bozza di Dpcm , ancora soggetta a possibili modifiche da parte di Palazzo Chigi, che dà le indicazioni da seguire in tutta Italia per fronteggiare l'emergenza Coronavirus.

Chi non rispetti i limiti agli spostamenti e le nuove misure per fronteggiare il Coronavirus disposte in Lombardia e 11 province di Piemonte, Veneto, Emilia Romagna e Marche può essere punito con l'arresto fino a 3 mesi e fino 206 euro di ammenda. Lo prevede la bozza di dpcm che dovrebbe essere adottata dal governo nelle prossime ore ed ancora soggetta a modifiche da parte di Palazzo Chigi. Sono le stesse sanzioni già previste per chi violava le prime disposizioni assunte per le zone rosse. ANSA


Riorganuzzazione degli ospedali

«Abbiamo rappresentato al Governo la situazione di difficoltà del Piemonte, non vogliamo compiere fughe in avanti, ma è necessario prendere atto che nella nostra regione non è più possibile ricondurre i contagi a focolai accertati. In questo caso, la norma prevederebbe l’applicazione delle stesse disposizioni riservate alle zone con focolai autoctoni (come la “zona gialla” in Lombardia). Attendiamo al più presto una risposta dal Governo».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, commentando l’evolversi della situazione in Piemonte sul “coronavirus covid19”.

Quanto alla disponibilità di posti letto da dedicare ai pazienti affetti da “coronavirus covid19”, l’assessore osserva che si stanno attrezzando tutti gli ospedali strutturalmente idonei a ricavare uno o più reparti da destinare all’emergenza, in modo da evitare il più possibile la “movimentazione turistica” dei pazienti verso i “Covid Hospital”.

«Secondo la letteratura scientifica – rileva Icardi - ad ogni posto di rianimazione, corrispondono 5 posti di ventilazione e 20 di ricovero ordinario. Su questo paradigma, stiamo riorganizzando la rete ospedaliera di emergenza, con l’obiettivo di mantenere i pazienti affetti da coronavirus sul territorio, avendo in questo modo a disposizione complessivamente un maggior numero di posti letto rispetto alla soluzione dei soli “Covid Hospital”».


Nuove assunzioni di personale

Da lunedì inizieranno le operazioni di assunzione di nuovi medici, infermieri e operatori socio sanitari per rafforzare la risposta del Servizio sanitario regionale all’emergenza. A questo scopo, presso l’Unità di crisi, è stato istituito un Ufficio acquisizioni risorse umane, che provvederà anche all’attivazione del reclutamento degli specializzandi delle Scuole di Medicina dell’Università degli Studi di Torino e del Piemonte orientale, con le quali è stata predisposta una convenzione, approvata nella seduta di Giunta di venerdì 6 marzo.

«Stiamo inoltre predisponendo - ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi - un sistema di premialità per il personale che in questi giorni, con grande professionalità e senso del dovere, è impegnato in prima fila nel fronteggiare l’epidemia».


Acquisto dispositivi e apparecchiature per gli ospedali

È stato messo a punto un nuovo meccanismo centralizzato di acquisto del materiale necessario alle strutture sanitarie piemontesi per la gestione dell’emergenza. Presso l’Unità di crisi è operante da oggi un Ufficio Acquisti Beni e servizi. Due gli obiettivi primari: dotare il personale delle necessarie misure di protezione e potenziare le terapie intensive. Sul primo fronte  sono già in via di distribuzione alle aziende sanitarie 33.000 mascherine ffp2 e ffp3, 1.000 fra camici e tute impermeabili, un migliaio di visiere, altrettanti calzari, 80.000 guanti.

Sul fronte delle terapie intensive, sono stati acquistati 5.000 caschi cpca, 120 fibroscopi monouso e 100 pompe-siringhe. È inoltre in fase di acquisto una prima tranche di 30 ventilatori polmonari.


Coronavirus, a Novara bar chiuderanno alle 22

Dopo le polemiche scoppiate perché era stata segnalata una 'movida' in centro a Novara che ieri sera ha visto protagonisti moltissimi ragazzi, il sindaco di Novara Alessandro Canelli e l'assessore al Commercio Elisabetta Franzoni hanno incontrato una rappresentanza dei gestori di bar e locali pubblici della città. Al termine dell'incontro è stata decisa un'azione comune: un'ordinanza del sindaco stabilisce che questa sera e poi venerdì e sabato prossimi i bar chiuderanno alle 22. E gli esercenti inviteranno gli avventori a lasciare le sale, i locali e gli spazi esterni per motivi di sicurezza e di tutela della salute.
    ''Ringraziamo i titolari dei locali pubblici di Novara che hanno dato piena disponibilità, garantendo la loro collaborazione affinché vengano recepite le indicazioni di tutela richieste in questo momento - spiegano Canelli e Franzoni - Mi spiace per quanto accaduto ieri sera: questo significa che ancora oggi qualcuno non ha capito che siamo in una fase emergenziale e che, se vogliamo evitare che la situazione peggiori, dobbiamo andare tutti nella stessa direzione, evitando situazioni di affollamento come quelle registrate. Altrimenti si rischia di rendere vano il lavoro che si sta facendo ormai da un paio di settimane per arginare il diffondersi della malattia. I gestori hanno dimostrato al contrario grande senso di responsabilità, tanto da arrivare a proporre, loro stessi, la chiusura anticipata dei propri locali, con conseguenti riflessi negativi di ordine economico''. (ANSA).


Coronavirus: Novi Ligure consegna gratis spesa ad anziani

Un servizio gratuito di consegna della spesa è stato attivato a Novi Ligure (Alessandria) per l'emergenza Coronavirus. Il servizio, su iniziativa del Comune, è rivolto a over 65enni, disabili o invalidi che vivono da soli e non hanno supporto familiare: i richiedenti potranno ordinare la spesa per telefono; la consegna, gratuita, avverrà a domicilio. Sarà possibile prenotare l'acquisto di generi di prima necessità una volta alla settimana. Il servizio sarà attivo dal 9 marzo. (ANSA)


Valle d'Aosta

COVD-19. Sono otto i pazienti risultati positivi, uno dei quali attualmente ricoverato presso la struttura ospedaliera regionale.

La Presidenza della Regione comunica che il Gruppo di coordinamento regionale istituto dalla Protezione civile per la gestione sul territorio del COVD-19 ha dato ora l’aggiornamento dei dati. Sono otto i pazienti risultati positivi, uno dei quali attualmente ricoverato presso la struttura ospedaliera regionale. Sono state oggi ricoverate altre due persone che presentavano sintomi influenzali e che sono ora in attesa di tampone. Gli altri pazienti positivi sono in isolamento precauzionale a domicilio.


Ph. Regione Piemonte

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