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Piano centro antidoping del San Luigi

Sanità - Benessere
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Un piano per rafforzare il Centro regionale antidoping del San Luigi di Orbassano, ampliandone le competenze, incrementando il volume dell'attività e salvaguardando il personale in servizio. L'assessore Antonio Saitta: "Verrà utilizzato per la banca nazionale del DNA e per l'oncologia".

Un piano per rafforzare il Centro regionale antidoping del San Luigi di Orbassano. E' quanto prevede l'emendamento presentato dalla Giunta Regionale del Piemonte al disegno di legge 253 in discussione in Consiglio regionale e approvato questo pomeriggio dall'aula di Palazzo Lascaris.

Il Centro antidoping, è stato creato in occasione delle olimpiadi di Torino 2006 ed è con il tempo diventato il punto di riferimento regionale e nazionale per le analisi tossicologiche e forensi. Può contare su 28 dipendenti dall'elevata professionalità e nel solo 2016 ha effettuato 277.000 esami di laboratorio per la sanità regionale, su richiesta della Polizia giudiziaria e di diversi soggetti privati: analisi legate innanzitutto all'incidentalità stradale, a motivi clinici, medico-legali e giudiziari, ai controlli sui lavoratori delle "mansioni a rischio". Dal recesso dell'unico socio privato, nell'aprile dello scorso anno, si tratta di un consorzio formato esclusivamente da enti pubblici (Regione, Università degli Studi, Azienda ospedaliera universitaria San Luigi, Istituto Zooprofilattico Piemonte, Liguria e Valle d'Aosta). Dal 2012 non riceve più contributi regionali ma ha mantenuto un bilancio costantemente in attivo finanziandosi solo con i proventi dell'attività.

Spiega l'assessore regionale alla Sanità Antonio Saitta: "Il nostro obiettivo, in accordo con gli altri soci, è di lavorare ad un nuovo statuto e presentare un piano industriale per rafforzare il Centro e incrementare l'attività. In particolare, oltre a riconfermare la struttura come laboratorio di riferimento regionale per la tossicologia di primo e secondo livello, intendiamo valorizzarne le competenze nel contesto dell'avvio della Banca dati nazionale Dna, in quanto il Centro risulta essere uno dei pochissimi accreditati in Italia. Inoltre, il laboratorio potrebbe contribuire alle esigenze regionali per quanto riguarda la diagnostica oncologica".

L'ospedale San Luigi di Orbassano (Regione Piemonte)

 

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