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Imprese 2018: tasso di crescita al -1,1%

Economia - Finanza
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Nati-Mortalità delle imprese artigiane piemontesi. Nel 2018 continua l'erosione del tessuto regionale. Tasso di crescita fermo al -1,1%. Dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi - Unioncamere Piemonte.

Le imprese artigiane costituiscono una fetta importante del tessuto produttivo regionale e nazionale. Le oltre 117mila aziende artigiane presenti sul territorio piemontese rappresentano circa il 27% delle imprese totali della regione. La presenza artigiana risulta più forte nel nostro territorio rispetto alla media delle altre regioni italiane. A livello nazionale, infatti, l'artigianato raccoglie il 21,5% delle realtà imprenditoriali.

Dall'analisi dei dati del Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi, emerge come l'anno appena concluso sia stato ancora critico per questa parte del sistema imprenditoriale locale: se le imprese piemontesi hanno registrato complessivamente, nel periodo gennaio-dicembre 2018, un tasso di crescita lievemente negativo (-0,45%), il comparto artigiano ha evidenziato, invece, una flessione più importante della propria base imprenditoriale (-1,1%).

Le imprese artigiane nate complessivamente sul territorio piemontese nel corso del 2018 sono state 7.793. Al netto delle 9.134 cessazioni (valutate al netto delle cancellazioni d'ufficio), il saldo appare negativo (-1.341 unità), dinamica che porta a 117.644 lo stock di imprese artigiane complessivamente registrate a fine dicembre 2018 presso il Registro imprese delle Camere di commercio piemontesi.

Il bilancio tra nuove iscrizioni e cessazioni si traduce, come evidenziato sopra, in un tasso di crescita del -1,1%, dato identico rispetto a quello registrato nel 2017 e analogo rispetto al risultato medio nazionale del 2018 (-1,0%).

Disaggregando i dati in base alla natura giuridica, emerge come solo le società più strutturate, aventi forma di società di capitale, abbiano mostrato, nel periodo in esame, un tasso di crescita positivo (+5,0%). Le ditte individuali, che rappresentano poco meno dell'80% del tessuto artigiano, hanno purtroppo evidenziato ancora una flessione (-1,1%). Si registra una dinamica ancor più negativa per le società di persone (-3,0%) e le altre forme (-1,3%).

A livello settoriale il primo comparto per numerosità di imprese artigiane si conferma, anche nel 2018, quello edile, con il 41,5% delle realtà imprenditoriali artigiane piemontesi. Questo settore, così rilevante per il comparto artigiano, registra nuovamente un dato pesantemente negativo (-1,6%). L'industria in senso stretto, con il 22,0% delle imprese artigiane della regione, mostra un tasso di variazione annuo dello stock pari a -1,7%, seguita dal turismo con una flessione di analoga entità (-1,7%). Gli altri servizi manifestano una sostanziale stabilità rispetto al 2017 (+0,0%) Le altre realtà artigiane realizzano risultati lievemente negativi e migliori rispetto alla media complessiva regionale: commercio (-0,7%) e agricoltura (-0,3%).

A livello territoriale, la distribuzione delle imprese artigiane è analoga a quella del tessuto imprenditoriale nel suo complesso. Un'impresa artigiana su due ha sede, infatti, nel capoluogo regionale. A Cuneo si concentra il 15,0% delle realtà; seguono Alessandria, con il 9,3%, e Novara, con una quota parti al 7,9%. Le altre province evidenziano quote inferiori o pari al 6%.

Nel 2017, le criticità maggiori si sono riscontrate, come già avvenuto nel 2017, a Biella e Alessandria (entrambe subiscono una contrazione del 2,2%). Flessioni più o meno intense caratterizzano anche tutte le altre province, ad eccezione di Asti, che manifesta un tasso di crescita nullo (+0,0%). Il Verbano Cusio Ossola registra un dato pari a quello medio regionale (-1,1%). Le imprese artigiane di Torino, Novara e Cuneo calano dell'1,0%, mentre Vercelli si attesta al -0,8%.

Vincenzo Ilotte, Presidente Unioncamere Piemonte: «Il tessuto artigiano piemontese continua a soffrire, mostrando fragilità in tutti i territori provinciali e nei tradizionali settori produttivi. Le imprese artigiane sono tipicamente di piccole dimensioni e poco strutturate, e hanno quindi più bisogno di servizi di accompagnamento all'imprenditorialità: microcredito, reti d'impresa, internazionalizzazione, sburocratizzazione e innovazione sono gli strumenti su cui dobbiamo puntare per dare fiducia alle imprese artigiane e permettere loro di crescere e competere».

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