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Apre Wildlife Photographer of the Year

Valle d'Aosta
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Ha aperto i battenti al Forte di Bard la mostra promossa dal Natural History Museum di Londra. La retrospettiva fotografica, resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno prossimo.
Ha aperto i battenti al Forte di Bard la mostra "Wildlife Photographer of the Year", promossa dal Natural History Museum di Londra. La retrospettiva fotografica, resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno prossimo. La retrospettiva fotografica, resterà aperta al pubblico fino al 4 giugno prossimo.
 
Il pubblico potrà ammirare un’emozionante gallery che ripercorre gli scatti più spettacolari realizzati nel 2016: 100 immagini che testimoniano il lato più affascinante del mondo animale e vegetale, spaziando da sorprendenti ritrattirubati ai più sublimi paesaggi del nostro pianeta. In mostra le immagini premiate alla 52esima edizione della mostra Wildlife Photographer of the Year.
Vincitore assoluto, il fotografo americano Tim Laman con lo scatto “Vite intrecciate”: la fotografia immortala un orangotango del Borneo che si arrampica sul tronco di un albero, come una fuga simbolica dalla distruzione della foresta pluviale indonesiana, suo habitat naturale. Ha invece 16 anni l’autore del miglior scatto per la categoria giovani: dalla Gran Bretagna, Gideon Knight ha catturato la silhouette di un corvo e del sicomoro su cui riposa, poetiche figure nere che si stagliano contro il profondo blu e la luna di un magico cielo notturno.
Molti nomi italiani tra gli autori degli scatti esposti, tra i quali i finalisti Walter Bassi, con “Verme ipnotico” (categoria Invertebrati), Hugo Wassermann con “Ritiro alpino” (Ambiente Urbano), Fortunato Gatto con “Dopo la tempesta” (categoria Terra), Stefano Baglioni con “Piccola Stella” (categoria Piante e funghi) e Nicola Di Sario con “Luce degli occhi” (categoria Bianco e nero). Vincitori invece, rispettivamente per le categorie Rettili, anfibi e pesci, Piante e funghi e Sul territorio i tre reporter naturalistici Marco Colombo, con “Piccolo Tesoro”, Valter Binotto con “La composizione del vento” e Stefano Unterhiner con “Spirito delle montagne”.
 
Il pubblico all'inaugurazione (Foto Forte di Bard), Sam Hobson, Nosy neighbour.
 

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