A Torino, la IV edizione dal 10 al 13 ottobre 2019. Il festival ospita docenti, scrittori, giornalisti, esperti delle forze dell’ordine, criminologi, registi, personaggi dello spettacolo, avvocati, psicologi, filosofi e registi.
Dopo il successo delle passate edizioni, a Torino e a Genova, che hanno ospitato docenti, scrittori, giornalisti, esperti delle forze dell’ordine, criminologi, registi, personaggi dello spettacolo, avvocati, psicologi, filosofi, registi, con una grande partecipazione di pubblico, ritorna il festival in città dal 10 al 13 ottobre, con un programma fitto di appuntamenti.
Pensato su più livelli di approfondimento, si rivolge sia a un pubblico di esperti che si affacciano ai nuovi scenari della ricerca sul crimine, ma anche ad appassionati e curiosi che vogliono toccare da vicino la sfera dei fenomeni criminali.
L’esplorazione delle parti oscure dell’essere, nell’individuo, nella società e nella storia, sarà il tema dell’edizione 2019 del Festival, che vedrà anche quest’anno il contributo di relatori di rilievo nazionale e internazionale, appartenenti ad ambiti disciplinari diversi.
Carl Gustav Jung, ha definito l’ombra dicendo che essa contiene tutte quelle parti del nostro essere che abbiamo cercato di nascondere o negare. Comprende quegli aspetti oscuri (appunto non messi in luce, quindi sia negativi che positivi) che non riteniamo accettabili. L’Ombra appare tanto più densa e minacciosa quanto meno è cosciente. E’ questo il paradosso dell’Ombra: quanto più neghiamo e rimuoviamo, tanto più queste parti scisse riemergono in maniera incontrollata e autonoma, a volte violenta. Il Doppio, il rivale-compagno, è un altro motivo universalmente presente, strettamente connesso alla problematica dell’Ombra. Il Doppio si configura come immagine simmetrica, speculare dell’Io. E’ esattamente all’opposto di ciò che siamo e di ciò che saremo e se l’Ombra si cronicizza, il Doppio diviene il nostro alter-ego. Nella mitologia e nella narrativa, sia letteraria sia cinematografica, il doppio complementare è un motivo ricorrente, perché inscindibilmente legato alla natura umana.
Programma
Ph. Città di Torino
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* Mostra «Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della polizia scientifica» // in collaborazione con la Polizia di Stato
// Cortile Rettorato Università di Torino // dal 10 al 13 ottobre
Per la prima volta a Torino, la Polizia di Stato, in collaborazione con il Festival della Criminologia presenta la Mostra «Frammenti di storia. L’Italia attraverso le impronte, le immagini e i sopralluoghi della polizia scientifica», in collaborazione con la Polizia di Stato. L’inaugurazione il 10 ottobre 2019 alle ore 18, nel cortile del Rettorato dell’Università di Torino, con la partecipazione del direttore centrale Anticrimine della Polizia di Stato Francesco Messina.
La mostra rimarrà aperta al pubblico fino a domenica 13 ottobre, dale ore 9 alle 19.
A partire dai primi del Novecento, una delle principali attività d’intervento è stata quella di cristallizzare la scena del crimine. Nella mostra, quasi allo stesso modo, si è scelto di puntare su documenti e fotografie per fermare il tempo su alcuni dei momenti più drammatici dell’Italia degli ultimi decenni.
L’arresto di Sandro Pertini, l’omicidio Matteotti, il mostro di Firenze, le stragi di mafia e quelle dell’eversione nera, rappresentano solo alcuni dei frammenti di storia scelti: un’occasione irripetibile per guardarsi allo specchio e confrontarsi con il passato, ma anche con il futuro che ci aspetta.