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Coronavirus in Piemonte, situazione 26/2-2

Sanità - Benessere
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L'azione preventiva della task force della Regione Piemonte e della Valle d'Aosta. Ore 17. Aggiornamento Coronavirus in corso Marche (Protezione Civile Piemonte). Coronavirus: 34 astigiani in quarantena ad Alassio. Aggiornamento attività di prevenzione coronavirus sul territorio astigiano. Coronavirus: lavoro in calo, ristorante cinese chiude. Teatro Ragazzi e Giovani: attività chiusa al 1° marzo 2020. Valle d'Aosta. Il numero verde non risponde a richieste sanitarie I pazienti devono chiamare il 112 o il medico di base. ConfCommercio Valle d'Aosta chiede stato emergenza.

La situazione nella nostra regione e in Valle d'Aosta al 26 febbraio 2020, ore 14. Ore 17. Aggiornamento Coronavirus in corso Marche (Protezione Civile Piemonte). Coronavirus: 34 astigiani in quarantena ad Alassio. Aggiornamento attività di prevenzione coronavirus sul territorio astigiano. Coronavirus: lavoro in calo, ristorante cinese chiude. Teatro Ragazzi e Giovani: attività chiusa al 1° marzo 2020. Valle d'Aosta. Il numero verde non risponde a richieste sanitarie I pazienti devono chiamare il 112 o il medico di base. ConfCommercio Valle d'Aosta chiede stato emergenza.


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Aggiornamento Coronavirus in corso Marche (Protezione Civile Piemonte)

Alle ore 17, nella sede della Protezione Civile, in Corso Marche 79, si terrà una conferenza stampa i aggiornamento quotidiano dell’emergenza CORONAVIRUS in Piemonte. Interverranno l’assessore regionale alla Sanità e i componenti dell’Unità di Crisi che segue h 24 l’evolversi della situazione.


Coronavirus: 34 astigiani in quarantena ad Alassio

(ANSA) - ASTI, 26 FEB - Sono 34 gli astigiani che si trovano in quarantena in un hotel di Alassio dove ha soggiornato la persona risultata positiva al Covid-19. Lo conferma il sindaco di Asti, Maurizio Rasero. Un altro gruppo di 26 astigiani che è rientrato, ma che aveva soggiornato nello stesso albergo quando era presente la persona contagiata, è monitorato da prefettura e Asl di Asti. "Al momento le loro condizioni non destano preoccupazione" precisano Rasero e il presidente della Provincia di Asti, Paolo Lanfranco, in una nota.
    Gli astigiani coinvolti facevano parte dei soggiorni marini organizzati per gli anziani dalla Provincia di Asti. Anche il personale che è venuto a contatto con loro è sotto osservazione e gli uffici sono stati chiusi. Sindaco e presidente della Provincia rassicurano i concittadini, "la situazione è sotto controllo". (ANSA)


Aggiornamento attività di prevenzione coronavirus sul territorio astigiano

 Nel tardo pomeriggio di ieri martedì 25 febbraio, si è appreso che il caso di positività al COVID_19 di Alassio ha interessato un ospite dell’Hotel Bel Sit presso il quale soggiornano dal 18 febbraio trentaquattro anziani astigiani, che usufruiscono del servizio dei soggiorni marini della Provincia e che sono stati pertanto posti in quarantena presso la stessa struttura alberghiera dalla locale ASL, che seguirà le procedure previste.

Poiché la persona risultata positiva soggiornava presso l’hotel già dall’11 febbraio scorso e poiché durante tale periodo era presente un precedente gruppo di ventisei astigiani, poi rientrati in Asti il giorno 18, si è tempestivamente provveduto ad avvisare la Prefettura di Asti ed a trasmettere all’ASL AT i dati necessari per contattare gli stessi.

L’ASL AT ha conseguentemente attivato con immediatezza il protocollo previsto in tali casi raggiungendo, telefonicamente o attraverso l’utilizzo delle Polizie Municipali, gli interessati che, pertanto, ad oggi sono monitorati e le loro condizioni non destano preoccupazioni.

Analogamente, il personale della Provincia che ha avuto contatti con il gruppo di anziani rientrato il 18 è stato sottoposto delle opportune verifiche sanitarie ed è stata adottata anche la misura cautelativa dell’astensione dal lavoro con chiusura dei relativi uffici fino al definitivo accertamento.

Il Presidente della Provincia di Asti Paolo Lanfranco ed il Sindaco di Asti Maurizio Rasero, nel ringraziare tutto il personale dell’ASL astigiana che per tutta la notte ha provveduto a svolgere i necessari accertamenti al fine di garantire la corretta e pronta gestione dell’improvvisa situazione, raccomandano a tutta la popolazione di non allarmarsi eccessivamente dal momento che la situazione è sotto controllo e costantemente monitorata e invitano i concittadini a collaborare rispettando i suggerimenti di comportamento quotidiano indicati nei provvedimenti ministeriali emessi in questi giorni.


Coronavirus: lavoro in calo, ristorante cinese chiude

(ANSA) - TORINO, 26 FEB - Da una parte ci sono le disposizioni della Regione Piemonte in materia di Coronavirus, dall'altra c'è "soprattutto" il calo di lavoro: è per queste ragioni che, a Torino, un ristorante cinese del centro storico chiuderà i battenti fino al 5 marzo.
    L'annuncio è stato dato alla clientela con un messaggio affisso all'ingresso. "Cari clienti - si legge - Viste le misure cautelative della Regione Piemonte che ha emanato in questo delicato periodo, e soprattutto per il calo di lavoro riscontrato in buona parte del territorio, il ristorante, in merito alla situazione attuale, ha deciso di sospendere l'attività (salvo nuovi aggiornamenti)". (ANSA)


Coldiretti Alessandria: Coronavirus, serve un piano di aiuti soprattutto per il settore agrituristico. Export: penalizzato il vitivinicolo. Attenzione alle speculazioni che favoriscono concorrenza straniera.

Sul mercato interno con l’emergenza coronavirus aumentano le difficoltà per le attività produttive e commerciali. A preoccupare sono le speculazioni in atto sui prodotti agroalimentari Made in Italy in alcuni Paesi dove vengono chieste senza ragione certificazioni sanitarie su merci come la frutta e la verdura provenienti dall’Italia.

Ma, mentre rimangono garantiti dagli agricoltori i rifornimenti di frutta e verdura e le aperture degli agrimercati, è tangibile la preoccupazione degli operatori agrituristici per le disdette delle prenotazioni. Una situazione che sta interessando anche i circa 70 agriturismi di Campagna Amica presenti sul territorio provinciale.

“In provincia, il calo di presenze genererà, in termini economici, per gli agriturismi e per l’indotto, un grave danno che va ad aggiungersi ai già pesanti disagi economici affrontati nei mesi di ottobre e novembre a causa delle alluvioni e del dissesto idrogeologico a cui molte strutture hanno dovuto far fronte -. ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco – Per questo chiediamo che venga predisposto, anche per queste importanti realtà, un piano di aiuti e di interventi che consenta il sostegno immediato alle imprese, attraverso sgravi fiscali, contributivi ed il rinvio di pagamenti, per dare una boccata d’ossigeno agli imprenditori, al fine di favorire una pronta ripresa dell’operatività del comparto”.

Un clima recessivo provocato dall’emergenza coronavirus che si estende dai mercati finanziari a quelli delle materie prime e al commercio riferito soprattutto alla brusca frenata delle esportazioni dei prodotti agroalimentari Made in Italy in Cina, in primis con il vino che è il prodotto tricolore più esportato.

“Il mercato dell’agroalimentare tra la provincia di Alessandria e il gigante asiatico in tema di export, soprattutto se riferito al settore vitivinicolo, sta muovendo i primi passi ma l’emergenza del coronavirus ha innescato una brusca frenata. – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Rampazzo - Anzi, proprio perché solo all’inizio, si rischia di avere ripercussioni ancora maggiori rispetto a chi esporta un prodotto già conosciuto e consolidato. I vincoli ai trasporti per cercare di contenere il contagio si stanno riflettendo anche sulla logistica delle merci con incertezze e ritardi che impattano sugli scambi commerciali. Ora, con la frenata dell’economia e la conseguente riduzione degli acquisti da parte del gigante asiatico si stanno modificando gli equilibri raggiunti, con nuove tensioni sui rapporti commerciali e sull’economia mondiale che vanno ben oltre il settore agricolo”.


FINO A DOMENICA 1° MARZO 2020, SOSPESE LE ATTIVITÁ RIVOLTE AL PUBBLICO DELLA CASA DEL TEATRO RAGAZZI E GIOVANI.

Il Consiglio d'Amministrazione della Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani Onlus – Centro di Produzione Teatrale, in osservanza del DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 25 febbraio 2020 - Ulteriori disposizioni attuative del decreto-legge 23 febbraio 2020, n. 6, recante misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19. (20A01278) (GU Serie Generale n.47 del 25-02-2020), comunica la sospensione di tutte le attività programmate da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo 2020.


VALLE D'AOSTA

Il numero verde non risponde a richieste sanitarie I pazienti devono chiamare il 112 o il medico di base

L’Unità di crisi per l’emergenza coronavirus della Regione Valle d’Aosta ribadisce che il numero verde 800-122-121 attivato per gestire l’emergenza coronavirus sul territorio regionale NON RISPONDE A RICHIESTE DI TIPO SANITARIO. Si precisa che il numero è a disposizione di coloro che vogliono avere informazioni sulle procedure gestionali attuate dalla Valle d’Aosta per coordinare tutte le azioni dell’Unità di crisi.

Coloro che manifestano sintomi influenzali o hanno problemi respiratori devono chiamare il 112 oppure contattare il proprio medico di base. Si ribadisce inoltre che non devono recarsi al Pronto soccorso.

Il Governo regionale coglie l’occasione per ringraziare i Volontari di Protezione civile che hanno dato la disponibilità a gestire, per il tramite dell’Unità di crisi, le chiamate del numero verde, strumento che si dimostra importante per fornire informazioni sulle procedure e sui comportamenti da tenere per una corretta prevenzione.


ConfCommercio Valle d'Aosta chiede stato emergenza

In merito all'emergenza Coronavirus "ci aspettiamo dalla politica rapidi interventi per limitare, per quanto possibile, i danni che le imprese stanno subendo: chiediamo che anche per la Valle d'Aosta venga considerato lo stato di emergenza". Lo ha detto Graziano Dominidiato, presidente di ConfCommercio Valle d'Aosta, aggiungendo: "La politica valdostana deve avere presente che la Valle d'Aosta pagherà le ricadute della crisi che la sta investendo, a causa del coronavirus, il pendolarismo ed il turismo di prossimità così come le aziende valdostane che esportano e che importano dall'Italia del nord". Inoltre Confcommercio "sollecita la Regione ad assumere posizioni univoche per evitare decisioni che gettano confusione sul regolare svolgimento di iniziative culturali, sportive, ricreative".

Ph. Regione Piemonte

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