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Intonaci del ‘400 ritrovati ad Aosta

Valle d'Aosta
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Ritrovati intonaci dipinti risalenti al Quattrocento sulla facciata del palazzo vescovile del capoluogo regionale.

Il Vescovo di Aosta Mons. Franco Lovignana e l’Assessore all’Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta Paolo Sammaritani, annunciano, che nel corso dei lavori, iniziati nella primavera del 2017, relativi al restauro del pontile, che collega l’episcopio alla Cattedrale e alla manutenzione straordinaria delle facciate del palazzo vescovile, sono emersi su una porzione circoscritta della facciata nord degli intonaci dipinti con raffigurazioni ed elementi lapidei lavorati che, sebbene molto frammentari, sono apparsi immediatamente di grande importanza da un punto di vista storico-artistico.
 
In particolare il rinvenimento dello stemma caratterizzato dal simbolo dei trifogli, identificabile con quello del Vescovo Oger Moriset (1411-1433), ha permesso di indicare il secondo e terzo decennio del XV secolo come periodo di riferimento almeno per una parte delle decorazioni reperite.
Data l’importanza del rinvenimento e la sua estensione, su una porzione ampia circa quattro metri, sulla facciata settentrionale dell’Episcopio, di fianco al lato occidentale del pontile appena restaurato, la Diocesi di Aosta, committente dei lavori, in accordo con la Soprintendenza per i beni e le attività culturali della Regione autonoma Valle d’Aosta ha deciso di sospendere gli interventi di manutenzione straordinaria in corso sulla suddetta porzione di prospetto per poterne verificare la fattibilità del recupero e del restauro.
È stato predisposto un accurato progetto di restauro, redatto dall’architetto Diana Costantini di Aosta, volto a restituire il miglior grado di leggibilità degli elementi originali del prospetto, pur armonizzandoli nella cortina più ampia del Palazzo vescovile.
Nel mese di giugno 2018, è iniziato il cantiere di restauro, affidato alla ditta Novella Cuaz di Roisan, che ha operato in questa prima fase con l’eliminazione di tutti gli strati soprammessi nei secoli.
A seguito della rimessa in luce della facciata quattrocentesca si è potuto procedere con la seconda fase che ha permesso una stima precisa dello stato di conservazione dell’impianto decorativo (purtroppo molto frammentario) e un’analisi puntuale della sequenza stratigrafica grazie al rilievo archeologico. I lavori di reintegrazione pittorica proseguiranno nei prossimi mesi e termineranno nel corso dell’autunno.
 
Info: Diocesi di Aosta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
Le foto del ritrovamento (Regione Autonoma Valle d’Aosta)
 

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