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Premio Ostana 2020 edizione speciale il programma definito del 5 - 6 giugno

Incontri - Convegni
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Per l'edizione speciale online venerdì 5 e sabato 6 giugno 2020, un'occasione di incontro in Rete per le lingue madri del mondo: occitano, basco, innu, sardo, catalano, cheyenne, griko, francoprovenzale, tamazight (berbero), bretone ai tempi del Covid-19. Il programma dell'evento

Il "Premio Ostana: scritture in lingua madre" è un appuntamento con le lingue madri del mondo che ogni anno riunisce a Ostana, paese occitano di 85 abitanti in Valle Po ai piedi del Monviso, autori di lingua madre da tutto il mondo, per un festival dedicato alla celebrazione della biodiversità linguistica.

LEGGI ANCHE ---> Premio Ostana 2020: scritture in lingua madre edizione speciale 5-6 giugno


Nel corso degli anni, Ostana ha ospitato 37 lingue provenienti dai 5 continenti, unite dallo spirito di convivéncia, parola trobadorica che significa "l'arte di vivere insieme in armonia". 


Programma degli incontri


Venerdì 5 giugno 2020

ore 16:30

SALUTI, ALBO D’ORO, PRESENTAZIONE DELLA PRIMA GIORNATA

Saluti istituzionali da Ostana - con Silvia Rovere, Sindaca del Comune di Ostana e Giacomo Lombardo, Presidente della Chambra d’Oc

Albo d’oro - Videoclip con volti, paesi e lingue degli autori premiati nelle 11 edizioni passate del Premio Ostana.

Presentazione della prima giornata di incontri - Ines Cavalcanti, direttrice artistica del festival, presenta l’edizione speciale del Premio Ostana: nascita del progetto online e condivisione del programma. Preparazione al Decennio Internazionale delle Lingue Indigene 2022-2032.


ore 16:50

SCRITTURE INDIGENE: POETI E NARRATORI DELL’AMERICA CENTRO-MERIDIONALE

Conferenza di Maurizio Gnerre, antropologo culturale

Sempre più le giovani generazioni dei popoli indigeni scrivono nelle loro lingue madri e producono testi letterari, poetici e narrativi.

Maurizio Gnerre, linguista-antropologo, è Professore ordinario di Linguistica generale e di Etnolinguistica all'Università di Napoli L’Orientale. Consulente delle Nazioni Unite sui temi delle culture indigene e minoritarie, si occupa dei diritti linguistico-culturali delle minoranze europee e latinoamericane. Autore di numerosi saggi, ha proposto all’Unesco il progetto “Adotta una lingua minoritaria”, attualmente in corso di espansione. Nella sua conferenza racconterà la sua esperienza sul campo e, in particolare, introdurrà il mondo della poetessa shuar Maria Clara Sharupi, per la quale sta curando l'edizione italiana del libro di poesie "Tarimiat".


ore 18:00

POESIA CHEYENNE. L’atto che fonda la sopravvivenza di una lingua.

Conversazione con Lance David Henson - Premio Internazionale 2014

“Nella mia tribù la nostra lingua è veicolo di conoscenza. La poesia è il messaggero preferenziale dei primi popoli antichi che si sono forgiati nella lotta quotidiana per la sopravvivenza”.

Lance David Henson è un poeta Cheyenne. È stato allevato a Calumet, Oklahoma. Henson è headman nella confraternita dei Dog Soldiers Cheyenne, della Native American Church (la Chiesa del Peyote) e dell’American Indian Movement. Ha pubblicato 32 raccolte di poesia, le sue poesie sono state tradotte in 23 lingue e le sue opere insegnate in 9 paesi. È il poeta nativo americano vivente più pubblicato e tradotto.

a cura di Valentina Musmeci, scrittrice


ore 18:30

POPOLI, AMBIENTE E LINGUE INDIGENE

Conferenza di Valentina Musumeci, scrittrice

I popoli nativi sono sotto attacco in tutto il mondo e dove lo sono in misura più forte, anche l'ecosistema che li circonda è in grave pericolo. Nel loro caso, difendere una cultura e una lingua significa difendere un ecosistema. Valentina Musmeci ha condotto alcune ricerche fotografiche sui popoli nativi, sull'alimentazione delle renne e sul rapporto degli allevatori Sami con questo animale speciale, sulla pastorizia nelle valli dolomitiche e nelle riserve dei nativi americani. Per il Premio Ostana racconterà i suoi viaggi e le storie che ha incontrato.


ore 18:50

LA POESIA NEL MONDO, IL MONDO NELLA POESIA

a cura di Aurelia Lassaque, poetessa.

Aurelia Lassaque, Premio Ostana Lingua Occitana nel 2011, condivide la sua esperienza nel “mondo dei poeti” e il suo contributo alla “rete Premio Ostana” grazie agli incontri con Mehmed Altun, Niilas Holmberg, Tsead Bruinja, Josephine Bacon.


ore 19:20

UN RACCONTO MAI RACCONTATO - Intervista a Josephine Bacon

Documentario inedito di Andrea Fantino a partire da un’intervista di Ines Cavalcanti a Josephine Bacon - Premio Ostana Internazionale 2017 - poetessa di lingua innu (Québec, Canada): “Abbiamo dovuto abbandonare ciò che di prezioso avevamo nella nostra anima. La memoria degli anziani, la nostra lingua fatti di terra, di muschio, licheni, alberi, caribù, fiumi, laghi, montagne, coste marine. Ci hanno fatto dimenticare la nostra identità originaria.”

a cura di Andrea Fantino e Ines Cavalcanti


Dalle ore 20:00 alle ore 21:00

LETTERE DA OSTANA – primo giorno

> Adil Olluri, Premio Internazionale 2018 (lingua albanese, Kosovo)

Lettera ai miei amici italiani

> Aleksej Leontiev, Premio Traduzione 2018 (lingua ciuvascia, Russia)

Nessuno è riuscito a strappare le radici ai Ciuvasch

> Til Stegmann, Premio Speciale 2019 (lingua catalana, Spagna)

Solidarietà ed egoismi ai tempi del Covid-19

> Diego Corraine, Premio Traduzione 2012 (lingua sarda, Italia)

Generazioni preziose per la trasmissione linguistica

> Arturo Viano, Premio Traduzione 2010 (lingua occitana, Italia)

Com'è difficile concentrare in due parole

> Mans de Breish, Premio Composizione Musicale 2018 (lingua occitana)

Dalla mia finestra ho sognato

> Joan Ganhaire, Premio Lingua Occitana 2016 (lingua occitana, Francia)

Diario dal Perigord (letto da Dario Anghilante)

> Aurelia Lassaque, Premio Lingua Occitana 2011 (lingua occitana, Francia)

Mi farò sorgente

> Anthony Aquilina, Premio Traduzione 2014 (lingua maltese, Malta)

Traduzione dell’incipit de “La peste” di Albert Camus

Joan Larzac e Gerard Zuchetto: un poeta e un trovatore in isolamento

a cura del CIRDOC - Institut occitan de cultura

Le risposte del prete-poeta di Montpellier e del trovatore contemporaneo alla crisi mondiale legata al Covid-19

Joan Larzac (premio lingua occitana 2013) è poeta, prete, militante occitanista, traduttore, editore, non ha mai separato il suo impegno occitano dalla creazione letteraria e dalla ricerca teologica; Gérard Zuchetto (premio lingua occitana 2019) è compositore, autore, editore, direttore di festival, ha dedicato la propria vita all'arte dei trovatori occitani. Sarà interessante sentire il loro racconto della quarantena.


Dalle ore 21:00 -  Il mondo Occitano e le epidemie

LA PESTE NEL MEDIOEVO OCCITANO: UN RITRATTO IN MUSICA. 

a cura di Simone Lombardo, musicista

Performance artistica con organetto, ghironda, flauti, cornamuse accompagnata da letture di testi di Max Rouquette.

 MAX ROUQUETTE E LA PESTE DI MONTPELLIER

Conversazione in diretta di Matteo Rivoira con Monica Longobardi, docente di filologia romanza all’Università degli Studi di Ferrara.

La Cèrca de Pendariès è un romanzo di Max Rouquette (1908-2005) - tra i più grandi autori occitani del Novecento - incentrato sulle epidemie di peste che flagellarono la Provenza e Montpellier a metà del Cinquecento. Il protagonista è un medico intento nella ricerca scientifica. Rouquette, medico a sua volta, presta al suo Pendariès i tormenti di uno studioso alle prese con i limiti delle conoscenze scientifiche sul Grande Male che infuria nella sua città e falcidia i suoi cari. Ma il suo diario è anche un impietoso sguardo sulla società che specula sul clima di terrore e di panico, la corruzione dei governatori, i ciarlatani e gli elisir, le superstizioni e il degrado delle relazioni sociali. Profetico, in qualche modo, su quanto oggi ci troviamo a vivere.

a cura di Matteo Rivoira, docente di Dialettologia romanza all’Università degli Studi di Torino

ROLAND PECOUT LEGGE MAX ROUQUETTE

a cura del CIRDOC - Institut occitan de cultura e di Ràdio Lenga d'Òc

Lo scrittore occitano Roland Pecout legge un estratto da La cèrca di Pendariès di Max Rouquette.


ore 22:30 - OMAGGIO ALLA LINGUA OCCITANA

La creazione occitana «confinata» : quali rotture, quale continuità?

a cura del CIRDOC - Institut occitan de cultura e di Ràdio Lenga d'Òc

Bruno Cécillon (direttore di Ràdio Lenga d’Òc), Gisèla Naconaski (giornalista) e Marion Cornet (del CIRDOC) ospitano presso la sede di Ràdio Lenga d’Òc a Montpelier tre degli autori occitani che sono stati premiati durante le edizioni precedenti: in diretta dalla sede di Ràdio Lenga d’Òc a Montpellier Mathieu Poitavin, Danielle Julien e Roland Pécout racconteranno la loro esperienza a Ostana e ciò che il Premio ha reso possibile nel corso degli anni.

Seguirà un omaggio agli altri autori in lingua occitana premiati ad Ostana:  Max Rouquette, Yves Rouquette, Aurélia Lassaque, Sergi Bec, Joan Larzac, James Thomas, Joan Ganhaire, Gérard Zuchetto.


Sabato 6 giugno 2020

ore 16:00

Albo d’oro e presentazione della seconda giornata di incontri

Albo d’oro - Video con volti, paesi e lingue degli autori premiati nelle 11 edizioni passate del Premio Ostana.

Presentazione della seconda giornata di incontri - Ines Cavalcanti, direttrice artistica del festival, presenta l’edizione speciale del Premio Ostana: nascita del progetto online e condivisione del programma.


ore 16:20

Messaggi dall’Euskal Herria: riflessioni poetiche “pandemiche” nella lingua più antica, ancora parlata, d’Europa.

Il basco, lingua preindoeuropea ancora viva, esempio di resistenza, esistenza ed insistenza di un popolo che ha saputo dar importanza alla propria voce e alle parole, non poteva mancare in questa edizione speciale online del Premio Ostana 2020.  I contributi che sono arrivati appartengono a due esponenti della cultura basca: lo scrittore e poeta Harkaitz Cano (Premio Internazionale 2011) e la traduttrice e politica Lurdes Auzmendi (Premio Traduzione 2016).

Riflessione su lingua, politica e società basca.

A cura di Maria Teresa Atorino


ore 17:00 - BOB HOLMAN

> La promozione della diversità linguistica nel mondo: l’esempio di Khonsay

Khonsay – Poem of Many Tongues (2015, 15’) di Bob Holman. Una video-poesia formato da cinquanta versi, ognuno dei quali viene pronunciato da un parlante di una lingua diversa.

Sottotitoli in italiano a cura di Silvia Mentini, traduttrice.

> BOB HOLMAN in diretta da New York

Conversazione in diretta con Valentina Musmeci

Nato nel Kentucky e trasferitosi presto a New York, Bob Holman ha fatto della poesia e della lingua la sua ragione di vita, diventando un punto di riferimento per la comunità poetica statunitense e per la difesa delle lingue in pericolo di estinzione in tutto il mondo. Secondo il New Yorker “Bob Holman è stato il promotore postmoderno più attivo nel portare la poesia nei caffè e nei bar dai tempi di Ferlinghetti”. L’amore per l’oralità e l’impegno come attivista della parola hanno permeato tutta la sua opera poetica e lo hanno portato a viaggiare per il mondo per preservare e sostenere patrimoni culturali e linguistici fortemente connessi agli ambienti e agli ecosistemi in cui si sono radicati.

a cura di Valentina Musmeci, scrittrice.


ore 18:00

CONTACH. DECLINAZIONI DI UN EFFETTO SOCIALE

Performance artistico-musicale dei Blu L’Azard: Peyre Anghilante, Flavio Giacchero, Marzia Rey, Gigi Ubaudi. Dalle Valli Francoprovenzali alle Valli Occitane, un’imprecazione rivela la presenza dell’epidemia nella storia e nella memoria sociale. Il concetto di contagio viene declinato nelle più diverse accezioni, negative e positive, facendo incontrare il genere musicale della ballata con la narrazione e con la poesia.

Performance a cura di Blu L’Azard, gruppo musicale.


ore 18:15

DIVDAOLENN. La mania del confinamento

Videoclip

Antony Heulin, Premio Giovani 2013, è un poeta bretone. Dalla quarantena ha realizzato un divertente videoclip in cui radicalizza sogni e manie del confinamento a partire da un dittico: La bella e laboriosa Madonna e Il brutto homo vacansus. Introduce il video un suo ricordo sulla partecipazione al Premio Ostana.

a cura di Antony Heulin, poeta bretone


ore 18:30

Conversazione con KOLA TUBOSUN, Premio Ostana Speciale anno 2016

“Sono un linguista interessato alla crescita, allo sviluppo e al sostentamento della lingua Yorùbá e di altre lingue nigeriane. Mi occupo di letteratura, di istruzione, di governance e tecnologia delle lingue nel XXI secolo”.

Tubosun svolge da diversi anni un lavoro importante sulla lingua Yorùbá, occupandosi della lessicografia con Google per la traduzione dal nigeriano all'inglese e per la fruizione della lingua Yorùbá nei media e nelle piattaforme social di tutto il mondo (l'esperimento di traduzione condotto su Twitter lo ha visto insignito del premio africano come Innovatore d'onore nel 2016). Nella sua attività di linguista collabora con il team di Google che ha sviluppato l'accento nigeriano, con inoltre l'inserimento di diversi vocaboli nigeriani nel dizionario inglese dello scorso anno. La Nigeria è anche la patria del mercato di internet più grande di tutta l'Africa e colossi come Google e Twitter si stanno dedicando a specializzare i propri servizi per l'utenza “English nigerian”.

Conversazione in diretta a cura di Valentina Musmeci, scrittrice


ore 19:10

ROCCAVIONE: LA REINA JANA E LA PESTILENZA DEL 1348

Performance artistica tratta in anteprima dallo spettacolo di lettura e musica in lingua occitana “Cuneo-Nizza”

Durante il suo viaggio da Napoli verso la Provenza, la regina Giovanna d’Angiò pensò bene di fermarsi qualche giorno presso il castello di Renostia, a Roccavione, su un'altura all'imbocco della val Vermenagna. Negli stessi giorni iniziarono a morire gli uomini, le bestie, di un morbo sconosciuto, indefinibile, contro il quale nessuna cura era efficace. Per i pochi scampati, la causa era lei… Una leggenda roccavionese racconta le origini della peste del 1348.

a cura di Daniele Dalmasso e Luca Pellegrino, artisti


DALLE ore 19:30 ALLE ore 20:30

LETTERE DA OSTANA – secondo giorno

> Andrea Nicolussi Golo, Premio Nazionale 2011 (lingua cimbra, Italia)

Sarà possibile?

> Joan Isaac, Premio Composizione Musicale 2018 (lingua catalana, Spagna)

Aprile

> Lurdes Auzmendi, Premio Traduzione 2016 (lingua basca, Spagna)

Niente di nuovo sotto il cielo

> Harkaitz Cano, Premio Internazionale 2011 (lingua basca, Spagna)

Imparare quello che sai

> Lance David Henson, Premio Internazionale 2014 (lingua cheyenne, Usa)

Niente di nuovo sotto il cielo

> Franca Masu, Premio Composizione Musicale 2019 (lingua catalana algherese, Italia) Solitudine

> Maria Clara Sharupi, Premio Internazionale 2016 (lingua shuar, Ecuador)

Najánamu etserkamu – Il ritorno di Etsa e Iwia

> Tuntiak Katan, Premio Giovani 2011 (lingua shuar, Ecuador)

Kakàram Sunkur – Pandemia

> Jacques Thiers, Premio Internazionale 2015 (lingua corsa, Corsica)

Stà in casa, ma stà in casa


ore 20:30

VOCI E SUONI DAL SALENTO GRIKO

Il griko, la minoranza linguistica storica della Grecìa salentina, sarà presente nell'edizione speciale online del Premio Ostana 2020. Da una terra da sempre ponte sul Mediterraneo un messaggio per un mondo sempre più globale. Flavio Giacchero, etnomusicologo, introduce la musica e le parole del musicista e cantautore Rocco De Santis e di Salvatore Tommasi, che da molto tempo si occupa del recupero e della valorizzazione della lingua e della cultura greco-salentina. Liriche grike composte durante il confinamento.

a cura di Flavio Giacchero, Rocco De Santis, Salvatore Tommasi


ore 20:50

LINGUA BERBERA O AMAZIGH? TRE INTELLETTUALI CABILI AD OSTANA

Nel 2017 il Premio Ostana ha ospitato tre esponenti di spicco del mondo amazigh-cabilo (Algeria). La lingua cabila fa parte della famiglia linguistica “berbera” o “tamazight”. Qual è la differenza? Lo ha spiegato Mohand Tilmatine, professore ordinario di Lingue e Culture Berbere presso l’Università di Cadice, in un documentario inedito, realizzato da Andrea Fantino a partire da un'intervista condotta proprio tre anni fa ad Ostana: “ “tamazight” è l'equivalente politicamente corretto di “berbero”. La parola berbero ha chiari origine greco-latine: per i Romani, “barbari” erano per esempio i popoli germanici, mentre per gli arabi erano le popolazioni autoctone del nord-africa, che nel corso dei secoli hanno sottomesso e dominato”.

Sarà proprio Mohand Tilmatine a introdurre la video-intervista documentario del quale è protagonista con lo scrittore Salem Zenia e Samir Aït Belkacem, regista specializzato in doppiaggio.

a cura di Fredo Valla e Andrea Fantino


ore 21:30 - Omaggio a Luis Sepúlveda

5 LINGUE, 1 MUSICISTA, 7 STRUMENTI, 1 FIABA

Maratona di lettura incrociata de La Gabbianella e il Gatto di Luis Sepúlveda nelle lingue madri: sardo (Diego Corraine), catalano algherese (Carla Valentino), tabarchino (Margherita Crasto), occitano alpino (Dario Anghilante) e francoprovenzale (Matteo Ghiotto).

Papiros edizioni è nata più di trent'anni fa per dare scrittura moderna e visibilità al sardo, anche con opere di grandi autori della letteratura internazionale rivolte soprattutto ai bambini. In questo quadro, è parsa una scelta obbligata la traduzione in sardo di opere di Luis Sepúlveda e in particolare dell’opera emblematica della sua visione del mondo, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Si sono aggiunte, poi, le traduzioni in algherese, tabarchino, occitano alpino e francoprovenzale, per sottolineare l’universalità del suo messaggio e per portare queste lingue a pieno titolo nel mondo della grande letteratura. Diego Corraine sarà la voce sarda, Margherita Crasto quella tabarchina, Carla Valentino presterà la sua voce alla versione catalano-algherese. Dalla Sardegna si passerà al Piemonte, con Dario Anghilante a recitare il brano occitano, e Matteo Ghiotto a leggere l'ultima parte della fiaba in francoprovenzale. Le letture saranno sonorizzate dal musicista ed etnomusicologo Flavio Giacchero con una performance tra improvvisazione e scrittura.

a cura di Papiros edizioni, Diego Corraine, Andrea Fantino, Flavio Giacchero


ore 22:00

LA RISPOSTA DELLE LINGUE MADRI AL CORONAVIRUS

Il regista e produttore Tore Cubeddu racconta l’esperienza della televisione sarda EjaTV ai tempi del Covid-19, introducendo un montaggio di estratti video raccolti in rete che documenta la vivacità e la varietà di risposte delle lingue indigene e minoritarie di fronte all’emergenza: dalla campagna di informazione condotta dalla Chambra d’Oc in occitano e francoprovenzale, ai canti in minorchino dei vigili municipali, passando per i video tutorial sul lavaggio delle mani realizzati dagli aborigeni australiani.

a cura di Tore Cubeddu


ore 22:10

Documentario: LANGUAGE MATTERS WITH BOB HOLMAN

Scritto da Bob Holman, diretto da David Grubin, è un documentario trasmesso dalla PBS nel 2015, che parla della rapida estinzione di molte lingue del pianeta e della loro lotta per la sopravvivenza. Bob Holman accompagna lo spettatore in Australia, Galles e Hawaii per riflettere sul valore della diversità linguistica nel mondo.

In prima visione in Italia, versione sottotitolata da Silvia Mentini.

A cura di Bob Holman e Silvia Mentini


ore 00:00 - Saluti finali

www.premioostana.it

 

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