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Fase2 Piemonte: news 26 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a martedì 26 maggio 2020. 15935 (+374) i nuovi guariti in Piemonte. 3626 in via di guarigione. 14 nuovi decessi, 3812 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 30314 (+86). Bonus Piemonte: erogati altri 11 milioni di Euro. In due giorni effettuati oltre 8200 bonifici per un valore in tutto di 18,5 milioni di euro. Sars-Cov-2. Indagione di siero prevalenza della popolazione promossa dal Ministero della Salute ed Istat. In Piemonte interessate 8099 persone. Pronto Soccorso di Bra: Icardi "L'obiettivo è la migliore assistenza". Centri estivi: concordate le linee guida con le autonomie locali.

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Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 26 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
30314
 IN TERAPIA INTENSIVA 70
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 1162
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 5709
 GUARITI
15935
 IN VIA DI GUARIGIONE 3626
 DECEDUTI 3812
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 293473
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 163476

15935 (+374) i nuovi guariti in Piemonte. 3626 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 15.935 (+374 rispetto a ieri): 1.553 (+90) in provincia di Alessandria, 740 (+34) in provincia di Asti, 675 (+2) in provincia di Biella, 1.579 (+1) in provincia di Cuneo, 1.388 (+14) in provincia di Novara, 8.398 (+219) in provincia di Torino, 683 (+14) in provincia di Vercelli, 797 (+1) nel Verbano-Cusio-Ossola, 122 (-1) provenienti da altre regioni.

Altri 3.626 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


14 nuovi decessi, 3812 in totale

Sono 14 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 2 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.812 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 634 Alessandria, 228 Asti, 203 Biella, 363 Cuneo, 329 Novara, 1.685 Torino, 208 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, oltre a 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 30314 (+86)

Sono 30.314 (+86 rispetto a ieri, di cui 24 rilevati nelle Rsa) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3.874 in provincia di Alessandria, 1.790 in provincia di Asti, 1.032 in provincia di Biella, 2.752 in provincia di Cuneo, 2.664 in provincia di Novara, 15.460 in provincia di Torino, 1.288 in provincia di Vercelli, 1.106 nel Verbano-Cusio-Ossola, 254 residenti fuori regione ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 94 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 70 (-2 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1.162 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 5.709

I tamponi diagnostici finora processati sono 293.473, di cui 163.476 risultati negativi.


Bonus Piemonte: erogati altri 11 milioni di Euro. In due giorni effettuati oltre 8200 bonifici per un valore in tutto di 18,5 milioni di euro

Sono 4.679 per un valore di 11 milioni di euro i Bonus Piemonte erogati nella giornata di oggi , che sommati a quelli di ieri portano a oltre 8.200 i beneficiari che hanno già ricevuto sul proprio conto corrente il contributo a fondo perduto della Regione, per un valore complessivo in soli due giorni di 18,5 milioni di euro . 

Lo comunicano il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio , l’assessore al Commercio Vittoria Poggio e alla Semplificazione Maurizio Marrone .
I bonifici proseguiranno con un ritmo di circa 5 mila al giorno, mentre continua anche l’invio della comunicazione a tutti i beneficiari del Bonus voluto dalla Regione per sostenere le attività piemontesi colpite dal lockdown per l’emergenza Coronavirus. 
Lo stanziamento complessivo è di 131 milioni di euro che andranno a beneficio di oltre 70 mila realtà del territorio .
Il Bonus Piemonte è  uno dei pilastri di Riparti Piemonte , il Piano da oltre 800 milioni di euro per aiutare imprese e famiglie nella Fase 2.
Per tutte le info sul Bonus Piemonte: https://www.regione.piemonte.it/bonuspiemonte/

Sars-Coc-2. Indagione di siero prevalenza della popolazione promossa dal Ministero della Salute ed Istat. In Piemonte interessate 8099 persone

Sono 8099 in Piemonte i cittadini che, a partire da domani, si sottoporranno all’indagine di siero-prevalenza della popolazione sul SARS-COV-2, promossa dal Ministero della Salute in collaborazione con l’ISTAT: in totale il campione, su scala nazionale, è di 150.000 persone.

Lo studio permetterà di determinare l’estensione e la prevalenza dell’infezione nella popolazione generale, individuare la proporzione di persone nella popolazione che ha sviluppato una risposta di anticorpi e delineare le differenze di siero-prevalenza tra le varie fasce di età, di localizzazione territoriale e di professione, così da meglio comprendere le caratteristiche epidemiologiche e la patogenesi del virus.

Ad oggi la sorveglianza del SARS-COV-2, basata sull’impiego dei tamponi naso-faringei, si è concentrata principalmente su pazienti sintomatici, sospetti o contatti ad alto rischio di casi confermati in gruppi di popolazione specifici.

Rimane di difficile valutazione la frazione di infezioni paucisintomatiche o asintomatiche che non richiedono assistenza medica; inoltre, il ruolo delle infezioni asintomatiche o sub-cliniche nella trasmissione da persona a persona di COVID-19 non è ancora ben compreso e non è ancora chiaro se soggetti asintomatici possano essere in grado di contagiare altri individui e quando nel decorso subclinico della malattia.

Per la comprensione della diffusione dell’infezione virale e per determinarne la vera prevalenza sono necessari estesi test sierologici; è da sottolineare che la sola presenza di anticorpi nel sangue non si traduce necessariamente in immunità, poiché non tutti gli anticorpi sono in grado di neutralizzare il virus.

E’ fondamentale però dimostrare per quanto tempo gli anticorpi persistono dopo l'infezione, sia nei casi lievi che gravi di COVID-19; al momento non è chiaro per quanto tempo rimangano anticorpi contro SARS-CoV-2 nel siero, anche se studi preliminari suggeriscono che potrebbero durare 49 giorni o più.

Questa indagine di siero-prevalenza è promossa dal Ministero della Salute e dall’ISTAT, e realizzata in collaborazione con le Regioni, le Province Autonome e la Croce Rossa Italiana, con il coinvolgimento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di libera scelta, e prevede a livello nazionale l’arruolamento di un campione di 150.000 persone, di tutte le età, scelte in modo casuale.

La Regione Piemonte partecipa con un campione di 8099 soggetti distribuiti fra tutte le ASL del territorio.

Un servizio di Call center con personale della Croce Rossa Italiana (CRI) adeguatamente formato contatterà i soggetti campionati, fornirà una sintetica illustrazione delle finalità del progetto, verificando la disponibilità all’effettuazione del prelievo di sangue venoso e assegnerà il relativo appuntamento per il prelievo presso i Punti Prelievo individuati in Piemonte. La CRI si occuperà esclusivamente di effettuare i prelievi domiciliari.

Al momento dell’effettuazione del prelievo alle persone campionate verrà richiesto di leggere attentamente e sottoscrivere un modulo di consenso informato al trattamento sanitario che sarà controfirmato dal personale sanitario, raccolto e conservato presso le Unità di prelievo.

I campioni di sangue saranno successivamente processati dai quattro Laboratori regionali individuati per l’indagine.

Se il test sierologico risulterà positivo, cioè rileverà la presenza di anticorpi specifici, il risultato verrà notificato immediatamente al Medico di Medicina Generale/Pediatra di Libera Scelta e alla Azienda Sanitaria competente che provvederà al temporaneo isolamento domiciliare e a effettuare un tampone nasofaringeo. In caso di positività al tampone, il soggetto verrà preso in carico come caso confermato e continuerà l’isolamento; in caso contrario non vi sarà necessità di prolungare ulteriormente l’isolamento domiciliare.

L’intervento dei Medici di Medicina Generale e dei Pediatri di Libera Scelta risulta cruciale in quanto dovranno sostenere l’importanza dell’indagine per la collettività, tramite una adeguata informazione e sensibilizzazione dei soggetti campionati. Verrà loro fornito l’elenco nominativo dei soggetti selezionati affinché informino i propri assistiti rientranti nel campione dell’indagine in corso e dell’importanza di partecipare.

Info: s: http://www.salute.gov.it/portale/nuovocoronavirus/dettaglioNotizieNuovoCoronavirus.jsp?lingua=italiano&id=4805


Pronto Soccorso di Bra: Icardi "L'obiettivo è la migliore assistenza"

«Non è possibile riaprire il Pronto Soccorso a Bra, semplicemente perché oggi manca l’ospedale. Per legge (vedasi DPR 14.1.97, DM 70/2015, DCR 616/2000 e successive modifiche e integrazioni), infatti, dietro ad ogni Pronto Soccorso devono esserci dei reparti operativi, come, ad esempio, Medicina, Radiologia, Anestesia, Chirurgia, che oggi, per effetto del trasferimento in corso a Verduno, non sono più presenti nella sede braidese.

Il piano di trasferimento dell’Asl Cn2 riguardante gli ospedali di Alba e Bra a Verduno prevede l’operatività del DEA a Verduno intorno alla metà di luglio, vale a dire tra un mese e mezzo.

I cittadini non hanno tanto “bisogno di assistenza in prossimità di casa”, quanto semmai della migliore assistenza, con reparti e cure adeguate agli standard strutturali, tecnologici e sanitari.

Gli spazi del Pronto Soccorso di Bra saranno molto utili per realizzare nel prossimo futuro alcuni dei servizi essenziali della Casa della Salute, anche come prima accoglienza medica ed infermieristica (cure primarie e presa in carico della cronicità).

Per quanto riguarda il PPI, non è mai stato programmato negli anni scorsi, anche perché non risulta che sia replicata in regione la presenza di un PPI a distanza di 9 km da un DEA di rilievo.

In altre zone, il PPI serve anche perché territori molto estesi sarebbero privi di posti di assistenza per lunghe percorrenze (tipo valli montane), ma questo non è il caso di Bra, restando comunque da valutare la sicurezza di tali punti di assistenza rispetto al rapido conferimento al DEA più vicino e competente».

Così l’assessore regionale alla Sanità del Piemonte, Luigi Genesio Icardi, in risposta alle dichiarazioni dei Gruppi consiliari del centrosinistra braidese in merito al servizio di Pronto Soccorso a Bra.


Cenri estivi: concordate le linee guida con le autonomie locali

“L’incontro è stato cordiale e fruttuoso e ha offerto alcuni spunti interessanti che abbiamo intenzione di recepire. Ringrazio ogni partecipante per il proprio contributo propositivo”: è il commento rilasciato dall’assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Chiara Caucino, dopo l’incontro telematico avuto nel pomeriggio con le Autonomie locali piemontesi sulla bozza delle linee guida relative ai centri estivi per bambini e ragazzi da 3 a 17 anni. “Dalla riunione odierna – aggiunge - sono emersi suggerimenti utili a migliorare l’applicabilità concreta delle misure previste. Proprio nello spirito di collaborazione che deve sussistere tra amministrazioni ed in sinergia con le Autonomie locali, ho incaricato gli uffici del mio Assessorato di integrare le bozza originale”.

“I tre allegati delle linee guida - ricorda Caucino - hanno l’obiettivo di contemperare la necessità primaria di offrire a bambini ed adolescenti attività ludiche e socializzanti con la garanzia di adeguate condizioni di tutela della salute dei minori e delle famiglie”.

Entrando nel dettaglio, l’assessore afferma che “i principali elementi delle linee guida servono a fornire regole sulla localizzazione dei servizi di vacanza, che saranno possibili nel maggior numero di immobili disponibili, in quanto la numerosità dei partecipanti potrà essere limitata e dovrà essere raccolta in piccoli gruppi. Si potranno quindi utilizzare gli immobili del Comune, le scuole, i servizi educativi, gli oratori, tutte le sedi degli enti del terzo settore, nonché le fattorie didattiche ecc. Sono presenti anche regole sul personale da utilizzare per il servizio di vacanza, in linea con la disciplina nazionale, sul ‘protocollo sanitario’ da seguire nei servizi per lo svolgimento delle attività, la somministrazione degli eventuali pasti, l’accoglienza del minore. l’opportunità di coinvolgere i volontari del Servizio civile, la collaborazione con i Centri per le famiglie. La procedura di attivazione dei servizi, in analogia con le regole già esistenti del 2018, avverrà tramite la Segnalazione Certificata d’Inizio Attività (SCIA), da comunicare al Comune e all’azienda sanitaria”.

Infine, Caucino annuncia che “domani pomeriggio avrà luogo un ulteriore momento di confronto con il mondo del Terzo Settore, dello sport piemontese, nonché quello religioso, da sempre impegnati nella realizzazione di servizi per minori, dopo il quale il testo sarà reso definitivo e inserito in procedura, in vista dell’approvazione in Giunta regionale di venerdì prossimo”.


 

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