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Fase2 Piemonte: news 22 maggio 2020

Sanità - Benessere
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La situazione dell'Emergenza Coronavirus in Piemonte Fase2 a venerdì 22 maggio 2020. 14423 (+669) i nuovi guariti in Piemonte. 3784 in via di guarigione. 15 nuovi decessi, 3757 in totale. Situazione dei contagi in Piemonte 30007 (+87). il Piemonte è ripartito ma non deve abbassare la guardia. Lunedì le linee guida regionali per i centri estivi. Dal 25 maggio 15 uffici postali in provincia di Torino tornano alla normalità. Continuano le riaperture e la normalizzazione degli  orari negli uffici postali.. La situazione a Cuneo.

LINEE GUIDA PER LA RIAPERTURA --> LEGGI IL PDF


Piemonte

Aggiornamento Coronavirus Piemonte 22 maggio 2020 FASE2
 NUMERO DI CONTAGIATI
30007
 IN TERAPIA INTENSIVA 79
 NON IN TERAPIA INTENSIVA 1414
 PERSONE IN ISOLAMENTO DOMICILIARE 6959
 GUARITI
14423
 IN VIA DI GUARIGIONE 3445
 DECEDUTI 3757
 TOTALE TAMPONI EFFETTUATI 276633
 TAMPONI ESAMINATI NEGATIVI 152729

14423 (+669) i nuovi guariti in Piemonte. 3784 in via di guarigione

Oggi l’Unità di Crisi della Regione Piemonte ha comunicato che i pazienti virologicamente guariti, cioè risultati negativi ai due test di verifica al termine della malattia, sono 14.423 (+669 rispetto a ieri: 1347 (+40) in provincia di Alessandria, 621 (+ 38) in provincia di Asti, 624 (+37 ) in provincia di Biella, 1486 (+66) in provincia di Cuneo, 1302 (+71) in provincia di Novara, 7538 (+340) in provincia di Torino, 643 (+16) in provincia di Vercelli, 740 (+59 ) nel Verbano-Cusio-Ossola, 122 (+2) provenienti da altre regioni.

Altri 3.445 sono “in via di guarigione”, ossia negativi al primo tampone di verifica, dopo la malattia e in attesa dell’esito del secondo.


15 nuovi decessi, 3757 in totale

Sono 15 i decessi di persone positive al test del Covid-19 comunicati nel pomeriggio dall’Unità di Crisi della Regione Piemonte, di cui 1 al momento registrati nella giornata di oggi (si ricorda che il dato di aggiornamento cumulativo comunicato giornalmente comprende anche decessi avvenuti nei giorni precedenti e solo successivamente accertati come decessi Covid).

Il totale è ora di 3.757 deceduti risultati positivi al virus, così suddivisi su base provinciale: 626 Alessandria, 223 Asti, 200 Biella, 355 Cuneo, 325 Novara, 1662 Torino, 204 Vercelli, 125 Verbano-Cusio-Ossola, 37 residenti fuori regione, ma deceduti in Piemonte.


Situazione dei contagi in Piemonte 30007 (+87)

Sono 30.007 (+ 87 rispetto a ieri) le persone finora risultate positive al Covid-19 in Piemonte: 3835 in provincia di Alessandria, 1767 in provincia di Asti, 1029 in provincia di Biella, 2720 in provincia di Cuneo, 2652 in provincia di Novara, 15.349 in provincia di Torino, 1267 in provincia di Vercelli, 1102 nel Verbano-Cusio-Ossola, 257 residenti fuori regione, ma in carico alle strutture sanitarie piemontesi. I restanti 99 casi sono in fase di elaborazione e attribuzione territoriale.

I ricoverati in terapia intensiva sono 79 (- 4 rispetto a ieri).

I ricoverati non in terapia intensiva sono 1414 (-65 rispetto a ieri).

Le persone in isolamento domiciliare sono 6959

I tamponi diagnostici finora processati sono 276.633, di cui 152.729 risultati negativi.


il Piemonte è ripartito ma non deve abbassare la guardia

Il Piemonte continua il suo percorso verso la completa ripartenza, dopo la fase di chiusura attuata per far fronte al Coronavirus. Al 22 maggio la produzione economica è arrivata al 92% (+6% rispetto alla settimana scorsa), con 1.263.299 addetti tornati al lavoro su un totale prima della crisi di 1.370.759.

È quanto emerge dal secondo rapporto settimanale dell’Osservatorio Ripartenza dell’Ires, presentato al Gruppo di monitoraggio istituzionale Fase2 presieduto dal vicepresidente della Regione Fabio Carosso, cui partecipano i presidenti di Provincia, i sindaci delle città capoluogo, esponenti dell’Unità di Crisi e delle associazioni degli enti locali con il coordinamento delle Prefetture, che ha il compito di monitorare l’andamento della situazione socio-economica del territorio in relazione alle misure assunte per l’epidemia e alla loro graduale rimozione.

“I dati di questo rapporto - ha dichiarato Carosso - confermano quanto emerso la scorsa settimana, e cioè che il Piemonte ha saputo reagire all’impatto della chiusura. I piemontesi hanno anche mostrato senso di responsabilità, visto che, per quanto riguarda il rispetto delle norme, non si sono registrate criticità preoccupanti. Questo non significa che dobbiamo dare le cose per scontate. Dobbiamo tenere l’allerta alta e continuare ad analizzare, come stiamo facendo, la situazione a tutti i livelli, anche, ad esempio, sul fronte della vita sociale, dove purtroppo oggi assistiamo ad un aumento della violenza domestica, che ci preoccupa e su cui dovremo fare una riflessione”.

La mobilità dei piemontesi arrivata al 64% è un altro dato che misura la ripresa del lavoro e della vita sociale. L’andamento è simile durante i due mesi di misure restrittive: Novara e Torino hanno visto una maggiore flessione degli spostamenti rispetto gli altri territori nel periodo dal 23 marzo al 27 aprile, Asti è la provincia dove la mobilità è diminuita in misura minore. Dal 27 aprile vi è stato un graduale aumento degli spostamenti che si è accentuato dopo il 4 maggio soprattutto a Cuneo, Asti e Biella. Dopo l’11 maggio è cresciuto soprattutto a Biella.

Il periodo di chiusura è coinciso anche con una netta diminuzione dell’inquinamento acustico, il cui andamento ha ricalcato quello della mobilità. Secondo i dati raccolti da Arpa, le emissioni acustiche da traffico aereo sono crollate dopo il 19 marzo, per la quasi assenza di voli su Caselle e la riduzione di quelli sui vicini scali lombardi. Nella settimana dal 6 al 12 aprile il rumore nelle aree interessate dal passaggio dei velivoli è sceso di quasi 5 decibel, per tornare poi gradualmente a salire, ma rimanendo ancora sotto i 3,6 decibel nella settimana dal 4 al 10 maggio. Sempre dal 6 al 12 aprile il dato acustico per traffico veicolare a Torino è sceso di 3,8 decibel. Ancora più evidente il calo di inquinamento acustico notturno legato alla movida, che per tutto il periodo della chiusura dei locali si è attestato tra i -21 e i -24 decibel e quindi praticamente azzerato.

Circa il rispetto delle regole, durante tutto il periodo le autorità hanno controllato 148.000 cittadini ed elevato nel complesso 11.000 sanzioni (7,47%). L’andamento ha seguito all’incirca tre fasi: fino all’ultima settimana di aprile, la percentuale di persone sanzionate oscillava intorno al 10%, dal 27 aprile la quota è scesa ed è oscillata per una settimana intorno al 6%, per poi crollare al 2% e avvicinarsi allo zero dopo il 14 maggio.

Un aspetto preoccupante è quello riconducibile ai dati sulla violenza domestica. Le chiamate al 1522, il numero antiviolenza e stalking, sono cresciute in quasi tutte le regioni nel periodo del lockdown. Confrontando il periodo 1° marzo-16 aprile del 2019 con lo stesso intervallo del 2020, in Piemonte le chiamate sono salite da 5,2 a 6,6 ogni 100.000 abitanti, mentre le donne sottoposte a violenza o stalking da 2 a 3 ogni 100.000 abitanti.


Lunedì le linee guida regionali per i centri estivi

“Lunedì presenterò le linee guida che andranno a disciplinare la programmazione e la gestione dei centri estivi in Piemonte”: ad annunciarlo è l’assessore regionale alle Politiche sociali e alla Famiglia, Chiara Caucino.

“Il mio Assessorato - spiega Caucino - sta lavorando da settimane sul testo che contiene le indicazioni che verranno presentate lunedì ai Comuni e ai rappresentanti degli enti locali, agli oratori e a tutti i soggetti interessati, e che verranno approvate in Giunta venerdì prossimo. In questo periodo molte sono state le sollecitazioni e le richieste pervenute soprattutto dai Comuni e dagli enti religiosi, alle quali la Regione sta predisponendo una risposta adeguata, rapida ed efficace per garantire l’inizio dei centri estivi in tempo utile. Il decreto del Governo prevede la partenza di queste attività il 15 giugno, ma con il presidente Cirio stiamo lavorando - e su questo oggi ci siamo confrontati con il ministro Speranza - per cercare di anticiparne il più possibile l’avvio per venire incontro alle esigenze delle famiglie con un servizio per loro essenziale”.

Entrando nel merito, l’assessore precisa che “le linee guida andranno a regolamentare in modo puntuale tutti gli spazi che potranno essere destinati alle attività dei centri estivi, la capacità ricettiva, l’organizzazione delle attività, il personale, la formazione degli operatori, l’accesso e la priorità. Aspetto a cui tengo particolarmente e punto qualificante delle disposizioni sarà la sinergia, che ho fortemente voluto, con il Servizio civile universale, che permetterà l’affiancamento e il supporto nelle attività di natura ricreativa. Infine, saranno fornite anche precisazioni circa la collaborazione con i Centri per le Famiglie piemontesi, il protocollo sanitario, le modalità di accesso, accompagnamento e ritiro dei minori, l’erogazione dei pasti”.

“Nulla sarà trascurato - conclude Caucino - neppure la governance, strumento indispensabile per il monitoraggio dell’attuazione e delle eventuali problematicità che potranno emergere. Intendo pertanto rassicurare il Comune e la Città metropolitana di Torino, e tutti i Comuni piemontesi. La Regione è assolutamente vigile e attiva su un tema che riteniamo fondamentale per dare supporto alle famiglie piemontesi”.


Dal 25 maggio 15 uffici postali in provincia di Torino tornano alla normalità. Continuano le riaperture e la normalizzazione degli  orari negli uffici postali

Da lunedì 25 maggio 15 Uffici Postali in provincia di Torino torneranno ad osservare orari e giorni di apertura pre-Covid. Dopo la temporanea rimodulazione resasi necessaria nel mese di marzo, continuano gradualmente le riaperture degli Uffici Postali anche in vista del pagamento delle pensioni di giugno che saranno accreditate ed erogate a partire da martedì 26 maggio. Gli Uffici Postali di Beinasco, Alpignano, Borgaro Torinese e Rivarolo Canavese da lunedì 25 maggio  osserveranno il consueto orario pre-Covid con apertura anche al pomeriggio sino alle 19,10 mentre Bruzolo, Scalenghe, Villafranca Piemonte, Moncalieri 3, Andezeno, Borgofranco d’ Ivrea, Cafasse, Castagneto Po, Ozegna, Vauda Canavese e Torino, Via Guicciardini, torneranno ad essere aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato.

Poste Italiane invita i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.

Ulteriori informazioni sulle aperture e sulle disponibilità orarie degli Uffici Postali sono reperibili sul sito internet www.poste.it


L'emergenza dai comuni

La situazione a Cuneo

#RipartenzaResponsabile. Misure stabilite dal COC - Centro Operativo Comunale nella riunione del 22 maggio

Conclusa la distribuzione delle 55.000 mascherine. Da questo fine settimana il numero unico 0171.44.44.44 sarà operativo solo più nei giorni feriali

Si è conclusa ieri pomeriggio la distribuzione delle mascherine della Regione Piemonte a tutti i cuneesi. Le squadre di volontari della Protezione Civile Comunale e della Protezione Civile dell'ANA, affiancate da squadre di dipendenti del Comune, hanno consegnato oltre 55.000 mascherine in soli 6 giorni, svolgendo questo prezioso lavoro con un impegno encomiabile.

Si ricorda inoltre che, a partire da questo fine settimana, il numero unico 0171.44.44.44, attivo in modo continuativo dal 13 marzo per fornire informazioni (non sanitarie) sulle disposizioni  relative all'emergenza COVID, non sarà più operativo il sabato e domenica e nei giorni festivi. Gli operatori saranno disponibili dal lunedì al venerdì, nella fascia oraria 9-18. Precisiamo che il numero è utilizzabile anche per richieste e segnalazioni sull'attività del Comune.

Numeri utili e informazioni di servizio

Per le richieste dei Buoni Spesa è sempre operativo il numero telefonico 0171-444.700 (dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 17 e il venerdì dalle 8.30 alle 12.30). Chi volesse contribuire ad aiutare le tante famiglie cuneesi che in questi giorni si stanno trovando in difficoltà nell'acquistare beni di prima necessità come cibo e farmaci, può farlo mediante bonifico bancario sul conto corrente intestato al Comune di Cuneo, IBAN: IT 22 P 03111 10201 0 0000 0032346, indicando la seguente causale: "COVID-19 Solidarietà alimentare e Codice Fiscale". 

Per rimanere aggiornati su informazioni e nuove disposizioni si ricorda che è possibile aderire al Servizio Sms della Protezione Civile, per iscriversi compilare il modulo pubblicato sul sito istituzionale.


 

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