Vittoria sofferta all’esordio per l’Atalanta all’Olimpico Grande Torino. Ci pensa Luis Muriel a sbloccare al 6' il risultato con una splendido tiro dal limite. Crescono i granata con i tentativi di Sanabria e Linetty. A fine della prima frazione Bremer sfiora il pari. Nella ripresa entra Belotti ed il Gallo, grazie anche a una deviazione di Maehle, trova il pari. In pieno recupero Piccoli regala i primi tre punti alla Dea.
Torino - Atalanta 1-2
Finalmente si inizia anche se a detta di mister Juric il Toro è ancora un cantiere aperto, con alcuni posti chiave della formazione titolare non ancora definiti.
La mancanza di una mezzapunta di ruolo è il maggior cruccio del tecnico croato, stasera assente in panchina per squalifica, sostituito del suo vice Matteo Paro. Assieme al confermatissimo Mandragora, la linea di centrocampo è quella schierata in Coppa Italia contro la Cremonese e cosippure sono confermati i due giocatori a supporto del paraguayano Sanabria (Belotti ancora fuori), Linetty e Pjaca. Out sia Zaza, fuori un mese, che Baselli ancora indisponibile in quanto ha ripreso a lavorare con i compagni solo due giorni fa.
Sul fronte nerazzurro Gasperini dovrà fare a meno degli squalificati Freuler, Toloi e de Roon, quest’ultimo addirittura per quattro giornate oltre a Zapata infortunato (si prevede il suo rientro dopo la sosta) unitamente al lungodegente Hateboer (ne avrà ancora per più di due mesi), per cui le uniche novità in formazione provenienti dal mercato sono Musso in porta e Demiral come difensore centrale. Riabilitato Ilicic a formare i tre là davanti con Muriel al centro dell’attacco e Malinovski sulla sinistra.
La partita inizia male per i granata con la rete del colombiano Muriel al 6’ che imbeccato da Ilicic si trascina un paio di difensori accentrandosi partendo da destra per scagliare un tiro imparabile all’incrocio. Su questa marcatura la Dea si rilassa e non sviluppa il proprio solito predominio di gioco sugli avversari e di questo se ne rende conto ben presto il suo tecnico che catechizza (e qui è d’uopo l’eufemismo) per tutta la prima parte i propri giocatori.
Il Torino dal canto suo non si perde d’animo e reagisce allo svantaggio con una prima occasione di Sanabria al 13’ sventata da Musso. Al 34’ sempre il centravanti paraguayano scaglia un bel fendente vero il palo destro della porta bergamasca sventato ancora dall’attento Musso, al 40’ ci pensa Bremer con una bel colpo di testa respinto da un difensore nerazzurro. Al 43’ è la volta di Ola Aina con un bel tiro sulla sinstra della porta atalantina che ancora una volta il portiere argentino sventa da par suo. Finisce così il primo tempo con il Toro che avrebbe meritato il pari.
La seconda parte inizia con un Toro ancor più fisico con l’entrata di Rincón al posto di Lukic mentre l’Atalanta cambia addirittura tutti e tre i suoi attaccanti. Il copione comunque rimane lo stesso, con i granata sempre alla ricerca del pareggio. Un bel tiro di Djidji impegna da fuori area Musso fino all’entrata di Belotti che dopo meno di un quarto d’ora dal suo ingresso e con un’azione personale mette a segno il pareggio con un gran tiro da fuori area. Grazie anche ad una deviazione di Maehle il suo potente tiro si infila con un pallonetto alle spalle di Musso. Pareggio meritatissimo con un’ultima possibilità creata da Verdi all’88’ che con un gran tiro da fuori area sfiora addirittura il vantaggio. La beffa arriva comunque nei minuti di recupero ed al 90’+3’ Pasalic in scivolata dà un assist al bacio al giovane Piccoli che da pochi passi trafigge Milinkovic-Savic sancendo una vittoria non certo meritata de parte della Dea.
Gasperini nelle dichiarazioni post-partita ammette che la sua squadra non ha meritato la vittoria, la condizione del Torino è stata superiore alla loro, si è vista una prestazione molto sottotono da parte dei nerazzurri e di questo dice di ricordarsene nel caso di future recriminazioni.
Dal canto suo il vice Paro conferma il dispiacere per la sconfitta anche se soddisfatto della prestazione, soprattutto perché la squadra ha concesso ben poco ai rivali. Il Toro sapeva del pressing degli avversari, arma letale dei nerazzurri, confermando la prestazione positiva tanto di Sanabria come di Belotti.
Ph. Giuliano Marchisciano / One + Nine Images
