L'Opera unisce. Stagione 2017-18 del Regio

Teatro - Danza
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E'stata ufficialmente presentata la Stagione d’Opera e di Balletto 2017-2018 del Teatro Regio di Torino. 16 titoli in totale: 12 opere, di cui 3 nuovi allestimenti, il musical di Andrew Lloyd Webber, "Evita" e per la grande danza, 3 appuntamenti.

E'stata ufficialmente presentata la Stagione d’Opera e di Balletto 2017-2018 del Teatro Regio di Torino. 16 titoli in totale: 12 opere, di cui 3 nuovi allestimenti, il musical di Andrew Lloyd Webber, "Evita" e per la grande danza, 3 appuntamenti.

La nuova Stagione inizierà il 10 ottobre 2017, per terminare l’8 luglio 2018. Il Direttore musicale del Regio, Gianandrea Noseda, inaugura la stagione il 10 ottobre con "Tristano e Isotta" (10-22 ottobre), l’opera cardine di Richard Wagner, partitura simbolo delle avanguardie musicali che prenderanno avvio nel Novecento. Noseda affronta, per la prima volta, il più imponente tra i titoli wagneriani con una profonda maturità interpretativa raggiunta in anni di studio del repertorio tardo romantico. La regia di Claus Guth, per la prima volta al Regio, ambienta il dramma all’interno della Villa Wesendonck, a Zurigo, luogo nel quale Wagner iniziò la composizione dell’opera spinto dal fervente amore per la signora Wesendonck. Tristano è il tenore Peter Seiffert, Isotta il soprano Ricarda Merbeth, Re Marke il basso Steven Humes, un cast di perfetti wagneriani, regolarmente invitati al Festival di Bayreuth. L’allestimento, in prima italiana, proviene dalla Opernhaus di Zurigo.

Nel mese di novembre (15-26/11) andrà in scena "Falstaff", di Giuseppe Verdi. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, salirà per la prima volta Daniel Harding, cresciuto sotto l’egida di Claudio Abbado e oggi tra i più apprezzati direttori d’orchestra della nuova generazione. Il Falstaff di questa edizione avrà la voce e il carisma di Carlos Álvarez, che dovrà affrontare un agguerrito gruppetto di “allegre comari di Windsor” formato da Erika Grimaldi (Alice), Sonia Prina (Quickly) e Monica Bacelli (Meg). L’allestimento del Teatro Regio, proveniente dal Teatro Lirico di Cagliari, ha la regia di Daniele Abbado.

L'ultimo mese dell'anno, dicembre, è completamente dedicato alla danza. Il mesem si apre (5–10/12) con "Lo schiaccianoci" di Pëtr Il’ič Čajkovskij, il più natalizio dei balletti, con la coreografia di Amedeo Amodio, scene e costumi di Emanuele Luzzati nell’interpretazione dei Solisti e del Corpo di ballo Daniele Cipriani Entertainment, con i primi ballerini del New York City Ballet. Il celebre balletto, destinata sia al pubblico adulto sia a quello dei bambini, grazie al suo linguaggio colorato, immediato, che accoglie video e giochi d’ombre. Lo spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati, illustratore, scenografo e costumista dalla fervente immaginazione. L’Orchestra del Teatro Regio, affiancata dal Coro di voci bianche del Teatro Regio e del Conservatorio “G. Verdi”, è diretta da Alessandro Ferrari. A seguire (13-19/12), il Balletto del Teatro Mariinskij di San Pietroburgo interpreterà "Il lago dei cigni" con la coreografia di Petipa e Ivanov su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Uno dei più noti e amati balletti del diciannovesimo secolo. Un successo di fama planetaria, uno spettacolo, che incarna tutti gli ideali del tardo romanticismo: un principe combattuto tra un amore puro e la passione carnale; due personaggi femminili agli antipodi, la pura Odette che porta sul palcoscenico una danza eterea e raffinata, e la perfida Odille che si esprime con passi di danza di alto virtuosismo. La musica di Čajkovskij, è eseguita dall’Orchestra del Regio. A grande richiesta, ritorna il ballerino italiano più famoso al mondo: Roberto Bolle, che chiude il 2017 (29, 30 e 31/12) con il Gala di danza "Roberto Bolle and Friends".

Il 2018 (16 - 25 gennaio), Gianandrea Noseda, sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio, dirige "Turandot", il capolavoro di Puccini, in un nuovo allestimento con regia, scene e costumi di Stefano Poda, una produzione, che si preannuncia come una delle più sensazionali degli ultimi anni. Poda, autore dalla raffinata poetica metafisica e onirica, torna al Regio dopo i meravigliosi successi ottenuti con Thaïs e Faust. Turandot è la grande “incompiuta” del Novecento. Il soprano Oksana Dyka, con il suo timbro fulgido e abbagliante, renderà a pieno la ieraticità della principessa di ghiaccio. Insieme a lei ci sarà un giovane tenore in grande ascesa, Jorge de León, un Calaf fresco e possente. Erika Grimaldi interpreta Liù, personaggio che, in questa versione, assume un inedito spessore drammatico, sottolineato dalle grandi doti della cantante.

A febbraio (15-25/2), va in scena "Salomè" di Richard Strauss. La regia, firmata da Carsen per il Regio nel 2008, sottolinea questo aspetto immergendo la vicenda in un ambiente claustrofobico, metallico, opprimente, proponendo così una grande metafora del disagio e del malessere intimi di tutti i personaggi. Protagonista del titolo sarà il soprano svedese Erika Sunnegårdh, acclamata nelle platee internazionali e richiesta da direttori quali Rattle, Chailly, Luisi; accanto a lei: Robert Brubaker, Doris Soffel e Tommi Hakala. Quest’opera è particolarmente legata al nostro Teatro poiché proprio al Regio, nel 1906, lo stesso Richard Strauss diresse, ufficialmente, la prima rappresentazione italiana. Con Tristano, Turandot e Salome, Gianandrea Noseda propone tre partiture iconiche, un percorso musicale volto a presentare tre differenti prospettive drammaturgiche che, a cavallo tra Ottocento e Novecento, modificheranno per sempre la Storia dell’Opera.

Dal 13 al 21 marzo, per il Progetto Opera Barocca, va in scena "L’Orfeo" di Claudio Monteverdi, considerata in assoluto la prima opera lirica. Questa nuova produzione, che renderà viva la magia del teatro barocco visto attraverso una nuova iconografia contemporanea, è affidata alla regia di Alessio Pizzech. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Regio uno specialista del repertorio barocco: Antonio Florio, direttore riconosciuto a livello internazionale nonché fine musicologo, dedito alla scoperta dei tesori musicali napoletani del XVII secolo. L’opera barocca richiede artisti specializzati nel rendere al meglio questo linguaggio così peculiare; per l’occasione abbiamo riunito un cast di cantanti di assoluto livello: Roberta Invernizzi, Mauro Borgioni, Francesca Boncompagni, Monica Bacelli, Luigi De Donato e Luca Tittoto. Sempre a marzo (16-25/3) in scena, "Il barbiere di Siviglia" di Gioachino Rossini. Un tributo per le celebrazioni dei centocinquanta anni dalla scomparsa del compositore. La regia è di Vittorio Borrelli. Uno spettacolo perfetto, che valorizza il capolavoro di Rossini, la sua eleganza melodica, l’elettrizzante vitalità ritmica e la geniale strumentazione. La divertentissima opera, capace ancora oggi di far sorridere, a più di duecento anni dalla Prima – annovera la presenza di Francesco Marsiglia, Simone Del Savio, Marina De Liso, Davide Luciano e Carlo Lepore, artisti dalla spiccata vis comica e grandi esperti del repertorio rossiniano. Sul podio dell’Orchestra e Coro: Alessandro De Marchi, gradito ritorno al Regio e prossimo al suo debutto al Festival di Salisburgo.

Dal 17 al 28 aprile, in prima italiana, il nuovo allestimento de "I Lombardi alla prima crociata", realizzato in coproduzione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Gemma della produzione giovanile di Giuseppe Verdi, I Lombardi, partitura composta subito dopo Nabucco, incarna lo spirito risorgimentale e l’idea di comunità di quella Italia agli albori. Sul podio dell’Orchestra e Coro del Teatro Regio torna Michele Mariotti. Vincitore del Premio Abbiati come Miglior Direttore d’orchestra del 2016, Mariotti è considerato oggi il degno erede della gloriosa tradizione direttoriale italiana. La regia è di Stefano Mazzonis di Pralafera. I Lombardi alla prima crociata è un’opera pensata per un cast di possenti voci maschili. Per l’occasione, il palcoscenico del Regio accoglierà artisti del calibro di Giuseppe Gipali, Alex Esposito e Francesco Meli. Protagonista femminile sarà il soprano Angela Meade nei panni di Giselda. Il Coro del Teatro Regio, impegnato in numerosi e suggestivi passi all’interno dell’opera, è istruito da Claudio Fenoglio, solida guida della compagine, protagonista di importanti impegni all’interno di tutta la Stagione.

Per il Progetto Musical, quest’anno è la volta del titolo che ha segnato la storia della cultura pop: "Evita" di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Il celebre musical, immortalato sul grande schermo nel film di Alan Parker, con Madonna e Antonio Banderas, arriva al Regio dal 4 al 9 maggio, uniche date italiane del tour internazionale. Le memorabili songs, fra tutte «Don’t Cry for Me Argentina», accompagnano le affascinanti e al contempo tragiche vicissitudini di un grande e discusso personaggio storico, Evita Perón, che ha conquistato il mondo intero trasformandosi in icona pop. La produzione Bill Kenwright porta per la prima volta al Regio il musical che, dal suo debutto nel 1978, ha totalizzato diciassette premi internazionali, tra cui “Miglior musical” nei Laurence Olivier Awards, e ventuno nomination.

Dal 16 al 27 maggio, un insolito dittico novecentesco occuperà il palcoscenico del Regio: "Il segreto di Susanna" di Ermanno Wolf-Ferrari e La Voix humaine di Francis Poulenc. L'universo femminile, presentato nelle sue molteplici sfaccettature, è protagonista in questa Stagione. L’opera di Wolf-Ferrari è un inno all’ironia maliziosa, all’indipendenza della donna e al suo fascino; l’opera di Poulenc – su testo di Jean Cocteau – è, invece, un dramma della solitudine e della fragilità. Protagonista assoluta del dittico è il soprano Anna Caterina Antonacci, immensa artista capace di coniugare alla perfezione del canto una presenza scenica magnetica. Accanto a lei, Diego Matheuz. Il trentenne direttore venezuelano si è formato all’interno del “Sistema”, quel miracoloso progetto musicale creato da Antonio Abreu che ha forgiato musicisti di eccezionale valore, oggi ai vertici del panorama musicale internazionale. La regia del dittico è affidata a Ludovic Lagarde, regista dalla trentennale esperienza nel teatro di prosa, con rare e preziose incursioni nel mondo della lirica. L’allestimento è coprodotto dall’Opéra Comique di Parigi e dall’Opéra Royal de Wallonie-Liège.

La Stagione d’Opera si chiude dal 26 giugno all’8 luglio con la trilogia Mozart/Da Ponte: "Le nozze di Figaro", "Don Giovanni" e "Così fan tutte". Un grande sforzo produttivo che impegnerà tutte le maestranze del Teatro nell’allestimento di un’opera diversa ogni giorno per un totale di dodici recite. Il pubblico avrà così la possibilità di ammirare tre titoli fondamentali della Storia dell’Opera: dalla folle journée di Figaro alla commedia degli equivoci di Dorabella e Fiordiligi, passando per le implicazioni filosofiche di Don Giovanni. La commedia e la tragedia, l’ironia e la beffa, il serio e il faceto: questi tre capolavori sono la quintessenza del teatro musicale, proposti al Regio per la prima volta in un unico corpus.

Foto Teatro Regio Torino

 

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