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Palazzo Madama: collezioni di D’Azeglio

Mostre - Musei
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Si apre dal 2 dicembre al 6 marzo 2017, la mostra “Emanuele D’Azeglio - Il collezionismo come passione. Dal Burlington Club di Londra al Museo Civico di Torino”.
Palazzo Madama, presenta dal 2 dicembre al 6 marzo 2017, la mostra “Emanuele d’Azeglio. Il collezionismo come passione”. L’esposizione, celebra, a duecento anni esatti dalla sua nascita, il grande collezionista e mecenate piemontese che, dopo una brillante carriera diplomatica, fu dal 1879 al 1890 direttore del Museo Civico di Torino.
 
La curatela della mostra, è di Cristina Maritano, conservatore per le arti decorative di Palazzo Madama. Si concentra sulla grande passione collezionistica di Emanuele d’Azeglio, le cui preziose raccolte di ceramiche e di vetri dorati, graffiti e dipinti, conservate a Palazzo Madama, costituiscono oggi una collezione unica al mondo, per qualità e numero di pezzi. La mostra a Palazzo Madama coinvolge tutti i piani del museo attraverso un percorso “diffuso” segnalato al pubblico da un’apposita grafica. Piano nobile, Gabinetto Cinese, Piccola Guardaroba e Camera Nuova, ospitano un approfondimento sulla vita di Emanuele d’Azeglio e dei suoi interessi collezionistici.
Oltre alle opere di proprietà di Palazzo Madama, sono esposti in mostra alcuni importanti prestiti, come i codici miniati quattrocenteschi Sforza e d'Avalos, acquistati da d’Azeglio a Londra e poi ceduti alla Biblioteca Reale di Torino, i due piatti in maiolica rinascimentale provenienti dal Museo Nazionale del Bargello di Firenze; la Scrivania “alla mazzarina” di Luigi Prinotto appartenuta alla famiglia d’Azeglio e oggi parte delle collezioni della Venaria Reale. Ritorna inoltre a Torino, per la prima volta dopo più di un secolo, la celebre “Madonna Villamarina”, uno dei dipinti più enigmatici ed affascinanti della pittura italiana del Rinascimento, oggi conservato alla Fondazione Cini di Venezia. Tra i prestiti anche due preziose tavolette di Antoine de Lonhy, appartenute a d’Azeglio e recentemente riemerse sul mercato antiquario, che dialogano, in Sala Acaia, con la serie già di proprietà del museo. L’esposizione prosegue illustrando l'attività di direzione che Emanuele d’Azeglio svolse dal 1879 al 1890. Vengono ripercorse le principali acquisizioni compiute, ampliando come direttore le collezioni e delineando la futura espansione del Museo. Infine, il percorso si sofferma anche sul prezioso servizio di porcellana di Meissen, appartenuto alla famiglia Taparelli d’Azeglio ed acquistato nel 2013 da Palazzo Madama attraverso una vasta operazione di crowdfunding.
 

Vittorio Emanuele Taparelli d’Azeglio (1816-1890) - Nasce a Torino in una delle più importanti famiglie della nobiltà piemontese dell’epoca ed è avviato alla carriera diplomatica che lo porta a prestare servizio in varie sedi europee. Molto apprezzato da Cavour non solo per l’abilità politica ma anche per la sua cultura e capacità di intessere relazioni sociali, nel 1850, a soli 34 anni, diventa ministro plenipotenziario a Londra per il Regno di Sardegna, e poi d’Italia. Nel clima culturale londinese di fine ‘800, diventa un raffinato conoscitore e collezionista d’arte, abilità, che sfrutta come strumento di ascesa e affermazione sociale, tanto che per sua iniziativa nasce per sua iniziativa il celebre “Burlington Club”, dove ha la possibilità di entrare in contatto con i principali collezionisti e antiquari dell’epoca. Frequenta inoltre i direttori dei grandi musei londinesi, come il British Museum e il Victoria and Albert Museum. Per Emanuele d’Azeglio la passione collezionistica si concretizza in numerose raccolte, che si avvicendano nel tempo: porcellane cinesi e giapponesi, dipinti di antichi Maestri, maioliche e porcellane italiane, infine i vetri dipinti, l’ultima sua grande avventura. Ritiratosi dall’attività diplomatica nel 1868, cresce in lui l’impegno verso il Museo Civico di Torino, a cui fa confluire donazioni e segnalazioni per gli acquisti, con l’ambizioso obiettivo di renderlo una realtà di rilievo internazionale nelle arti decorative, sull’esempio dei prestigiosi musei inglesi. Insieme alla raccolta ceramica, oggetto di attenzione costante e continuamente incrementata, colleziona oltre un centinaio di vetri eglomisés, dipinti e dorati, che lascia in eredità al Museo torinese.

 
Info: www.palazzomadamatorino.it Orario: lun-dom 10.00-18.00, chiuso il martedì. La biglietteria chiude 1 ora prima. Biglietto museo: intero 10 euro, ridotto 8 euro, gratuito fino ai 18 anni.
 
Didascalie (Foto Palazzo Madama Torino)
1. Manifattura di Meissen. Servizio da tè, da caffè e da cioccolata con stemma Taparelli, detto "servizio d'Azeglio".Circa 1735-1740 - Porcellana dipinta e dorata.
2. Luca Signorelli, attribuito (Cortona 1450 circa-1523) - Madonna con il Bambino 1470 - 1475 circa. Tempera e olio su tavola.
3. Vittorio Emanuele D'Azeglio.
 

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