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The Gang apre il 2020 al Folk Club

Musica & Live
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Primo concerto del 2020 al Folk Club di Torino. I Gang, rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, da 30 anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e militante, si esibiranno con il loro "Calibro 77", nella cave di via Perrone a Torino, venerdì 10 gennaio, ore 21.30.

"Calibro 77" dei The Gang. Meglio di così non poteva iniziare il 2020 del Folk Club di Torino. Venerdì 10 gennaio, ore 21.30, il live dei Gang, la rock band marchigiana nata e capitanata dai fratelli Marino e Sandro Severini, da 30 anni i portabandiera più coerenti e credibili di un rock sanguigno e soprattutto militante.


Al FolkClub di Torino, per la prima volta Marino Severini (chitarra e voce), Sandro Severini (chitarre), Jacopo Ciani (violino e mandolino) e Gianni Bonanni (Fisarmonica, piano e organo).


The Gang

Chitarre e batteria al servizio di un messaggio politico-culturale da sempre ben chiaro e definito che, prendendo spunto dalle sonorità punk dei Clash di Joe Strummer, li ha resi testimoni e cantori di una realtà per molti versi simile alla Londra cantata dal celebre gruppo punk-rock. Ideali e capacità cantautorali che nel filo conduttore di una decina di album sempre fedeli a una linea di pensiero solidale e attenta agli oppressi e alle ingiustizie sociali, rendono la band di Filottrano un punto di riferimento più unico che raro nel panorama musicale italiano.

Coscienza e memoria, radici e ali, terra e fuoco, lotta e speranza: ecco gli ingredienti che da sempre costituiscono la ricetta dei Gang, che hanno dimostrato di poter passare con disinvoltura dal linguaggio crudo e immediato del punk a quello più complesso e ricercato della canzone d'autore, senza dimenticare l'immenso potenziale della tradizione popolare più genuina. Un tesoro inestimabile, che si inserisce a pieno titolo nei capisaldi musicali e culturali d'Italia.


Calibro 77

Undici colpi: 11 racconti di anni di lotta e piazze, 11 canzoni a raccontarli, 11 ricordi che danno forma in musica a un desiderio, quello dei Gang, di conservare e proteggere la memoria di un movimento che ha ancora voglia di cantare, 11 amori quarant'anni dopo, circa.

Era il 1977 allora, e si era giovani. "Sulla Strada" di Eugenio Finardi, "Io ti racconto" di Claudio Lolli, "Cercando un altro Egitto" di Francesco De Gregori, "Questa casa non la mollerò" di Ricky Gianco, "La Canzone del maggio" di Fabrizio De André, "Sebastiano" di Ivan della Mea, "Uguaglianza" di Paolo Pietrangeli, "Venderò" di Edoardo Bennato, "Un altro giorno" è andato di Francesco Guccini, "Non è una malattia" di Gianfranco Manfredi, "I reduci" di Giorgio Gaber.

Queste le tracce-guida di "Calibro 77", attraverso le quali i Gang raccontano la voglia di ri-cantare pezzi che hanno segnato la cultura degli anni ’70 e la loro storia, con la collaborazione e l’esperienza di Jono Manson, produttore e cantautore from Santa Fé, New Mexico, e un suono di frontiera a renderle internazionali. I progetto e la realizzazione di Calibro 77 parlano di quegli anni di partecipazione, condivisione e autogestione, perché nulla avrebbe potuto essere realizzato senza il prezioso apporto di un crowdfunding tra i più generosi mai visti (1.056 co-produttori per una cifra complessiva di 46.670 € raccolti) e che ha permesso la registrazione del disco proprio come era stato pensato: produzione di Jono Manson, una validissima armata di musicisti d’oltre Oceano (Michael Jude, John Michel [Hall And Oates / Brothers Keeper], Craig Dreyer, Clark Gayton [E-Street Band], John Popper [Blues Traveler], Jason Crosby, Jeff Kievit, Wally Ingram, Rob Eaton Jr, Ben Wright, Jeremy Bleich, John Egenes, Robby Rothschild, Char Rothschild, Jay Boy Adams, Scott Rednor, Jerry Weimer, Stefano Barotti) e i fratelli Severini a ricordare stagioni da custodire e tramandare.

https://www.the-gang.it/wordpress/

Ph. Folk Club

 

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