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Folk Club. Per Buscadero Night l'energia magica dei suoni di Steve Forbert

Musica & Live
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Il grandissimo cantautore cult, presenta il suo ultimo album: «The Magic Tree» e la sua autobiografia «Big City Cat: My Life In Folk Rock». Appuntamento venerdì 1° febbraio 2019, ore 21.30. Opening Act: Pit Coccato.

Un concerto da non perdere al Folk Club, quello di venerdì 1° febbraio, ore 21.30, per il ciclo musicale «Buscadero Night». Parliano del cantautore cult statunitense Steve Forbert, che ritorna in Italia per presentare il suo nuovo disco «The Magic Tree». Opening Act il cantautore Pit Coccato.

L'album, inizialmente pensato come una raccolta di outtake e provini acustici, si presenta come uno dei lavori più ispirati e coerenti del cantautore statunitense, grazie anche al lavoro del produttore Karl Derfler, storico collaboratore di Tom Waits ed al docile languore folk rock di Forbet, capace di ragionare sulla vita, sull'amore e sulla malattia. Esattamente un anno fa, infatti, l'artista sarebbe dovuto arrivare in Italia per presentare il suo ultimo disco «Flying at Night», ma è stato fermato da un tumore che gli ha messo tutta la vita davanti. Quarant'anni di carriera, piena di ostacoli, ripartenze e momenti di gloria, che sono sfociati in un inatteso libro di memorie, «Big City Cat: My Life In Folk Rock», firmato insieme alla giornalista Therese Boyd.

In questa serata speciale, Steve Forbet presenterà al pubblico il suo ultimo lavoro discografico e la sua biografia. Un testo, che mostra anche uno spaccato degli Stati Uniti: dal profondo Mississippi, dove l’artista è nato, alle mille luci di New York, nel mezzo di un passaggio storico importante, quando folk rocker come lui viaggiavano fianco a fianco alla rivoluzione punk, ma raccontavano l'America da un'altra visuale.

Steve Forbert - Classe 1954, giunge a New York dal Mississippi nel '76 e comincia ad esibirsi per strada o alla Grand Central Station, suonando la chitarra e l’armonica in cambio di pochi spiccioli. Senza paura e con la faccia tosta del ragazzo esploratore che arriva dalla campagna, entra in contatto con la scena al CBGB, si fa conoscere tra i locali del Greenwich Village ed esplora curioso la gente tra le fermate della metropolitana. Tutte esperienze che confluiscono nell’album di debutto «Alive On Arrival» (1978), insieme a sogni e qualche accenno di malinconia. Un disco folk che lascia il segno, tanto da spingere la critica a ritirare fuori dalla naftalina quell'adesivo nuovo Dylan. Se ne accorge immediatamente la Nemperor Records (sotto etichetta della Epic), che mette Steve sotto contratto, anche se i paletti li pianta il determinato Forbert: «…nel disco suono la mia musica!». Dentro a questo debutto c'è il limpido futuro di un ragazzo che è capace di ripetere a stretto giro la formula per un altro disco, «Jackrabbit Slim» (1979). Uno dei migliori dischi di cantautorato americano degli anni settanta. Dal vivo suscita interesse pubblico con un brano folk-pop in un periodo in cui va esaurendosi l’interesse generale per i cantautori alla Dylan mentre Talking Heads, Blondie e altri atti New Wave e punk si affacciano con forza alla ribalta. I critici, si entusiasmano ai testi poetici di Forbert e alle sue melodie coinvolgenti, e la folla al CBGB lo porta in trionfo. …Non sono mai stato interessato a cambiare quello che faccio per adattarmi alle tendenze emergenti, osserva Forbert, …ripensandoci, stavo contribuendo a mantenere viva una particolare tradizione in un momento in cui non era al centro dell’attenzione - una tradizione che da allora ha visto una fiorente ripresa, fino ad evolvere nell’attuale genere Americana. In quasi 40 album pubblicati, Forbert ha collezionato un lungo elenco di canzoni indimenticabili e album quali «Streets of This Town», «The American in Me», «Mission of the Crossroad Palms» e «Just Like There's Nothin 'to It», che sono vere e proprie pietre miliari. E’ stato nominato per un Grammy Award nel 2004 ed è stato inserito nella Mississippi Musicians Hall of Fame nel 2010. Steve Forbert, ha calcato il palco del FolkClub una sola volta in passato, il 26 febbraio 1998 e ad aprire il suo concerto fu Chip Taylor (cantautore americano Classe 1940, fratello dell'attore Jon Voight e zio degli attori Angelina Jolie e James Haven).

Pit Coccato - E' un giovane cantautore con sorprendentri doti da performer, che dopo un trascorso in Irlanda e forte di una profonda conoscenza del folk internazionale, esordisce a dicembre 2018 con l'album «Can’t Stand That Radio Playing». Il disco, nato e registrato tra Dublino e Novara, propone sonorità folk ispirate al mondo musicale anglosassone con rimandi a Wilco, Tom Waits e Paolo Nutini. Un disco vero, suonato e cantato con passione e rispetto della musica, allo stesso tempo delicato e potente.

FOLK CLUB
VENERDÌ 01 FEBBRAIO, ore 21.30
BUSCADERO NIGHTS
presenta
STEVE FORBERT (USA)
Ingresso 20 € / 10 € ridotto Under 30

Ph. Reggie Ruth Barrett

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