Giovedì 19 ottobre alle ore 21, allo storico locale di Via Perrone 3 bis a Torino suona Enrico Rava, il quintetto vantare la presenza di Giovanni Guidi al pianoforte, Gianluca Petrella al trombone, Fabrizio Sferra alla batteria e Gabriele Evangelista al contrabbasso..
Enrico Rava non ha bisogno di presentazioni, è conosciuto in tutto il mondo e ha collaborato e suonato con i maggiori musicisti contemporanei del jazz, free e non.
La cosa eccezionale è poterlo ascoltare a Torino, la città dove Enrico, classe 1939, da figlio di piemontesi, ha vissuto fino agli anni '60 quando si è spostato a Roma per poi diventare, come tutti i grandi musicisti, cittadino del mondo. Eccezionale è poterlo ascoltare al Folk Club, perché sarà veramente un ascolto da vicino, pieno di sensazioni ed emozioni. Chissà se giovedì sera qualcuno vivrà la stessa emozione che Enrico, a 17 anni ha vissuto ascoltando a Torino un concerto di Miles Davis? Era il '56 e da allora tutto cambiò: quello che aveva ascoltato sui dischi era lì davanti a lui in carne ed ossa, quell'incontro è stato uno di quelli che ha segnato gli anni successivi della sua carriera.
Le prime due incisioni discografiche sono "Jazz a confronto, 14" e poi "The forrest and the zoo", con Steve Lacy, soprano saxophone. Enrico Rava, trumpet. Johnny Dyani, bass, Louis Moholo, drum registrato a Buenos Aires l'8 ottbre del 1966 ed uscito nel 1967, diventamdo, per il pubblico e la critica, una delle pietre miliari del feee jazz.
Poi il cammino è stato inarrestabile, le collaborazioni moltissime e il Rava non ha certo appeso il flicorno al chiodo: sempre in giro a far ascoltare le sue "note necessarie" in Italia e Polonia, Austria, Belgio, Norvegia, Paesi Bass, Romania,…
La sua storia l'ha scritta lui direttamente in un libro che si intitola "Incontri con musicisti straordinari. La storia del mio jazz" e in un altro scritto con Alberto Riva "Note necessarie come un'autobiografia", che comprende anche un cd audio anche perché la musica non si spiega, si ascolta.
Nel 2016 è anche uscito un film documentario che racconta la sua storia: qui il trailer.
Ascoltiamo insieme giovedì sera il concerto in via Perrone 3 bis, sarà una delle emozioni grandi nella storia della Musica. Il quintetto che suona al folk club si avvale di:
Giovanni Guidi, classe 1985, ha vinto il Top Jazz 2007 (il premio della critica indetto dalla rivista Musica Jazz) quale miglior nuovo talento nazionale, ha sei album all’attivo (due dei quali per ECM), tutti favorevolmente accolti dalla critica, e ha partecipato importanti festival nazionali ed internazionali. Pianista dotato di ottima tecnica e di uno spiccato lirismo, il suo ultimo lavoro Ida Lupino registrato con Gianluca Petrella, è stato votato Miglior Nuovo Album Italiano da una giuria composta da circa sessanta tra critici e giornalisti specializzati nella classifica Top Jazz stilata dalla testata Musica Jazz per il 2016.
Gianluca Petrella, classe 1975, è unanimemente considerato uno dei miglior trombonisti jazz del mondo.
Ha partecipato a numerosi festival internazionali. È attivo anche in territori extra-jazzistici, ha infatti collaborato con Manu Di Bango, John De Leo, in duo con Giovanni Lindo Ferretti oltre ai vari progetti dedicati all'elettronica, come nel caso dei "9lazy9" (Ninja Tunes) o dei Matmos. Relativamente a queste territorialità spicca la collaborazione con Ricardo Villalobos e Max Loderbauer nel progetto Re:ECM, e quelle con Moritz von Oswald, Nicola Conte e DJ Ralf. Nella lista delle collaborazioni con musicisti internazionali figurano Steve Bernstein, Bobby Previte, Greg Osby, Carla Bley ed gli italiani Paolo Fresu, Stefano Bollani, Roberto Gatto, Antonello Salis, Gianluigi Trovesi, Francesco Bearzatti, Paolino Dalla Porta, Danilo Rea, Enzo Pietropaoli e molti altri.
Fabrizio Sferra, classe 1959, con alle spalle una lunga e articolata vicenda artistica, nella quale si è rivelato batterista capace di costruire raffinate dinamiche timbrico-ritmiche che fanno di lui un originale maestro del drumming jazzistico europeo, in grado di inserirsi efficacemente nell’interplay collettivo di tutti i gruppi di cui ha fatto parte. Inizia l'attività di batterista di jazz sul finire degli anni '70 e si afferma man mano sulla scena nazionale collaborando con prestigiosi musicisti italiani e stranieri, fra i quali: Enrico Pieranunzi, Massimo Urbani, Antonello Salis, Maurizio Giammarco, Pietro Tonolo, Rita Marcotulli, Stefano Battaglia, Chet Baker, Lee Konitz, Mal Waldron, Joe Pass, Johnny Griffin, Kenny Wheeler, Toots Thielemans, Paul Bley. Significativa l'esperienza dall'83 al '92 con il pianista Enrico Pieranunzi ed il contrabassista Enzo Pietropaoli; il loro Space Jazz Trio si aggiudica fra l'altro, nell'88 e nell'89, i referendum della critica indetti dalla rivista Musica Jazz, rispettivamente come Miglior Disco e Migliore Formazione dell'anno. A distanza di dieci anni, nel '98 e nel '99, gli stessi referendum vanno al Doctor 3, acclamatissimo trio creato da Sferra nel '97, con Danilo Rea al pianoforte e lo stesso Pietropaoli al basso, gruppo tuttora attivo e che ha rappresentato, nel gennaio del 2001, il jazz italiano nella storica Town Hall di New York.
Gabriele Evangelista, classe 1988, da molti ritenuto uno dei contrabbassisti italiani più creativi ed eclettici, è l'ultimo dei giovani talenti valorizzati da Rava (è nel progetto Tribe dal 2010…). Scoperto ai seminari jazz di Siena, sta bruciando le tappe a velocità supersonica ed è richiestissimo per le sue straordinarie doti (eccezionale precisione unita ad una sfrenata creatività e a un grande interplay) da molti musicisti italiani.
ENRICO RAVA
Tribe Quintet
La tromba più prestigiosa con il suo stellare quintetto
Giovedì 19 Ottobre 2017
Ingresso riservato ai soci
Biglietto: 35.00 €
Minori di 30 anni: 18.00 €
Folk Club
Via Ettore Perrone 3/bis
Torino
Informazioni e prenotazioni
www.folkclub.it
Tel. +39 011 57.12.791
Fotografie: Folk Club
© 2017, Giulio Steve