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Premio Giornalistico Fiera del Peperone

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Scade il il 31 luglio prossimo il termine per partecipare al Premio Giornalistico "Carmagnola, dove il peperone fa la storia" al quale stanno partecipando colleghi di diverse testate nazionali e locali.

Scade il 31 luglio il termine per partecipare al Premio Giornalistico "Carmagnola, dove il peperone fa la storia" al quale stanno partecipando colleghi di diverse testate nazionali e locali, per il quale vi possiamo fornire informazioni e vari spunti sulla storia e su interessanti curiosità legate alla città e al suo prodotto tipico.

Si può trovare le info complete nel sito www.comune.carmagnola.to.it

Il premio è stato ideato per celebrare la 70^ edizione della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola che, dal 30 agosto all'8 settembre, propone un grande cartellone di eventi gastronomici, culturali ed artistici per tutti i sensi e per tutte le età. 


QUANDO L'ALT ERA PER I PEPERONI

Dai vigili urbani muniti di cassette ai carri di peperoni. Tante curiosità nella mostra di Carmagnola dedicata al peperone.

Tratto dall'episodio di marketing ante litteram, narrato in una lettera conservata negli Archivi comunali della città piemontese.

Nel 1959 sulla strada del ritorno da Savona a Torino poteva anche capitare di essere fermati dai vigili a Carmagnola, non per una contravvenzione, ma per un’offerta di peperoni e alpestre.

Questo episodio di marketing ante litteram, narrato in una lettera conservata negli Archivi comunali della città piemontese, è una delle tante curiosità che si potranno scoprire a partire da giovedì 4 luglio quando sarà aperta una speciale mostra, in occasione dei 70 anni della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.

La mostra, inaugurata proprio nel giorno della presentazione ufficiale del calendario della rassegna 2019, viene ospitata nei locali del palazzo comunale e fruibile da cittadini e turisti fino a settembre. Nel percorso museale si potranno trovare i manifesti, dal primo ciclostilato della rassegna del 1949, fino a quelli d’artista dell’ultimo decennio insieme ad alcuni piccoli gioielli come il manifesto del 1951 disegnato dal pittore Mario Cavazza o al logo ideato dall’artista Coco Cano.

Splendido anche il repertorio fotografico che documenta una tradizione proseguita dal 1949 ai primi anni Novanta: l’allestimento dei carri di peperoni da parte dei produttori. In occasione della fiera infatti le famiglie addobbavano i carri per una sfilata lavorando ininterrottamente per 48 ore (il peperone in più tempo si sarebbe deteriorato). Quasi un rito che coinvolgeva le diverse famiglie del paese così come l’allestimento delle vetrine sul tema della rassegna, secondo una consuetudine che prosegue ancora oggi e che racconta di un coinvolgimento di tutta la cittadinanza nel progetto. E ancora le opere ispirate al peperone, come quelle del maestro Piero Gilardi, o le prime testimonianze della trasformazione industriale di questo prodotto con la collezione di latte in cui erano conservati.

Nella mostra si parlerà però anche di cucina, con le ricette vagliate nel 1965 dall’allora direttrice de La Cucina Italiana Anna Gosetti della Salda e con le idee geniali del ristoratore Renato Dominici che per primo tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila ideò la Piazza dei Sapori per portare in fiera, accanto al peperone, i migliori prodotti tipici del territorio torinese, offrendogli così un palcoscenico nazionale.

La mostra dedicata al peperone di Carmagnola si inserisce in una serie di iniziative volute dall’amministrazione comunale proprio per esaltare l’ampio valore culturale e sociale della coltivazione del peperone e della storica fiera, tematizzate anche nel primo Premio giornalistico Città di Carmagnola nato con l’intenzione di mettere in luce tutte le ricchezze e peculiarità, non solo enogastronomiche, della città piemontese.

Nel 1959 sulla strada del ritorno da Savona a Torino poteva anche capitare di essere fermati dai vigili a Carmagnola, non per una contravvenzione, ma per un’offerta di peperoni e alpestre.

Questo episodio di marketing ante litteram, narrato in una lettera conservata negli Archivi comunali della città piemontese, è una delle tante curiosità che si potranno scoprire a partire da giovedì 4 luglio quando sarà aperta una speciale mostra, in occasione dei 70 anni della Fiera Nazionale del Peperone di Carmagnola.

La mostra, inaugurata proprio nel giorno della presentazione ufficiale del calendario della rassegna 2019, viene ospitata nei locali del palazzo comunale e fruibile da cittadini e turisti fino a settembre. Nel percorso museale si potranno trovare i manifesti, dal primo ciclostilato della rassegna del 1949, fino a quelli d’artista dell’ultimo decennio insieme ad alcuni piccoli gioielli come il manifesto del 1951 disegnato dal pittore Mario Cavazza o al logo ideato dall’artista Coco Cano.

Splendido anche il repertorio fotografico che documenta una tradizione proseguita dal 1949 ai primi anni Novanta: l’allestimento dei carri di peperoni da parte dei produttori. In occasione della fiera infatti le famiglie addobbavano i carri per una sfilata lavorando ininterrottamente per 48 ore (il peperone in più tempo si sarebbe deteriorato). Quasi un rito che coinvolgeva le diverse famiglie del paese così come l’allestimento delle vetrine sul tema della rassegna, secondo una consuetudine che prosegue ancora oggi e che racconta di un coinvolgimento di tutta la cittadinanza nel progetto. E ancora le opere ispirate al peperone, come quelle del maestro Piero Gilardi, o le prime testimonianze della trasformazione industriale di questo prodotto con la collezione di latte in cui erano conservati.

Nella mostra si parlerà però anche di cucina, con le ricette vagliate nel 1965 dall’allora direttrice de La Cucina Italiana Anna Gosetti della Salda e con le idee geniali del ristoratore Renato Dominici che per primo tra gli anni Novanta e i primi anni Duemila ideò la Piazza dei Sapori per portare in fiera, accanto al peperone, i migliori prodotti tipici del territorio torinese, offrendogli così un palcoscenico nazionale.

La mostra dedicata al peperone di Carmagnola si inserisce in una serie di iniziative volute dall’amministrazione comunale proprio per esaltare l’ampio valore culturale e sociale della coltivazione del peperone e della storica fiera, tematizzate anche nel primo Premio giornalistico Città di Carmagnola nato con l’intenzione di mettere in luce tutte le ricchezze e peculiarità, non solo enogastronomiche, della città piemontese.

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