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Libri: "Lingua Nera" di Rita Bullwinkel

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32° Salone Internazionale del Libro: la scrittrice americana, che ha vinto il Believer Book Award per la narrativa 2018, il 9 maggio, Sala Internazionale, ore 15.30, presenta il suo libro "Lingua Nera", con Marta Ciccolari Micaldi, alias La McMusa. Edizioni

Al 32° Salone Internazionale del Libro, arriva la scrittice americana Rita Bullwinkel, che insieme a Marta Ciccolari Micaldi, alias La Mc Musa, presenta la sua opera "Lingua Nera" edita Edizioni Black Coffee, casa editrice indipendente di Firenze, che si occupa di letteratura americana.

Rita Bullwinkel presenta Lingua Nera al 32° Salone del Libro

Il libro, nella traduzione di Leonardo Taiuti, esce ufficialmente martedì 7, sarà presentanto al Salone Internazionale del Libro giovedì 9 maggio, alle ore 15.30, presso la Sala Internazionale.
Lo stile di Rita Bullwinkel, è stato accostato a quello di autori come Lorrie Moore, Aimee Bender e Jeff VanderMeer.

Lingua Nera

Nei racconti strani e a tratti inquietanti di questa giovane scrittricem al suo esordio letterario i corpi si trasformano in oggetti e gli oggetti in corpi, dando vita a qualcosa di affascinante e inspiegabile, sempre in bilico tra reale e surreale.
Un’impiegata sviluppa una profonda fascinazione per la musica d’arpa, una giovane venditrice di mobili trasforma in oggetto d’arredamento il colpevole di un reato indicibile, i prigionieri di un gulag superano in astuzia il loro malvagio carceriere.
Scene di vita quotidiana si popolano di spettri, medium e chiese carnivore rievocando umanità e calore attraverso il grottesco.
Tra bambine che si procurano terribili ferite e vedove oppresse dai fantasmi dei propri mariti, tutti i personaggi di Lingua nera, sono alla ricerca di un modo per scendere a patti con il corpo che hanno e imparare a interagire con quello degli altri nello spazio, per non correre il rischio di precipitare negli abissi della mente. Le voci dialogano oltrepassando i confini dei singoli racconti, si interrogano sull’importanza del contatto fisico laddove il linguaggio non è sufficiente.
L’attenzione di Bullwinkel per le potenzialità dell’interazione umana trasforma la raccolta in una lunga catena di storie d’amore (o del loro opposto).
 

Rita Bullwinkel, l'autrice

Giovane scrittrice di narrativa, i cui scritti sono apparsi su riviste quali Tin House, Conjunctions, Vice, NOON e Guernica. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti professionali dalla Brown University e dalla Vanderbilt University, ed è stata fra i finalisti del Pushcart Prize sia per le sue opere di narrativa che per la sua attività di traduttrice. È inoltre editor di McSweeney’s. Vive a San Francisco e con questa sua prima raccolta di racconti si è aggiudicata il 2018 Believer Book Award in Fiction.
Ph. Salone Internazionale del Libro e Edizioni Black Coffee
 
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