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Ddl salva salumi: ok all'origine in etichetta

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Storico via libera all'origine in etichetta. Per sostenere il Made in Cuneo e smascherare 3 prosciutti su 4, oggi prodotti con carni straniere, ma spacciati per italiani. Ora avanti con l'etichettatura per i trasformati ortofrutticoli.

Il via libera all'etichetta con l'indicazione di provenienza sui salumi è arrivato ufficialmente, grazie alla firma del Decreto interministeriale all'Assemblea dei Presidenti Coldiretti di tutte le province e regioni d'Italia, cui partecipano tra gli altri i Ministri delle Politiche agricole Teresa Bellanova e dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.


Si tratta di un traguardo molto importante per la Granda, che conta 800 aziende suinicole e quasi 900.000 capi allevati con un impegno sempre maggiore per la sostenibilità e una cura sempre più attenta ai dettami del benessere animale, che conferiscono grande qualità e genuinità alle carni, prevalentemente destinate alle filiere del Prosciutto di Parma DOP e del San Daniele DOP.

l Decreto che introduce l'obbligo di indicare in etichetta l'origine delle carni suine trasformate è stato fortemente sostenuto da Coldiretti, da anni impegnata nella battaglia per la corretta informazione sull'origine degli alimenti in Italia e in Europa. L'estensione dell'obbligo ai salumi è una vittoria per 1,1 milioni di cittadini – ben 35.000 nella sola Provincia di Cuneo – che hanno firmato l'iniziativa dei cittadini europei Eat original! Unmask your food promossa da Coldiretti, Campagna Amica e altre Organizzazioni europee.

A sostegno del Made in Italy Coldiretti è impegnata nella mobilitazione #MangiaItaliano che sta raccogliendo importanti adesioni, tant'è che, secondo un'indagine Coldiretti/Ixè divulgata in occasione dell'Assemblea di oggi, l'82% dei consumatori italiani privilegia nel carrello i prodotti tricolore per sostenere l'occupazione e l'economia nazionale in un momento particolarmente difficile per il Paese.

"In un momento difficile per l'economia è fondamentale portare sul mercato il valore aggiunto della trasparenza – evidenzia Roberto Moncalvo, Delegato Confederale di Coldiretti Cuneo – per combattere la concorrenza sleale al Made in Italy, con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti. "Ora il nostro obiettivo è di estendere l'etichetta anche ai prodotti ortofrutticoli trasformati, dai succhi di frutta alle marmellate ai legumi in scatola, per dare ulteriore valore al Made in Cuneo, senza dimenticare l'importanza di indicare, nei ristoranti, la provenienza della carne e del pesce serviti a tavola".

Per maggiori informazioni visitare il sito web https://cuneo.coldiretti.it

 

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